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20000Pieghe 2022, il report dell’edizione XIII

Vacanza o Raid? Mototurismo o competizione? Una bella macedonia di ingredienti, per la XIII edizione della 20000Pieghe

E così anche questa tredicesima edizione della 20000Pieghe è andata in archivio. Reduci dalla 1000Sassi, e memori dell’esperienza fatta alla Genova-Palermo di qualche anno fa, ci siamo presentati al via carichi di aspettative, ben consapevoli dell’efficienza organizzativa del grande (e grosso) Daniele Alessandrini e del suo ottimo staff. Curve, luoghi, cibo, sai che tutto è curato al meglio a partire dalle sistemazioni.

Per esempio arrivi con largo anticipo all’appuntamento in quel di Tivoli e la prima cosa che fai ti tuffi in piscina. Dopo cominci a salutare amici vecchi e nuovi, a parlare di motorette, a espletare le formalità con la consegna della pettorina col numero di gara, a studiare il roadbook per il giorno successivo. La frase più gettonata è: “Ma a me della classifica interessa il giusto, preferisco godermi il giro con calma”. Bugiaaaardi…

20000pieghe piscina
Prima il piacere poi il dovere

Giorno 1

Si indossa la (comodissima) pettorina e si parte in direzione Pescasseroli. Dista poco più di un centinaio di chilometri ma il roadbook ne prevede 300 passando da strade che si aggrovigliano inoltrandosi nel Parco Nazionale d’Abruzzo.

Mica si chiamerà 20000Pieghe a caso no? E allora Vicovaro, poi su per Orvinio e Poggio a Moiano, e poi giù in picchiata verso Vallinfreda con un suggestivo passaggio sul lago di Turano. A Subiaco imbocchiamo la spettacolare Strada dei Monasteri, e poi ancora un tripudio di curve da labirintite fino ad arrivare all’osservatorio astronomico di Campocatino.

20000Pieghe Turano
Turano

 

Da lì parte la prima Prova Speciale.

Agevoliamo spiegazione: lungo il percorso sono previsti vari controlli, in pratica ogni partecipante deve passare da certi luoghi prestabiliti rispettando una precisa finestra oraria. A volte deve mandare un selfie che ne attesti il passaggio, a volte sono i ragazzi dello staff che da bordo strada ne prendono nota.

Ma siccome la tecnologia attuale (io ne ho viste di cose che voi umani motociclisti…) consente la pianificazione dei percorsi con un certo agio, gli organizzatori hanno pensato bene di inserire delle prove speciali in cui è necessario percorrere un tratto di strada in un certo tempo da rispettare al millesimo.

20000Pieghe controllo orario
Un controllo orario lungo il percorso

 

Non senza una certa ansia affrontiamo i chilometri che ci separano dalla fotocellula cercando di calcolare una media e impostando il timer sul cellulare. Facile? Mica tanto, all’amico Roberto per esempio ha telefonato un cliente nel bel mezzo del tratto cronometrato, di fatto vanificandogli l’impostazione e compromettendogli la prova. Noi invece… ne parliamo dopo.

20000Pieghe prova speciale
Ansia da fotocellula: l’arrivo di una prova speciale

 

Spuntino in cima al monte immersi in un paesaggio incredibile e con una bella arietta freschissima, siamo a 1860 metri mica bruscolini, ma tanto abbiamo la pettorina che siamo sicuri potrebbe fungere anche da antipioggia, dopodichè si riprende a piegare sulle spettacolari SR666 e SR509 che ci portano all’albergo di Pescasseroli. Dove, eccoci al busillis, durante la cena è tutto un ragionare di calcoli e previsioni sui risultati, e dove all’annuncio dell’esposizione delle classifiche parte l’assalto all’arma bianca verso il tabellone.

Ovviamente i più accaniti sono quelli che “no no a me la gara non interessa” (perché guardate me?). Classifica cortissima tipo la Q2 in MotoGP, e siamo, udite udite, in SESTA posizione! Abbiamo sforato di soli 12 (dodici) centesimi di secondo, niente male.

20000Pieghe classifiche
No no, a me la classifica non interessa

20000Pieghe – Giorno 2

Fin dai primi km il misto stretto lascia spazio a curvoni ampi, dolci, su asfalto da riferimento: Gioia dei Marsi, Celano, Fonte Cerreto, pura libidine. Non solo per il polso destro, ma anche (soprattutto) per gli occhi che spaziano su panorami infiniti. Ma il bello deve ancora venire: dopo lo spuntino si sale verso Campo Imperatore. Non ci sono parole per descrivere l’immensità del luogo, è una cosa che lascia senza fiato, non sai se guardare dove metti le ruote o se riempirti gli occhi ruotando continuamente la testa di qua e di là a 360 gradi tipo Linda Blair ne L’Esorcista.

Arriviamo su fino all’albergo, teatro di una pagina di storia, ma a malincuore dobbiamo ridiscendere subito, abbiamo un problema: tanto eravamo in anticipo al controllo orario della seconda P.S., tanto siamo tirati sul successivo. Dobbiamo darci del gran gas, non che ci dispiaccia, ma insomma, mi sa che lo staff lo ha fatto apposta così abbiamo la scusa per tornarci con più calma. Oh, ci potete giurare che torneremo!

20000Pieghe

Sì ma la prova speciale? Eh? Cosa? Ah sì…

Stavolta era misurata su un tratto di ben 92 (novantadue) km da percorrere in un tempo abbondantissimo, in pratica la difficoltà consisteva nell’andare piano. Infatti a due chilometri dal controllo siamo tutti in netto anticipo e ci fermiamo. Abbiamo il navigatore in tilt fin dalla mattina, non abbiamo le coordinate e chiediamo dove siano gli addetti con la fotocellula. “Alla rotonda a sinistra” ci dicono. Controlliamo il timer, prendiamo la rotonda, andiamo a sinistra, e… boh… ‘ndo stanno?
Quando ci accorgiamo che sulla sinistra della sinistra c’era un minuscolo stradello sterrato facciamo dietro front e incazzati come bisce per la stupidaggine commessa ci fiondiamo dentro a palla, forse riusciamo a contenere le penalità. Ma da una villetta laterale esce una macchina e si piazza in mezzo, di traverso, impossibile passare. Mentre strilliamo come aquile scende una signora che con tutta calma va a chiudere il cancello.

Diversamente garbati ci lasciamo andare a una sequela di gentili esortazioni a togliersi dal ca spostarsi, credo che la potenza vocale emanata abbia fatto allertare la protezione civile, il contenuto delle manifestazioni di disappunto invece è stato preso in carico da San Pietro in persona per quando sarà il momento. Fatto sta che quando la signora (sicuramente produttrice di pettorine) finalmente si leva dai cog riparte, ormai siamo fuori tempo massimo.
Addio sogni di gloria, ma chissenefrega, il premio sarebbe stato un casco Arai, non avremmo avuto modo di portarlo a casa (…disse la volpe all’uva)

20000Pieghe Abruzzo
Abruzzo, un pianeta a parte

Giorno 3

Si sale verso Barrea che domina l’omonimo lago, Pizzone, Isernia, valico del Macerone. Giriamo un quarto d’ora avanti e indietro in cerca del controllo orario previsto dal roadbook ma alla fine realizziamo che non c’è e tiriamo verso il successivo; che c’è ma è ben nascosto.

Comunque li azzecchiamo e continuiamo su un toboga da urlo che porta a Forca Caruso e Collermele, quindi sosta pranzo. Dove, parentesi, anche in questi torridi giorni in cui la temperatura percepita è livello fornace (anche per via della pettorina) il ristorante ci fa trovare il camino acceso e un piatto di arrosto, salsicce, spezzatino, patate e peperoni. Diciamo che ripartire per i 70 km dell’ultima P.S. non è stato semplicissimo, ma il percorso prevede la salita in quota fino al passo Godi, e con la temperatura più sostenibile la affrontiamo spavaldi spuntando un ottimo punteggio.
Alla fine in classifica generale risulteremo 23esimi su 125 partecipanti, se non era per quell’erroraccio del giorno precedente finivamo nei dieci.
Sì ok, se mia nonna aveva le ruote era un carretto.

20000Pieghe edizione XIV?

Nonostante le numerose sollecitazioni da parte di amici non eravamo mai stati da queste parti. Abbiamo scoperto che l’Abruzzo non è una regione, è un pianeta a parte! L’istituzione del Parco Nazionale promossa da Benedetto Croce (nativo di Pescasseroli, sempre sia lodato) fa sì che praticamente non si possa toccare un solo filo d’erba. Il risultato è una natura spettacolare e incontaminata che ti abbraccia con tutta la sua enorme bellezza e ti invita a tornare. Che poi alla fine è il vero scopo della 20000Pieghe: conoscere nuovi territori.

Bene, dove andiamo l’anno prossimo?

20000Pieghe Hevik Centaurus
Grazie a Hevik che ha protetto il nostro viaggiare con la giacca Centaurus e il casco modulare HV31 (https://www.hevik.it)

 

20000Pieghe Moto-OnTheRoad Team
E grazie all’amico Carlo che la sorte ha voluto facesse coppia col sottoscritto. Ottimo motociclista, ottimo navigatore, e ottimo sostenitore della teoria che con uno spritz i percorsi si studiano meglio.

 

Ah, l’ho già detto della nostra idiosincrasia per la pettorina?

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