Finisce il nostro viaggio nei Balcani. Un’esperienza speciale, avventurosa o semplicemente bella.
6 Nations Raid – Si rientra in Italia, con un bel colpo di scena.
L’ottavo giorno del nostro viaggio viene stravolto dalle condizioni atmosferiche, ci si incammina verso il rientro a casa. Ma ovviamente non poteva che finire con un colpo di scena…soprattutto per me. La sera della settima tappa in albergo si verificano il percorso e previsioni meteo del giorno successivo, ed emerge che il tempo sta cambiando, sono previste abbonati piogge. Decido, quindi, di salutare gli amici di avventura, saltare la tappa e partire praticamente di notte con destinazione Durazzo, dove mi aspetta un traghetto della compagnia Adriaferries con destinazione Bari. In fondo sono molto felice e appagato di quanto ho vissuto fin qui, e anticipare un giorno mi permette di ritornare verso casa con più calma. Ovviamente una nuova avventura è sempre dietro l’angolo, e anche il viaggio verso Durazzo è stato di quelli che più che…non scorderò facilmente. In ogni modo sveglia alle ore 5.00, ore 5.30 sono già in strada, ore 5.35 sono già leggermente preoccupato. Piove a dirotto, e pur avendo indossato l’antipioggia, qui mi sembra che il problema sia ben altro; buio pesto, e la pioggia scende a secchiate, la mia compagna di viaggio Africa Twin, fa quello che può per illuminare la strada…ma i miracoli no. Decido di procedere, non fosse altro che ho il navigatore che indica dove andare, altrimenti sarei perso in qualche luogo sperduto dell’Albania. Continuo con grossa fatica, mi limito con la velocità, accarezzo con calma i freni, cerco di ascoltare con attenzione quello che mi dicono gli pneumatici, sperando che non mentano. La strada in alta quota non promette proprio nulla di buono, ma non ho poi grosse alternative, o tornare in hotel o fidarmi di quello che mi dice il mio navigatore. Una montagna, poi ancora un’altra, seguo la strada, e non mancano punti dove a causa della pioggia “tropicale” ci sono state delle tracimazioni di terra e sassi. Poi salgo di quota, in maniera molto veloce e d’improvviso la pioggia lascia il posto alla neve, il problema che ovviamente il manto stradale è già completamente innevato. Immaginate la scena, 2° gradi, neve, buio pesto e l’unico supporto su cosa fare affidamento è il navigatore. Proseguo, in fondo non ho molte alternative, pensando che da lì a poco la strada possa scendere e puntare verso la A1 che mi porta verso Tirana. Ovviamente, non è andata esattamente così, circa 80 km a bassissima velocità sotto raffiche di neve, spesso con i piedi in terra, e non nascondo con grossa paura, questo anche dovuto al fatto che non ho incrociato né paesi, persone, insomma nulla. Non ho mollato e finalmente sono sceso a valle, ma questa esperienza mi ha messo veramente a dura prova. Zuppo d’acqua, sono riuscito a raggiungere il porto di Durazzo, finalmente. Che felicità ce l’ho fatta, ho mantenuto duro e mi sono solo concentrato su quello che era la mia meta.
Due scatti alla moto con lo sfondo della mia amata nave, e poi mi imbarco, e mi coccolo. Penso. Forse sono poco lucido, e lascio il casco poggiato sul sellino; qualche regolazione alla macchina fotografica, due-tre-quattro foto, e arriva una bella sfollata di vento. Il casco cade dalla moto, ovvio, incomincia a ruzzolare convinto verso la banchina, non si ferma, ormai viaggia convinto per farsi un bel tuffo in acqua.
Inutile dire come sia andata a finire. Ripescato con retino bello zuppo d’acqua. Va be m’imbarco, mi aspetta una bella una doccia calda, una cabina dove riposare e un pasto caldo. Rinasco.
Qui finisce questo mio diario di viaggio, arriverà più avanti un report, con tantissime foto che potranno raccontare meglio quanto sia stata bella questa esperienza, convincete ed estremamente affascinante. Un viaggio probabilmente unico, dove il buon Franz e Antonela sono riusciti a mettere appunto un percorso straordinariamente bello, vario e dannatamente avventuroso. Tutto è filato abbastanza liscio, ovviamente in rapporto alla complessità del percorso e dei numerosi stati che abbiamo attraversato. Si chiude in bellezza, salutando anche gli eroi di questo tour.
6 Nations Raid – Settimo giorno
Lasciamo la città di Shkodër per dirigerci verso la destinazione successiva, cioè la città di Peshkopi. È chiaro fin da subito a tutti, che questo nazione è diversa da quelle che abbiamo attraversato fino ad ora. In realtà, non siamo abituati ad attraversare centri abitati ad alta densità, e la città di Shkodër che conta più di 100.000 abitanti ci sembra un gran casino; diciamo che sembra di trovarsi a Tunisi. Diversi anche la qualità delle strade, non mancano buche e brecciolino.
Ma anche questo è avventura, e poi a noi interessa decisamente di più la parte di fuoristrada, in fondo stiamo partecipando a questo tour proprio per questo. La tappa di oggi è stata sicuramente la più varia come percorsi, siamo partiti in un primo tratto su sterrato molto regolare, con la possibilità di procedere più velocemente, a patto di non soffrire di vertigini. Tutto il percorso di questa giornata è stato percorso praticamente sul costone delle montagne, in alcuni tratti veramente da brivido. Molto tecnica la seconda parte, che ci ha messo veramente tutti a dura prova, ma alla fine abbiamo portato tutti a casa il nostro personale successo.
Sempre lungo il costone di una montagna abbiamo imboccato un tratto di pista molto stretta, con massi molto grandi e con spuntoni che hanno veramente messo a dura prova il fisico, la testa, ma anche le nostre moto. Tenere la calma e procedere senza preoccuparsi troppo dello strapiombo alla nostra sinistra, ci ha portato tutti sani e salvi nella città di Peshkopi. Possiamo essere orgogliosi di noi…bravi a tutti.
6 Nations Raid – Sesto giorno
Verrebbe da dire “tu chiamale se vuoi emozioni”. Si questo è quanto di meglio mi viene da pensare in questo tratto di viaggio che sto condividendo con l’allegra carovana. Abbiamo trovato, cosa che ci gratifica tutti, una perfetta armonia di gruppo. Forse viene anche da pensare che questo sia dovuto anche alle innumerevoli emozioni che ci sta trasmettendo questo nostro viaggio, che per paesaggi e percorsi ci sta riempiendo di gioia.
Tutto diventa più semplice anche nell’affrontare tratti a volte abbastanza impegnativi, proprio come quelli di oggi in off-road, se intorno a te tutto ti sembra dannatamente bello, anzi lo è. È evidente, tutto si prende con leggerezza, anche la moto con qualche anno di troppo che lungo il percorso costringe il gruppone a qualche fermata, per la perdita di qualche pezzo. Sempre con leggerezza, anche visto l’esito con zero problemi, le tre cadute registrate oggi…una anche mia. In fondo siamo qui con l’obiettivo di rientrare a casa più ricchi e felici per quanto abbiamo vissuto. In fondo lungo il percorso abbiamo sorriso e salutato i bambini che ci salutavano sorridenti, abbiamo allo stesso modo sorriso ai “vecchiettini” che al nostro passaggio ci seguivano con lo sguardo. Si direi che queste sono emozioni. A titolo di cronaca il nostro percorso di 200 km, con circa 80 km in fuoristrada, ci ha portato da Žabljak (Montenegro) fino a Shkodër in Albania.
Assolutamente incredibile la parte di fuoristrada, continue vallate, prati infiniti, un senso di pace appagante, tanto da far passare in secondo piano il “mazzo” che ci siamo dovuti fare per affrontare alcuni tratti del tracciato. Da sottolineare che pur impegnativo come percorso, tutti i partecipanti sono in sella a maxi-enduro, tutti in maniera caparbia stanno portando avanti questa bellissima avventura. E non è finita qui.
6 Nations Raid – Quinto giorno
Tappa leggera questa del quinto giorno, ma ugualmente bella. Abbiamo lasciato la piccola cittadina di Bjelasnica (Bosnia ed Erzegovina) e abbiamo raggiunto la cittadina di montagna di Žabljak a 1 456 m s.l.m. in Montenegro. I primi chilometri percorsi questa mattina sono stati in fuoristrada, ci siamo infilati in un bel bosco, e tanto per non farci mancare nulla non sono mancati tratti fangosi.
Nulla di preoccupante, basta avere gli pneumatici adatti, noi in questo caso stiamo testando i Continental TKC80, che ci stanno convincendo adattandosi veramente molto bene ai differenti terreni che stiamo affrontando. Un plauso va anche alla nostra moto, Honda CRF1000L Africa Twin DCT ABS, la vera sorpresa è proprio il cambio automatico, che ci sta aiutando in modo straordinario proprio in modalità off-road. Una volta giunti in Montenegro il nostro viaggio è proseguito su asfalto, ma non siamo assolutamente delusi, tutt’altro. Sicuramente abbiamo percorso una delle strade più belle del sud Europa, un susseguirsi di curve e controcurve, accompagnati da stupendi panorami; non ci abitueremo mai alle bellezze che stiamo scoprendo.
Il nostro arrivo in Montenegro non poteva essere dei migliori, ad attenderci il lago Pivka, successivamente abbiamo viaggiato nel Parco Nazionale di Durmitor, contraddistinto da una stupenda natura. Insomma sono bastati anche oggi solo 170 km per farci felici.
6 Nations Raid – Quarto giorno
Tappa lunga, ben 200 km quelli che abbiamo percorso da Mostar a Bjelasnica, con un’altissima percentuale di fuoristrada, oltre il 60%. La prima novità di questa quarta giornata del 6 Nations Raid è che il gruppo si è allargato, con l’arrivo della famiglia dei tre norvegesi, in sella a fiammanti BMW R 1200 GS Adventure.
Alle ore 9.00, abbiamo lascito la bella città di Mostar, con un primo tratto di strada asfaltata, avvolti in una fitta nebbia, che a dire il vero ci ha messo una leggera ansia e anche un po’ di freddo. Ma la fortuna è nostra compagna, e in pochi minuti è apparso il sole, con temperature miti, tra i 20° e i 25°, un bel modo di iniziare il quarto giorno di raid.
Non sarebbe giusto fare una classifica di quali posti ci hanno affascinato di più in questo nostro tour, ma quello di oggi è stato sicuramente straordinario. Raggiunto Nevesinje nella Repubblica Srpska, abbiamo proseguito fino ad imboccare il primo tratto di fuoristrada. Una bella salitona ci ha condotti verso una vallata fantastica; colori saturi e splendenti, da rimanere senza fiato. Questo viaggio per chi è appassionato di fotografia, può creare dipendenza…intere giornate a scattare. Valli stupende e infiniti prati che ci hanno accompagnati per più di 40 km, scoprendo qualche casa, di cui alcune riportano le traccia della guerra con evidenti mitragliate sulle pareti esterne.
Percorriamo chilometri su chilometri, il gruppo è assolutamente affiatato, non potrebbe essere diversamente, alla base di tutto c’è l’appagamento verso la bellissima esperienza che stiamo vivendo. Avventura, stiamo scoprendo posti poco conosciuti, ci sentiamo un po’ tutti esploratori, e lo stiamo facendo con il miglior mezzo con cui lo si possa fare, le nostre due ruote.
Dopo una rapida pausa pranzo ci rimettiamo in viaggio, il primo tratto su asfalto, per poi imboccare nuovamente un tratto off road, che ci condurrà fino al monte Bjelašnica 2067 mt, in cima scopriamo i resti di alcune strutture che furono usate per i XIV Giochi olimpici invernali, che si svolsero nel 1984, e che purtroppo furono distrutte dalla guerra che scoppiò negli anni ’90.
6 Nations Raid – Terzo giorno
Lunga ma bella la tappa di questo terzo giorno del 6 Nations Raid, che ci ha portato da Bihać fino a Mostar. Oltre 310 km di incredibili panorami, che lasceranno il segno negli occhi e nell’animo. Il primo tratto, percorso su strada asfaltata, ci ha permesso di ricaricare le “batterie” accompagnati dalla fitta vegetazione delle montagne. Una nota di assoluto merito va alle perfette condizioni dell’asfalto e alla segnaletica stradale; in sostanza se andate forte nei centri abitati vuol dire che ve le siete andata a cercare.
Smessa la strada abbiamo percorso un bel tratto di sterrato abbastanza facile, anche qui in un bellissimo scenario con sterminate vallate. Rimesse le ruote sull’asfalto, strade sempre poco trafficate, abbiamo raggiunto la città di Drvar, sosta pranzo per assaporare qualche buon cibo locale; in questi posti la carne la fa da padrona. La parte pomeridiana è stata assolutamente entusiasmante, dopo aver percorso 32 km di asfalto in un contesto unico, sembrava veramente di essere in qualche meraviglioso parco canadese, finalmente ci siamo “tuffati”, in un tratto di fuoristrada bellissimo. Vario come tracciato, con tratti abbastanza impegnativi con salite e discese su sasso, ma con un lungo tratto di sterrato che ha convinto e divertito tutti i partecipanti.
Insomma posti stupendi, ma che possono essere raggiunti solo ed esclusivamente con la guida, un percorso ben congegnato dall’organizzatore, amato dagli enduristi, sognato da chi è in cerca di forti emozioni. In serata abbiamo raggiunto la città di Mostar…riprendiamo fiato e ci scoliamo una bella birra con i nostri compagni di viaggio.
6 Nations Raid – Secondo giorno
I partecipanti al 6 Nations Raid sono ora arrivati in Bosnia ed Erzegovina, dopo aver attraversato dei fantastici percorsi e panorami della Croazia. Alle 9.00 di questa mattina, tutto il gruppo si è messo in viaggio lasciando la bellissima cittadina di Grisignana (in croato: Grožnjan). La tappa che abbiamo affrontato, è stata molto lunga ma fantastica sia per panorami, che per il tracciato messo a punto da Camelus Adventures http://www.camelus.it/.
I primi chilometri di strada asfaltata ci hanno portato ad imboccare un bel tratto di strada bianca, piacevole e per nulla impegnativa.
Questo ovviamente è solo l’inizio, il bello è arrivato appena più avanti, con l’inizio di un tratto di fuoristrada molto più lungo, circa 26 km. Qui, siamo stati messi a dura prova, con una lunga discesa, ostica e molto tecnica. Fondamentale mantenere la massima concentrazione, per riuscire ad affrontare con buona sicurezza l’elevata inclinazione; il vero grosso problema è che si è facilmente distratti da un panorama incredibilmente bello, con vista mozzafiato sul mare Adriatico.
Dopo aver salutato il mare, ci dirigiamo verso i monti del Velebit, attraversando delle foreste incantevoli, in questo periodo rese ancora più affascinanti dai colori dell’autunno.
Attraversiamo il confine tra Croazia e Bosnia ed Erzegovina, solo in tarda serata (ore 20.00), tutti contenti di quanto abbiamo visto fino ad ora; ci siamo proprio divertiti a guidare su un percorso unico come quello ideato da Fracesco Meriani Merlo e da sua moglie Antonela Gardos. E’ ora di trovare lo spazio per una rapida doccia, e una abbondante cena…ce la siamo proprio sudata. A domani.
6 Nations Raid – Primo giorno
Siamo arrivati a Grisignana (in croato: Grožnjan), la piccola città della Croazia nella regione istriana. In realtà questo primo giorno è stato solamente di trasferimento per raggiungere l’inizio del nostro tour; il bello inizia domani. Ma per noi motociclisti un viaggio è anche scoprire le bellezze che ci separano dalla meta da raggiungere. Io che sono partito da Reggio Emilia, ho avuto la fortuna di attraversare zone estremamente belle come il Delta del Po.
Il gruppo dei partecipanti all’evento si è formato, tutti sono giunti per l’inizio vero della prima tappa di domani. Alle ore 22.30 sono praticamente tutti a letto, scalpitanti per la partenza di domattina…qualcuno sembra sia andato a dormire con gli stivali indosso.
Il 30 di settembre, l’inviato di Moto On The Road, Amedeo Roma, partirà per il 6 Nations Raid Trieste Tirana L’arrivo è previsto per il 7 ottobre.
Parte da Trieste il 6 Nations Raid, viaggio a cui parteciperemo con il nostro tester Amedeo Roma, un evento che racchiude la scoperta di luoghi incantevoli uniti ad una buona dose d’avventura. Il viaggio organizzato da Camelus Adventures http://www.camelus.it/, ci porterà a scoprire un percorso assolutamente incredibile che intende collegare gran parte degli stati dei Balcani Occidentali. La partenza da Trieste, con passaggio attraverso la Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Kosovo, Macedonia, per raggiungere, alla fine del nostro tour, Tirana in Albania. Un percorso avventuroso, seguendo le tracce off road preparate dallo staff; buona parte del percorso è in fuoristrada (oltre il 60 %). Il ritorno in Italia, a bordo della motonave della compagnia Adriaferries, che da Durazzo ci traghetterà fino a Bari. http://www.adriaferries.com/it/. Un rientro comodo dopo tanta strada, che ci eviterà di fare a ritroso lo stesso tragitto, impegnando – per altro – un numero di giorni notevolmente inferiore.
Le premesse per un’esperienza favolosa ci sono tutte, e anche dal punto di vista tecnico ci siamo preparati al meglio. Affronteremo il raid in sella alla Honda CRF1000L Africa Twin DCT ABS, equipaggiata con gli pneumatici tassellati Continental TKC80. Per quanto riguarda l’abbigliamento metteremo sotto stress la giacca tre strati NAMIB e pantalone tecnico TERRAIN prodotti da HEVIK. Calzeremo stivaletti DELTA RS della STYLMARTIN e il casco che ci accompagna in questo viaggio off-road è il X.01 TOURER di GIVI. Rimanete collegati, perché cercheremo tutte le sere, di mandarvi un rapido report. Giusto per dirvi…dove siamo arrivati.
La pagina Facebook dell’organizzatore: https://www.facebook.com/6nationsraid/
Il sito della agenzia di viaggio: http://www.camelus.it/
Il sito internet: http://www.6nationsraid.com/
Sarà un onore e un piacere avervi con noi!