In sella: sbagliato sottovalutarla.
La prima cosa che si apprezza salendo sulla Yamaha Super Ténéré XT1200Z è che il piano di seduta non è eccessivamente distante da terra, almeno nella posizione più bassa 845 mm (870 mm in posizione alta). Questo permette di poggiare agevolatemene i piedi per terra in manovra e, complice la pastosità del motore, districarsi a bassa velocità non è assolutamente un grosso problema. Si ha la percezione di trovarsi in sella ad una moto “buona” capace di mettere il pilota, anche se non di grandissima esperienza, sempre a proprio agio nella maggior parte delle condizioni di guida.
In autostrada basta posizionare il plexiglas nella posizione più alta e si viaggia veloci e comodi, anche per tanti chilometri. Impostato l’ottimo Cruise control, la moto viaggia “liscia”: a circa 4500 giri/min. sì viaggi a 140 km/h (di strumento), senza la minima incertezza anche a pieno carico (passeggero e bagagli). Ottima la stabilità nell’affrontare i curvoni autostradali, e anche gli avvallamenti vengono digeriti senza che ci siano scompensi di assetto, merito anche di una taratura sostenuta che non inficia troppo sul comfort di marcia. Anche il passeggero sta comodo, ampia la sella su cui poggia, comode e robuste le maniglie a cui aggrapparsi.
Nei percorsi più guidati si riesce a procedere con buon ritmo: buono per far del turismo-veloce, le velleità sportive non sono di questa categoria. L’erogazione della potenza è molto lineare, sale rotondo fin dai bassi regimi di rotazione e, se si insiste sul comando dell’acceleratore, si varia velocemente di velocità: sulla nostra moto si è accompagnati anche da un bel sound più “arrogante” dovuto allo scarico EXAN, che aumenta la potenza di 4 CV. La mole della moto, anche quando si guida in maniera un po’ più sportiva, non mette in crisi l’ottimo impianto frenante: nella media la potenza del doppio disco anteriore, accompagnato e aiutato dall’efficace singolo disco posteriore che entra in funzione anche solo se si agisce sulla sola leva a manubrio. Il comando del cambio a pedale è ben contrastato, e le marce entrano senza incertezze anche se viene strapazzato: facile la ricerca del folle, anche a motore freddo.
Cambio di tracciato, arriva il momento di valutare le effettive potenzialità a 360° della Super Ténéré. Con una semplice operazione, tramite il pomello sul quadro strumenti, si disinserisce il controllo di trazione e contemporaneamente anche l’ABS solo sulla ruota posteriore. In piedi sulle pedane, rimangono le stesse belle sensazioni nelle altre condizioni di guida. Scorre bene su strade sterrate, e anche affrontando buche o dossi, la moto non si scompone troppo; il motore non è mai brusco e intraversare la moto con una bella manata di “gas” è divertente…anche per chi non è un “dakariano”. Ovviamente i tratti più impegnativi necessiterebbero di pneumatici più da off road, soprattutto se in presenza di fango, ma tutto sommato a noi va bene così. I blocchetti elettrici sono intuitivi nell’utilizzo, quindi non si rischia di fare confusione durante la guida; validi anche gli specchietti retrovisori dall’ampia superficie. Praticamente assenti le vibrazioni, come poco il calore trasmesso al pilota dal motore anche nell’uso cittadino.