Il fascino del Mar Nero non riesce a trattenermi oltre, l’apparenza di certe località turistiche ne denota uno stato di decadenza.
Entro in Georgia in moto, dopo rapidi controlli doganali, con un sonoro “Welcome to Georgia” da parte delle autorità doganali.
La strada è pessima, i guidatori folli. Mi fermo presso un fast food dove pernotto, al riparo di una baracca, appoggiato su terra battuta e sassi.
Mancano 180km a Tbilisi, dove il traffico è ancora più caotico, ho paura a guidare la moto, ma un mio amico fortunatamente viene in mia salvezza, e mi accoglie nella sua casa a Varkethili.
Risolviamo il problema del dado del perno posteriore, perso per strada, e compro una nuova catena, qua costa meno che in Russia, una DID Oring per 66€, non male.
In questi giorni apprezzo il vecchio ed il nuovo di Tbilisi, che si scontrano fortemente in un conflitto tra popolo e golpisti ricchi.
I georgiani sono ospitali, una volta scesi dall’auto cambiano faccia e si fanno in 4 per te.
Ho mangiato e dormito come un pascià qui nella capitale, grazie a persone conosciute per la prima volta ma che sembravano amici da una vita.
Adesso è l’ora di ripartire per l’immensa Madre Russia.
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“Il mio Viaggio inizia oltre 2 anni fa, quando per la prima volta mi appassiono al continente del Sol Levante. Ed è questa un’occasione per dar sfogo alla mia creatività, investendo appieno sulle mie potenzialità: costruire una special da viaggio, disegnare un logo, realizzare un sito, giocare con la fotografia ed i video, ed ultimo ma non meno importante, studiare l’itinerario.”
Francesco Ristori
Georgia in moto: la gallery fotografica
