Tra le montagne del Friuli Venezia Giulia ci sono dei veri e propri scrigni, ricchi di bellezze naturali e insieme densi di storia. È così per la Val Alba, area di grande interesse ecologico tra Alpi e Prealpi, dichiarata Riserva naturale regionale nel 2006 per le suepeculiari caratteristiche naturalistiche, storiche e culturali. La fortuna di questo territorio è che la presenza dell’uomo, che si perde nei millenni, è sempre stata discreta, oggi diremmo “sostenibile”. Così, i segni che l’uomo ha lasciato non compromettono l’ambiente naturale, ma anzi lo arricchiscono rendendo questa zona attraente da molti punti di vista e per molti visitatori. La Val Alba ricade nell’ambito del Parco delle Prealpi Giulie e si estende per quasi 3.000 ettari nel comune di Moggio Udinese. È attraversata dal Rio Alba, da cui prende il nome, che tra le creste rocciose della valle forma cascate spettacolari con le sue acque cristalline. Le sorgenti del Rio Alba sono una delle mete consigliate per un’escursione, tra faggi, abeti rossi e pini neri, alla scoperta dell’autentica essenza della Riserva. Durante le passeggiate, i più fortunati possono scorgere anche qualche esemplare delle 80 specie di uccelli nidificanti o delle 50 specie di mammiferi che popolano l’area, oltre a rettili ed anfibi.
Tra sentieri e mulattiere, gli escursionisti possono cogliere lo spettacolo della natura, ma anche ricalcare le tracce della Grande Guerra. Da questa valle passava infatti la seconda linea del fronte e sono ancora visibili alcune opere belliche come ricoveri in quota, strutture difensive, piccoli dormitori e postazioni in galleria. Le escursioni al rifugio Vuâlt, al bivacco Bianchi o ai resti dell’ex ospedale militare sono adatti a tutti, anche a gruppi familiari.