Nei ristoranti
I ristoratori, in collaborazione con il Centro Studi sul Tartufo, aderiranno ad una campagna di educazione al miglior utilizzo e alla miglior proposta del tartufo per un approccio con il prodotto, re della tavola, unico ed inimitabile, che solo su questo territorio il cliente può trovare. Un Organo di Controllo, a cura del Centro Studi, si occuperà di effettuare ispezioni al fine di verificare il rispetto delle regole qualitative e comportamentali previste.
Palazzo Mostre e Congressi “Giacomo Morra”
In un apposito spazio del Palazzo di piazza Medford l’analisi sensoriale, i filmati sulla ricerca con il cane, i documenti sul passato della fiera dalle teche RAI, un laboratorio per meglio riconoscere il tartufo nelle sue varietà con le sensazioni visive, tattili, olfattive.
“Per fare un tartufo ci vuole un albero”
Il tartufo raccontato ai bambini con immagini, storie e giochi. Lo stesso titolo, che vuole essere un messaggio semplice ma efficace, per un convegno organizzato con le Città del Tartufo in occasione del ventennale della fondazione, su tartufo, ambiente e biodiversità.
Da tempo il tartufo bianco è oggetto di studi e ricerche, i cui risultati sono ora disponibili anche per il pubblico dei non addetti ai lavori. Ad Alba, nel corso della prossima Fiera sarà possibile sapere tutto sul tartufo frequentando un corso d’assaggio del tartufo della durata di 4 ore. Un esperto dell’OIAT (Organizzazione Internazionale Assaggiatori di Tartufo) fornirà i necessari rudimenti di micologia e analisi sensoriale agli aspiranti degustatori. Al termine del corso, sarà consegnato un attestato di partecipazione e la tessera di appartenenza all’Organizzazione.
Escursione alla ricerca simulata del tartufo
E’ l’esperienza più emozionante per un appassionato di tartufi. Un cercatore, accompagnato dal cane, condurrà i turisti nel bosco, alla ricerca del prezioso fungo ipogeo, guidato solo dal fiuto dell’animale e dall’intuito maturato in anni di esperienza. La cerca sarà preceduta da un incontro con un esperto che fornirà le indicazioni essenziali per comprendere come, dove e perché nascono i tartufi.
Tartufaia didattica
Un percorso con pannelli bilingue nel Comune di Alba, regione San Cassiano, nella zona collinare, al di sopra del “percorso vita”.
XII Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba
Il castello di Grinzane Cavour torna a collegarsi via satellite con il resto del mondo, per l’asta benefica più attesa dell’anno. La XII edizione dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, domenica 14 novembre, diffonderà il gusto più rappresentativo di Langa, abbinandolo al sapore più autentico della solidarietà.
Alba White Truffle Award e Tartufi nel Mondo
In una stretta collaborazione la Città di Alba, l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, il Centro Nazionale Studi sul Tartufo, l’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero e l’Associazione Commercianti Albesi, organizzano la quarta edizione di Alba White Truffle Award, il 5 dicembre presso il castello di Grinzane Cavour, dove chef stellati omaggeranno il re tartufo di piatti prelibati e profumi indimenticabili.
Tartufo dell’Anno
Già Giacomo Morra e Roberto Ponzio, due personaggi chiave per l’evento d’autunno più profumato e rinomato di Alba, inviavano stupendi esemplari di tartufo alle celebrità del mondo: Charles de Gaulle, Marylin Monroe, Richard Nixon e Rita Hayworth solo per citarne alcuni, mai dimenticati. Nei primi anni del Dopoguerra, quando la Fiera cominciò a farsi più importante, la tradizione di inviare il Tartufo dell’Anno a un personaggio noto divenne il leitmotiv della manifestazione, un modo per far parlare di Alba nel mondo. Il premio è oggi solitamente consegnato a una personalità che si è distinta, nel corso dell’anno, in Italia, e in tutto il mondo, per meriti artistici, sportivi o amministrativi. Si iniziò nei primi anni Duemila a consegnare in città il tartufo, facendo conoscere agli illustri ospiti le bellezze del territorio. A visitare la Città delle cento torri arrivarono infatti Gèrard Dèpardieu, Sophia Loren, Alain Delon e Sergio Marchionne.
Il sentiero del Tartufo
Novità assoluta, fa il suo ingresso ufficiale tra i sentieri naturalistici tracciati dall’Ecomuseo delle Rocche del Roero anche il tartufo. Dopo il miele e la castagna, il giusto risalto anche al tuber e alle piste ombrose dei trifolao, che risalgono lungo le vigne aggrappate ai terreni sabbiosi tipici del Roero. Il sentiero del Tartufo, come gli altri del resto, è studiato per un’escursione autonoma, con paline e bacheche informative corredate di testi di approfondimento redatti in collaborazione con il Centro Studi, ma si inserisce perfettamente anche nell’organizzazione di possibili pic-nic a base di prodotti biologici, con tappa nei famosi ciabòt roerini.
Per informazioni www.ecomuseodellerocche.it