testo Marco Ronzoni foto Gloria Leonesio e archivio BMW
E’ forse la moto più evocativa di avventure e viaggi. Un vero fenomeno industriale, che ha costretto tutte le case a una strenuo inseguimento di un segmento di mercato importante. Già, perché chi la acquista solitamente ha meno problemi economici degli altri ed è quindi un target molto ambito, soprattutto in questo tempo di crisi.
Stiamo parlando della BMW R 1200 GS che nella versione Adventure, esprime il massimo in campo motociclistico per quanto riguarda i viaggi. Una enduro, ma anche e soprattutto una super tourer. Per verificarne il successo basta guardarsi in giro: di GS ce ne sono a bizzeffe. Se poi si viaggia è sicuramente una delle moto più presenti on the road.
La biemvuona però basta metterla in movimento per trasformarla in una bicicletta.
Il poderoso boxer BMW da 1200cc non è esplosivo, ma un vero trituratore di chilometri, perchè è proprio questa la sua natura. Tanta coppia e tiro ai bassi, che permettono di gustare anche sonorità di scarico da veri appassionati quando si riprende da velocità bassa nella marcia più alta.
Anche se esteticamente non ostenta grandi novità, però nasconde grosse sorprese sia nella ciclistica sia nella meccanica.
Erede dei mitici boxer che hanno aperto un nuovo mondo di esperienze “all-terrain” sulle due ruote e che ne hanno segnato la storia, sembrava aver raggiunto un tale grado di qualità da essere insuperabile. Invece la Casa bavarese ha migliorato la perfezione.
Massiccia, persino monumentale, sorprende sempre per la sensazione di equilibrio e per l’immediatezza del feeling che trasmette al pilota. Insospettabile l’agilità che dimostra immediatamente dopo i primi giri delle ruote, anche nelle manovre eseguite a velocità ridottissima, e la fluidità di movimento e di progressione.
Teste ridisegnate e plastiche più scure la rendono riconoscibile agli occhi più attenti ed esperti, ma le vere differenze si notano soltanto alla guida. Grazie a nuove valvole radiali di diametro maggiore e distribuzione D.O.H.C., ora il motore eroga ben 110 Cv a 7.750 g/min, con un incremento di 5 Cv rispetto alla versione precedente. Anche la coppia motrice è passata da 115 a 120 Nm a 6.000 g/min. E le differenze si sentono.
L’impianto di scarico di serie è stato dotato di una valvola “parzializzatrice”, chiaramente visibile tra il voluminoso catalizzatore a 3 vie ed il terminale silenziatore, che oltre a limitare l’”on-off” dell’erogazione ai bassi e medi regimi, genera un inaspettato e piacevole sound più “maschio” e pieno, anche senza ricorrere a marmitte aftermarket superperformanti.
La frenata è poderosa e sicura, arricchita dal BMW Motorrad Integral ABS (versione Sport) disinseribile a discrezione del guidatore. Ovviamente anche questo accessorio è di ultimissima generazione, creato per offrire il top di rendimento sia nella guida stradale che off-road.
Ottimo anche il sistema ASC di correzione dell’erogazione. In caso di perdita di aderenza o di pattinamento del posteriore su superfici viscide, l’elettronica interviene correggendo la sbandata ed evitando pericolose cadute. Anche in questo caso il dispositivo è disinseribile per l’uso fuoristrada o per consentire la ripartenza su fondi a scarsissima aderenza (ad esempio sulla neve o nel fango). Un settaggio “Sport” permette infine interventi meno decisi del sistema.
La scelta degli accessori è evidentemente all’altezza dello standard della moto. Un pratico ed intuitivo computer di bordo fornisce tutta una serie di informazioni riguardanti i consumi, l’autonomia, la temperatura esterna, etc., oltre agli indispensabili indicatori di carburante e di olio. Sono inoltre disponibili nuovi proiettori supplementari a led, set di valige e bauletto in robusto alluminio, borsa per serbatoio e soft-bags posteriori, navigatore satellitare BMW-Garmin, cupolino “smoke”, scarico standard cromato o performante, le tipiche manopole riscaldate, etc.
Il test è stato compiuto con conducente alto 1.86, passeggero, tris di valige, sella standard in posizione bassa, settaggio ammortizzatori su “2 persone più bagaglio”.
La mole e l’altezza della moto non sono da sottovalutare, anche se condotta da persone di buona corporatura ed altezza. Da ferma è piuttosto impegnativa sia perché si arriva a malapena a toccare terra con le punte dei piedi sia perché i movimenti necessari per salire e scendere sono penalizzati oltre che dall’altezza da terra della sella anche dalla presenza delle borse laterali che ostacolano l’arco compiuto dal piede destro che la scavalca.
Prima di scendere dalla moto è praticamente obbligatorio collocarla sul cavalletto laterale e, una volta a terra, sistemarla su quello centrale è abbastanza faticoso. Risaliti in sella, è necessaria una spinta notevole per rimuovere il cavalletto centrale ed iniziare la marcia.
Bisogna comunque dire che è tanto impegnativa da ferma quanto agile in movimento. Viaggiare vuoti o a pieno carico, con passeggero e pieno di carburante, non cambia molto. Il suo equilibrio e la fluidità restano praticamente invariate. La spinta del motore è energica e piena, ad ogni marcia. I rapporti corti del cambio, forse più apprezzabili nell’uso fuoristrada – che però tanto non si addice ad un “mostro” di tali dimensioni – aiutano molto a scaricare con ottima progressione la sua potenza, anche se a volte, nella guida autostradale, si è indotti a cercare un’improbabile settima marcia di riposo.
La protezione offerta al conducente dal cupolino di serie completato dai due deflettori è ottima, soprattutto sulle braccia e sulle spalle, mentre il casco risente di una leggera turbolenza diretta a velocità di crociera. Praticamente assenti le vibrazioni nelle manopole e nelle pedane, nonostante si sia alla guida di un bicilindrico, grazie al grande lavoro dei tecnici BMW sull’equilibrio del motore ma anche agli pneumatici stradali Michelin Anakee II.
Il comportamento su strada è impeccabile. L’inserimento in curva è confortante e preciso e le traiettorie disegnate a compasso. Buona la sensazione di sicurezza che danno gli pneumatici, testati sia su un lungo percorso autostradale che su un misto tutto curve, anche sotto un vero e proprio nubifragio durante il quale non hanno mai sofferto di acqua planning.
Motore: Bicilindrico Boxer DOHC 4 valvole ad iniezione elettronica
Cilindrata: 1170 cc
Accensione: Twin Spark
Raffreddamento: Misto aria/olio
Trasmissione: Albero cardanico
Potenza: 110 cv (81 kW) a 7750 giri
Coppia: 12.24 kgm (120 Nm) a 6000 giri
Cambio: 6 marce
Freni anteriori: Doppio disco flottante ventilato da 305 mm con pinza fissa a 4 pistoncini
Freno posteriore: Monodisco da 265 mm con pinza flottante doppio pistoncino
Cerchio anteriore: 2.50 x 19” a raggi incrociati
Pneumatico anteriore: 110/80 R 19
Cerchio posteriore: 4.00 x 17” a raggi incrociati
Pneumatico posteriore: 150/70 R 17
Normativa antinquinamento: Euro 3
Peso a secco: 223 kg
Peso in ordine di marcia: 256 kg
Lunghezza: 2240 mm
Larghezza: 990 mm
Altezza sella: 895 – 910 mm
Capacità serbatoio: 33 litri
Colorazioni: Smokey Grey, Giallo, Black.
Prezzo: 16.300 euro