La mastodontica Moto Guzzi MGX-21 non è solo una bagger destinata a stupire, anche se la sua estetica non la fa certo passare inosservata. Inaspettatamente godibile nei viaggi, ad esclusione dell’esiguo spazio dedicato per i bagagli, costa 23.990 euro.
Nel 2014, al salone Eicma, la Casa di Mandello del Lario presentò la Moto Guzzi MGX-21, questa parve una moto che sembrava destinata solo a stupire e nulla di più. Insomma un prototipo costruito per far parlare di sé, divertire il genio Miguel Galluzzi e trastullare qualche collaudatore della casa di Mandello del Lario.
Com’è: impossibile passare inosservati.
In questi anni sterili, dove tutto è bello ma nulla stupisce, la MGX-21 riesce a emozionare. Le dimensioni sono superbe, uniche, con uno stile veramente inconfondibile, messe in risalto anche dalla colorazione: dal nero opaco che contrasta con l’aderente vestito in carbonio, alle pinze freno e le teste dei cilindri colorate in rosso.
Ma c’è di più, una linea assolutamente sensuale, il cupolino anteriore che si apre come le ali di un corvo, con incastonato il grande faro anteriore. Alta davanti, bassa e lunga dietro con le valigie dei bagagli, poco capienti, integrate nella linea della moto. Sarà banale, ma questa moto sembra uscita da un film Batman. Non si passa certo inosservati, ai semafori spesso si viene avvicinati con le più originali richieste di informazioni e i bambini, ma anche i papà, ti guardano come un supereroe. Per stupirli ancora di più basta accendere l’impianto stereo, da ascoltare solo ed esclusivamente a bassa velocità o in città. In realtà la plancia offre un sistema d’intrattenimento che, oltre allo stereo con amplificatore da 25W per canale, permette di gestire l’interfono. Presente il modulo bluetooth, e una presa USB (non utilizzabile per caricare i dispositivi elettronici), ma che permette di collegare uno smartphone da utilizzare come lettore di brani musicali.
La strumentazione è veramente molto completa, composta da due abbondanti quadranti circolari, sulla corona esterna sono visualizzati tramite indicatore a lancetta, il numero di giri e la velocità. I due display monocromatici a matrice di punti, sono ricchissime d’informazioni, con quello di sinistra destinato alla gestione della radio, mentre in quello di destro ci sono le indicazioni utili alla guida: livello carburante, consumo medio e istantaneo, temperatura dell’aria e marcia inserita. Nella parte sottostante ci sono le spie di servizio, tra cui le indicazioni di anomalia motore, riserva carburante e ABS. Di notevole qualità i comandi al manubrio, robusti e comodi da utilizzare anche con i guanti invernali; oltre ai normali comandi degli indicatori di direzione, clacson, commutatore frecce, pulsante di accensione, su quello sinistro c’è quello di gestione della radio e inserimento/regolazione cruise control.
Il propulsore: bicilindrico di ben 1.380 cc.
Il classico bicilindrico a V trasversale della MGX-21 è proposto nella cilindrata di 1.380 cc, omologato euro 4. Quattro valvole per cilindro e doppia accensione, sistema ride by wire con tre mappe motore, veloce, turismo e pioggia; di serie anche il cruise control. In chiave sicurezza c’è il controllo di trazione e asservimento alla frenata ABS a due canali. Il cambio è a 6 marce e la trasmissione finale è di tipo a cardano. Le prestazioni offerte sono di 96 CV a 6.500 giri/min. mentre la coppia massima è di ben 120 Nm già a soli 3.000 giri.
Ciclistica: ruota anteriore da 21 pollici.
La moto deriva dal modello California, e anche sul telaio si è intervenuti ad ok. Il telaio in tubi di acciaio a doppia culla chiusa è stato rinforzato sia nella zona anteriore (tubi di maggior spessore) che in quella posteriore (fazzoletti aggiuntivi). Una delle caratteristiche uniche è sicuramente la ruota anteriore da 21 pollici, soluzione che condivide solo con il modello Victory Magnum. Ovviamente questa scelta ha comportato una diversa geometria di sterzo, e per evitare la tendenza dello sterzo a chiudere a bassa velocità, è stato installato un sistema a molle che ne smorza il fine corsa.
La forcella è a steli da 44,8 mm e, a differenza dei due ammortizzatori posteriori regolabili in estensione e nel precarico, non ha nessun tipo di regolazione. L’impianto frenante è composto da doppio disco flottante di d. 320 mm su cui agiscono pinze radiali a 4 pistoncini contrapposti davanti, mentre dietro sul disco di d. 282 mm lavora una pinza flottante a 2 pistoncini differenziate. Alla sella del passeggero può essere preferita la cover in carbonio per fare diventare la moto una monoposto. Discreto lo spazio per i bagagli da riporre nelle due borse laterali, ma al loro interno sono previste due sacche/borse sagomate per sfruttare al meglio l’esiguo spazio.
Moto Guzzi MGX-21 si guida bene e si fa ben volere in viaggio
Il comportamento della moto è indiscutibilmente una sorpresa, comoda e piacevole nella guida. Si rimane un po’ spaesati quando si sale per la prima volta sulla Batmoto, soprattutto quando si percorrono i primi metri a bassa velocità.
Quello che emerge fin da subito è che la moto è decisamente pesante, ben 341 kg in ordine di marcia. Tanti, ma perlomeno si è agevolati nell’avere un piano di seduta, oltre che comodo e ampio, distante solo 740 mm, quindi si tocca agevolmente in terra con entrambi i piedi. La postura che sia assume è tutto sommato abbastanza tradizionale, e non distante da quella della sorella California, ma in questo caso le pedane poggiapiedi sono avanzate. Ampio il manubrio, si afferra con sicurezza e, nota decisamente positiva, non trasmette nessun tipo di vibrazione. Stessa cosa si può dire per l’ampia sella e pedane poggiapiedi, abbondanti nelle dimensioni e esenti da vibrazioni: ottimo il comfort.
Si parte per il nostro tour, questa volta abbiamo voluto esagerare percorrendo quasi 1.800 km, in viaggio verso percorsi che ben conosciamo tra Lazio-Umbria-Abruzzo-Emilia Romagna, ma che non smetteremo mai di amare. In autostrada la MGX21, si comporta veramente bene, viaggia a velocità costante senza incertezze, i 130 km/h impostati con il cruise control sono mantenuti con il basso numero di giri di circa 3.000. Sicura di avantreno, con il retrotreno stabile nei curvoni autostradali, regala solo qualche oscillazione nell’affrontare gli avvallamenti più pronunciati, ma per il resto il comportamento è veramente rassicurante.
Il cupolino è basso, ma è disponibile uno più alto e più protettivo come optional, lascia esposto il casco alla pressione dell’aria, mentre il busto e le spalle sono ben protette dalle “ali” del cruscotto. Nei percorsi guidati, ci vuole un minimo di attenzione nel portarla a spasso tra le curve, occorre entrare in sintonia con il peso e il grip offerto dagli pneumatici. Alzando il ritmo nel misto guidato, bisogna necessariamente utilizzare il peso del corpo per indirizzare e divertirsi alla guida. Si proprio così, anche divertirsi, ovviamente rimanendo nei limiti che questo genere di moto può offrire. In ingresso di curva, incredibilmente (dove saranno mai finiti i 340 kg?) la moto scende armonica senza dover necessariamente esercitare una eccessiva pressione sulla pedana/manubrio verso la traiettoria interna. Altro elemento veramente piacevole è che si può arrivare anche pinzati in curva, senza che la moto tenda a rialzarsi, ma in questo frangente il limite è quello di non avere l’esatta percezione del grip offerto dallo pneumatico anteriore.
In uscita di curva è inutile cercare delle pieghe esagerate, la MGX-21 per mantenere la traiettoria ideale va accompagnata utilizzando il peso del corpo. Ovviamente non si può pensare ad una guida supersportiva, ma si apprezza la piacevole sensazione di scivolare tra una curva all’altra, con una guida fluida e senza troppo sforzo è assolutamente una bella scoperta per una moto così pesante. I freni rispondo con sicurezza, non troppo aggressivi sono potenti e ben modulabili, anche pinzando con forza l’assetto rimane ben controllato, con un’escursione veramente minimadella forcella. Limitata a soli 120 mm la corsa degli ammortizzatori posteriori, cosa che riduce il comfort quando si affrontano fondi stradali rovinati o rattoppati, purtroppo sempre più frequenti lungo le nostre strade. Incredibilmente piacevole il rendimento del grosso propulsore, fluido nel salire di giri, sempre pronto nel reagire alle aperture del comando del gas, ma garbato e senza mai strappare anche a basso numero di giri con la sesta marcia inserita. Da riferimento il comportamento del cambio, leggero nell’utilizzo preciso negli innesti, mai una sfollata; si fa volere bene anche la frizione, il comando al manubrio non è dei più leggeri, ma non stanca e anche la modulazione in fase di partenza è rassicurante.
In città, ovviamente la location meno amata dalla guzzona, si sente il peso del mezzo, che scompare appena superati i 40 km/h, mentre si soffre per il calore sprigionato dal propulsore, che nelle giornate più calde e nelle fermate ai semafori fa soffrire, e non poco. In definitiva è una moto veramente ben fatta, esclusiva sia nell’aspetto che nella componente tecnica per avere il mastodontico cerchio da 21”. È una moto che si guida bene, ed è assolutamente comoda nel turismo, anche in coppia per l’abbondante sellino dedicato al passeggero ma che necessiterebbe anche di uno schienalino.
Testo di Amedeo Roma
Foto di Nadia Giammarco
Scheda Tecnica Moto Guzzi MGX-21
Tipo: Bicilindrico a V di 90°, 4 tempi, 4 valvole, doppia accensione
Cilindrata: 1380 cc
Alesaggio e corsa: 104 x 81,2 mm
Rapporto di compressione: 10,5 : 1
Potenza massima: 71 kW (96,6 CV) a 6500 min-1
Coppia massima: 121 Nm (12,3 kgm) 3000 min-1
Alimentazione/Accensione: iniezione elettronica Multipoint, sequenziale, fasata Magneti Marelli IAW7SM; corpo farfallato “ride by wire” Ø 52 mm, iniettori IWP 243 Magneti Marelli, doppia sonda Lambda, gestione integrata di 3 mappe motore, controllo di trazione, cruise control
Avviamento: Elettrico
Candele: NGK LMAR8F, 2 per cilindro
Impianto di scarico: in acciaio inox, del tipo 2 in 2 catalizzato a 3 vie con doppia sonda Lambda
Omologazione: Euro 4
Cambio: 6 marce con ultimo rapporto di overdrive
Trasmissione primaria: a denti elicoidali (rapporto 26/35 = 1: 1.346)
Trasmissione finale: doppio giunto di cardano e coppia conica fissa (rapporto 10/36 = 1 : 3,6)
Frizione: monodisco con parastrappi integrato
Telaio: tubolare in acciaio, a doppia culla chiusa.
Interasse: 1465 mm
Avancorsa: 187 mm
Inclinazione cannotto di sterzo: 32°
Sospensione anteriore: Forcella telescopica idraulica φ 44,8 mm con piedino per attacco radiale pinza freni
Escursione ruota anteriore: 107,7 mm
Sospensione posteriore: forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico molla
Escursione ruota posteriore: 120 mm
Freno anteriore: doppio disco flottante in acciaio inox, Ø 320 mm, pinze radiali Brembo a 4 pistoncini contrapposti
Freno posteriore: disco fisso in acciaio inox, Ø 282 mm, pinza flottante Brembo a 2 pistoncini paralleli
Ruote: In lega per pneumatici tubeless
Cerchio anteriore: 3,50” x 21”
Cerchio posteriore: 5,50” x 16”
Pneumatico anteriore: 120/70 R 21”
Pneumatico posteriore: 180/60 R 16”
Lunghezza: 2560 mm
Larghezza: 920 mm
Altezza: 1275 mm
Altezza sella: 740 mm
Peso in ordine di marcia: 341 Kg (con moto pronta all’uso, con tutti i liquidi di esercizio, senza carburante, batteria inclusa)
Capacità serbatoio carburante: 20,5 litri (di cui di riserva 5 litri)