Eccole quasi tutte: Aprilia, Benelli, Bianchi, Borile, Cagiva, Ducati, Frera, Garelli, Gilera, Italjet, Lambretta, Laverda, Magni, Mondial, Moto Guzzi, Motom, Motobi, Mv Augusta, Parilla, Rumi, Vespa.
Innumerevole il numero di competizioni vinte da queste marche. Ma non è solo questo aspetto che vogliamo rimarcare.
Le motociclette nazionali hanno rappresentato la prima motorizzazione di massa per un paese che rinasceva da un tormentato periodo, fatto da una dittatura e una guerra.
Il nuovo slancio economico, vedeva proprio le motociclette protagoniste di un desiderio di mobilità non più rivolto a pochi fortunati.
Questo ha consentito al nostro paese di sviluppare un amore per le due ruote che ancora oggi vede l’Italia tra i paesi con un parco circolante tra i più vasti al mondo.
Come moto rappresentativa abbiamo scelto la Ducati 750 F1 derivata dal modello da corsa con la grafica Tricolore, di Marco Luccchinelli. Bellissima e italianissima.
Chiudiamo con una frase forse banale, ma sempre attuale.
W l’Italia