A nove anni dalla presentazione della prima versione della Tuono, la casa di Noale ha presentato la TuonoV4R, un concentrato di potenza e tecnologia.
Si tratta di una moto strettamente imparentata con la RSV4 campione del mondo SBK. E i numeri lo confermano. Il quattro cilindri a V stretta di 65° sviluppa 167.3 Cv e 111.5 Nm di coppia, per questo mostro capace di correre a 270 Km/h.
La TuonoV4R è una moto apparentemente estrema, ma che in realtà ha in se la possibilità di essere guidata con gran facilità, grazie al sistema ride by wire di ultima generazione con tre mappature. Se a questo si abbina l’optional APRC (Aprilia Performance Ride Control), di controllo della trazione, allora si ha fra le mani un oggetto tra i tecnologicamente più avanzati, capace di farsi guidare senza apprensioni a seconda delle capacità del pilota.
Una supermoto con manubrio alto, linea accattivante e ciclistica bella da mozzare il fiato. A partire dal telaio a doppio trave in alluminio spazzolato, un vero capolavoro che si abbina perfettamente con il forcellone monobraccio sempre “grezzo”. Miguel Galluzzi ha firmato il design di questa moto proposta nelle colorazioni: Nero Competition, Giallo Sunlit e Grigio Wing, mantenedo invariati i concetti base della “vecchia” Tuono. Aprilia Tuono V4 R e Tuono V4R APRC sono disponibili al prezzo rispettivamente di 13.390 euro e 15.390 euro f.c..
Sembra ieri, ma sono passati nove anni da quando provai la prima Tuono.
Anche allora mi piacque subito, anche se aveva il “sapore” dell’opera di un buon preparatore che aveva spogliato una super sportiva aggiungendo un manubrio alto e un cupolino. Ma forse, anche quell’aspetto artigianale, imperfetto nell’insieme, ne costituiva motivo di fascino.
Questa nuova Tuono (V4R), invece, è un prodotto maturo anche stilisticamente, affidato all’abile matita di Galluzzi, ma che ha mantenuto inalterato il fascino della moto da pochi esemplari. La TuonoV4R dal vivo è molto di più bella che in fotografia. Provare per credere, andate a vederla da un concessionario! Soprattutto la vista laterale (o di tre quarti) è particolarmente bella, mentre mi piace meno la vista frontale.
Ma la vera bellezza di questa moto viene fuori quando l’accendi. Bastano pochi meri per trovarsi subito a proprio agio.
La posizione in sella è ben congegnata e le gambe e le braccia hanno la giusta posizione, mentre il busto ha un’inclinazione che anche dopo molti chilometri non si affatica.
Ed eccoci subito a smanettare con le impostazioni: Con il pulsante di accensione si comanda anche il sistema Ride By Wire. La posizione R (road) è la più tranquilla, con questa si può spalancare il gas con considerevole veemenza senza eccessivi patemi, la posizione S (sport) è dedicata ad una guida sportiva anche su strada, mentre la posizione T (truck) è dedicata esclusivamente alla pista ed è ovviamente la più performante.
Dicevo della confidenza immediata con questa moto. Ciò è dovuto ad una ciclistica di grande equilibrio. Il telaio granitico e bellissimo è la spina dorsale della Tuono V4R e ne determina gran parte della stabilità. Le quote ciclistiche sono state completamente ridefinite rispetto alla RSV. Perfetta come avantreno si inserisce in curva che pare avere il pilota automatico. Nessun tentennamento sulle sconnessioni – per altro rare – delle strade spagnole. Nessuna reazione imprevedibile neppure sulle rotatorie un pochino scivolose, dove la versione con APRC contiene eventuali perdite di aderenza, chiaramente tarandola secondo le proprie capacità, con i pulsanti posti sul lato sinistro del manubrio.
Potenti nella giusta misura i freni, che consentono decelerazioni importanti senza tendere al bloccaggio.
La cosa veramente stupefacente di questa due ruote è l’equilibrio complessivo del progetto. E’ una moto che senti tua dopo pochi metri, come un’estensione del tuo corpo, ma che proprio per questo motivo può risultare rischiosa. Facile prenderne troppa confidenza soprattutto considerando che, capacità di guida individuali a parte, quando si guida per strada, c’è tutto un mondo intorno. E il rischio con la Tuono V4R è di andare troppo forte, proprio per la semplicità, la confidenza e l’equilibrio che trasmette. Detto questo, quindi dopo essermi messo la coscienza a posto facendo la ramanzina sulla sicurezza, devo dire che mi sono divertito come non facevo da tanto tempo. La TuonoV4R è una delle moto più divertenti che abbia mai guidato.
Certamente non è moto da andarci in ferie con la fidanzata, ma un bel giro in coppia o magari un weekend da solo con un bagaglio minimalista me lo farei.
Tornando alla tecnica ho trovato gustoso e redditizio il sistema AQS (Aprilia Quick Shift), che consente di cambiare senza chiudere il gas e senza usare la frizione. A completare il quadro delle opzioni disponibili il sistema ALC (Aprilia Launch Control). Azionabile premendo contemporaneamente i due pulsanti del joystick a sinistra del manubrio il sistema si entra in funzione (segnalato sul display) e dal quel momento si possono scaricare i 167,3 cavalli della Tuono in incredibili accelerazioni senza imprevedibili impennate grazie all’altro sistema (AWC) . La funzione Calibrating di questo sistema è l’unica sul mercato ad auto-addattarsi a ogni tipo di pneumatico e rapportatura.
Una moto straordinaria e divertente, un concentrato di tecnologia fruibile e personalizzabile, un oggetto di design da godere e da mostrare: tutto questo è la nuova Tuono V4R. Un prodotto della migliore tradizione italiana che fa onore alla casa di Noale. Bravi!
APRILIA TUONO V4 R / APRC: Scheda Tecnica
Motore: Aprilia 4 cilindri a V longitudinale di 65°, 4 tempi, raffreddamento a liquido, distribuzione bialbero a camme (DOHC), quattro valvole per cilindro
Alesaggio e corsa: 78 x 52.3 mm
Cilindrata totale: 999.6 cc
Rapp. di compressione: 13:1
Potenza max all’albero: 167.3 CV (123 kW) a 11.5 00 rpm
Coppia max all’albero: 111.5 Nm a 9.500 rpm
Alimentazione: Airbox con prese d’aria dinamiche frontali. 4 corpi farfallati Weber-Marelli da 48 mm con 4 iniettori e gestione Ride-by-Wire di ultima generazione.
Multimappa selezionabile dal pilota in marcia: T (Track), S (Sport), R (Road)
Accensione: Elettronica digitale Magneti Marelli integrata nel sistema di gestione motore, con una candela per cilindro, bobine tipo “stick-coil”
Avviamento: Elettrico
Scarico: Schema 4 in 2 in 1, una sonda lambda, mono silenziatore laterale con valvola parzializzatrice comandata dalla centralina gestione motore e catalizzatore trivalente integrato (Euro 3).
Generatore: Volano con magneti alle terre rare da 420 W
Lubrificazione: A carter umido con radiatore olio/aria, doppia pompa olio (lubrificazione e raffreddamento).
Cambio: Estraibile a 6 rapporti 1°: 39/15 (2.600)2°: 33/16 (2,063)3°: 34/20 (1.700)4°: 32/22 (1.455)5°: 34/26 (1.308)6°: 33/27 (1.222)
Comando cambio: con sistema elettronico Aprilia Quick Shift (AQS) su versione APRC:
Frizione: Multidisco in bagno d’olio con sistema antisaltellamento meccanico.
Trasmissione primaria: A ingranaggi a denti dritti e parastrappi integrato, rapporto di trasmissione: 73/44 (1.659).
Trasmissione secondaria: A catena: Rapporto di trasmissione: 42/16 (2.625)
Gestione della trazione su versione specifica (APRC): Sistema APRC (Aprilia Performance Ride Control) che comprende controllo di trazione (ATC), controllo di impennata (AWC), controllo di partenza (ALC) tutti settabili e disinseribili indipendentemente.
Telaio: in alluminio a doppia trave con elementi fusi e stampati in lamiera. (Ammortizzatore di sterzo Sachs su versione APRC).
Sospensione anteriore: Forcella Sachs upside-down, steli ∅ 43 mm. Piedini forgiati in alluminio per fissaggio pinze radiali. Completamente regolabile in precarico molle, estensione e compressione idraulica. Escursione ruota 120 mm.
Sospensione posteriore: Forcellone a doppia capriata in alluminio; tecnologia mista di fusione a basso spessore e lamiera. Mono-ammortizzatore Sachs con piggy-back completamente regolabile in: precarico molla, idraulica in compressione ed estensione. Biellismo progressivo APS. Escursione ruota 130 mm
Freni Ant: Doppio disco diametro 320 mm flottante con pista frenante in acciaio inox alleggerito con 6 nottolini. Pinze Brembo a fissaggio radiale a 4 pistoncini ∅ 32 mm contrapposti. Pastiglie sinterizzate. Pompa assiale e tubi freno in treccia metallica.
Freno Post: Disco diametro 220mm; pinza Brembo flottante a 2 pistoncini isolati ∅ 32 mm. Pastiglie sinterizzate. Pompa con serbatoio integrato e tubo in treccia metallica.
Cerchi: Fusi in lega d’alluminio, a 3 razze sdoppiate.Ant.:3.5”X17”Post: 6.00”X17”PneumaticiRadiali tubeless.ant: 120/70 ZR 17post: 190/55 ZR 17 (in alternativa 190/50 ZR 17; 200/55 ZR 17).
Lunghezza max: 2065 mm
Altezza max: 1090 mm
Altezza min da terra: 125 mm
Altezza sella: 835 mm
Interasse: 1445 mm
Avancorsa: 107.5 mm
Angolo di sterzo: 25°
Peso a secco: 183 kg (senza batteria e senza liquidi)
Serbatoio: 17 litri (4 di riserva)