Intermot 2016 ha mostrato le prime novità per il 2017, con BMW, Ducati e Honda che svelano le prime in attesa di vederne altre a Milano.
I due Saloni dedicati alle moto, prima Intermot 2016 e a successivamente Eicma 2016, fanno sì che spesso le case motociclistiche dividono le novità da presentare, tra i due eventi. Non ci sono state grosse sorprese per quanto riguarda i modelli destinati al turismo, quindi non rimane che aspettare poco più di un mese, per vedere alla fiera di Milano se arriverà qualche piacevole sorpresa per chi ama viaggiare.
APRILIA
Aprilia RS 125 – Tuono 125
Nessuna importante novità per la casa italiana, più che altro qualche lieve modifica e rinnovamento per grafiche per la piccola Aprilia RS 125 – Tuono 125 per assomigliare maggiormente alla sorella maggiore RSV4.
Per entrambe le versioni c’è il bel telaio a doppio trave di alluminio, forcellone asimmetrico (diverso nella rifinitura superficiale), forcella a steli rovesciati e monoammoritizzatore posteriore. L’impianto frenante prevede una pinza radiale a 4 pistoncini e disco da 300mm davanti, e pinza monopistoncino e disco da 200mm dietro. Il propulsore è il monocilindrico a 4 tempi bialbero a 4 valvole omologato Euro4. Insomma la moto giusta per sentirsi a 16 anni già dei veri motociclisti.
BMW
R NineT Racer
La versione Racer spicca per la bellezza delle sue forme, realizzata in collaborazione con Roand Sands, ricorda lo stile delle café racer anni Settanta. Da questi modelli trae ispirazione il cupolino solidale al telaio, foro tondo, codino corto e sella monoposto, mentre la colorazione e Motorsport. Tra le caratteristiche tecniche c’è una bella forcella a steli tradizionali, mentre il telaio in tubolare è realizzato in tre parti in maniera da agevolare l’intervento su quello posteriore per quanti vorranno spingersi verso la customizzazione. Il propulsore è lo stesso della Scrambler, quindi boxer 1.170 cc raffreddato ad aria-olio, in grado di esprimere la potenza massima di 110 cv a 7.750 giri/min. e una coppia massima di 12 kgn 6.000 giri. L’impianto frenante è composto da doppi dischi da 320mm e pinze radiali a 4 pistoncini (ant.) e singolo disco da 265 dietro. L’omologazione è due posti, ma le pedane posteriori sono vendute come optional. Bella la strumentazione dal disegno classico a due quadranti circolari, ma non manca il display digitale per le informazioni utili alla guida.
BMW nine T Pure
Deriva dal modello Scambler ed è una variante al modello della serie R Nine. Realizzata come modello più easy della famiglia R Nine T, con possibilità poi di essere accessoriata e personalizzata successivamente. Il motore è sempre il 1.170 con raffreddamento aria-olio della Scrambler, omologato Euro4, 110 cv a 7.750 giri e con una coppia massima di 12 kgm a 6.000 giri. Il telaio è realizzato in tubolare in tre sezioni e imbullonato, con la sezione posteriore smontabile facilmente per montare o la sella biposto o monoposto. Le caratteristiche tecniche prevedono una forcella a steli tradizionali da 43mm, monobraccio Paralever, e ruote da 17 pollici fucinate (a raggi optional); l’impianto frenante è composto da doppio disco da 320mm e 265mm rispettivamente per anteriore e posteriore con ABS, mentre il controllo ASC è optional. Anche diversi elementi estetici derivano dalla sorella Scrambler, tra cui faro e serbatoio, mentre cambia lo scarico in acciaio inox e il manubrio.
K1600GT
Una delle moto più riuscite nel segmento delle Touring, si rinnova in piccoli dettagli, la regina oggi è ancora più comoda. Presentata nel 2012, creò uno stacco deciso con la concorrenza, non fosse altro per il suo fantastico motore a 6 cilindri da 1600 cc. La nuova versione 2017 diventa Euro-6 e, si accessoria di sospensioni semiattive, retromarcia (optional), cambio elettroassistito e chiamata d’emergenza. L’estetica è leggermente rivista, cambiano alcune cover laterali, diventano più ampi i deflettori, arrivano tre nuove colorazioni; modifiche anche anche alla strumentazione. Le prestazioni del propulsore rimangono invariate, ben 160cv e 175Nm di coppia. Cambiamenti per le sospensioni con l’installazione di semiattive Dynamic ESA, c’è la possibilità del cambio elettroassistito Pro, offerto come optional in grado di assistere l’inserimento delle marce anche in scalata. Sempre offerto come optional il sistema intelligente di chiamata d’emergenza eCall, in grado in caso di comunicare in automatico i dati di posizione in caso di incidente.
S1000XR
La nuova versione si rinnova attingendo alla evoluzione già introdotte sul modello S1000RR 2015. Il motore guadagna ben 5 cv, pur ottenendo l’omologazione Euro4, arrivando a ben 165cv a 11.000 giri. L’elettronica rimane invariata, stesso discorso per l’ottima ciclistica, mentre a migliorare il comfort di marcia ci pensa nuovi elementi isolanti ad abbattere le vibrazioni sul manubrio. Su questo sofisticato, quanto apprezzato modello, c’è di serie diverse modalità di guida, oltre a controllo di trazione ASC e ABS. Non mancano come da tradizione diversi pacchetti optional per migliorare sia le caratteristiche di guida sia il comfort di marcia. Un’altra novità è nella aggiunta di una nuova colorazione oceanblau metallizzato opaco.
DUCATI
Ducati 939 SuperSport 2017
La casa bolognese arricchisce la gamma con il nuovo modello SuperSport, già intravista al recente World Ducati Week. Entra di diritto nel segmento delle stradali, adatte sia alla guida sportiva in strada sia a qualche giro in sport-touring. La ciclistica è ovviamente realizzata su un telaio a traliccio con motore a funzione portante, su sospensioni differenti a seconda della versione. Le versioni SuperSport e SuperSport S, con la prima che monta una forcella Marzocchi da 43mm completamente regolabile e un ammortizzatore Sachs con regolazione del precarico e dell’estensione; sulla più sofistica S c’è una forcella da ben 48mm con trattamento degli steli TiN e monoammortizzatore entrambi completamente regolabili forniti da Öhlins. L’impianto frenante, uguale per le due versioni, è composto da un doppio disco da 320mm e pinze M4.32.
Il propulsore è il bicilindrico Testastretta 11° da 937cc, lo stesso della famiglia Hyper, che eroga la potenza massima di 113cv e 96,7Nm di coppia. Evoluta l’elettronica con il riding mode che ha tre diverse modalità, Sport, Touring e Urban, controllo di trazione ed ABS Bosch. Arriva in questo modello il quickshifter, assistenza alle cambiate sia in innesto sia in scalata, presente di serie sulla versione S, optional nella versione SuperSport. Il peso in ordine di marcia è vicino ai 210kg, con serbatoio pieno di 16 litri. In chiave turistica c’è il cupolino regolabile in altezza (50mm), luci diurne a LED, presa USB nel sottosella. Le colorazioni disponibili sono diverse per le due versioni: Rosso Ducati e Saturn Grey, telaio Rosso Ducati e cerchi ruota Matt Black (SuperSport); mentre per la versione S le combinazioni sono su base rossa o bianca: carena Rosso Ducati con telaio Rosso Ducati e cerchi ruota Matt Black, Carena Star White Silk con telaio Rosso Ducati e cerchi ruota Glossy Red. Non mancano tanti optional, con pacchetti specifici Sport e Touring. I prezzi partono da 12.990 euro per la versione normale, 14.690 per la SuperSport 939 S in livrea rossa e 14.890 per la livrea bianca.
HONDA
Honda CB1100EX 2017
La nuova CB1100EX, riprende quelle che sono state le forme delle classiche maximoto degli anni settanta, ritornate in voga negli ultimi anni. Sulla nuova CB il telaio è un classico tubolare a doppia culla, nuova forcella una Showa Dual Bending Valve (SDBV) con steli da 41mm, nuove piastre di sterzo con quella superiore in alluminio pressofuso, mentre quella inferiore oltre ad essere stata ridisegnata è stata riposizionata più in alto sugli steli. Tra le altre caratteristiche ci sono le nuove ruote a raggi da 18” (40 raggi), che calzano gli pneumatici di 110/80 R18 all’anteriore e 140/70 R18 al posteriore. I dischi flottanti sono da 296mm e pinze a quattro pistoncini (ant.) e singolo disco da 256mm e pinza singolo pistoncino (post.); di serie l’ABS a due canali.
Il propulsore della CB è un 4 cilindri in linea da 1.140 cc, raffreddamento misto aria-olio, capace di erogare la potenza massima di 90cv a 7.500 giri/min, mentre la coppia massima è di 9,3 kgm a 5.500 giri. Come tradizione in casa Honda, l’iniezione elettronica è una PGM‑FI ha corpi farfallati da 32, che aspirano l’aria attraverso nuovi condotti accorciati e un filtro dell’aria più performante. Cambia anche il sistema di scarico, i quattro collettori cromati confluiscono nei due terminali di scarico più piccoli e più leggeri di 2,4 kg. A migliorare la guida c’è la frizione antisaltellamento, ed è stato alleggerito il comando al manubrio del 16%.
In questo tipo di modelli l’estetica è improntata su mettere in risalto la meccanica, oltre ai pochi ed essenziale sovrastrutture. Il serbatoio del carburante è realizzato con nessuna saldatura a vista, il suo tappo è a filo, i fianchetti laterali sono in alluminio, cambia il parafango posteriore più arrotondato, nuove le pedane poggiapiedi e cambia anche la stampella laterale. Il faro anteriore tondo mantiene la caratteristica forma tonda, ma le sue luci sono a LED, stessa cosa per quello posteriore che è stato anche ridisegnato. Infine la strumentazione è a doppio elemento circolare, con al centro un più moderno dispay LCD con retroilluminazione negativa.
CB1100RS 2017
Della CB1100EX c’è la variante RS, caratterizzata da un look più sportivo e da alcune diverse componenti tecniche. La prima cosa più evidente è la sostituzione dei cerchi a raggi con cerchi in lega da 17”, con installati pneumatici più performanti. Cambia anche leggermente la posizione di guida, manubrio più basso, per un assetto più caricato sull’anteriore. Dal punto di vista tecnico c’è una diversa forcella Showa SDBW da 43mm, l’impianto frenante è composto da dischi maggiorati da 310mm e le pinze radiali sono di Tokico e non Nissin.
Diverso anche il forcellone, più moderno in alluminio e sono diversi anche i due ammortizzatori posteriori. Cambiano anche alcune quote ciclistiche, che corrisponderanno ad un temperamento più sportivo e più agile. Due sono le colorazioni disponibili: serbatoio nero/bande verticale grigie, serbatoio rosso/bande verticali nere.
KAWASAKI
Kawasaki Z1000SX 2017
Si rinnova in molte componenti la super-sport touring della casa giapponese, apprezzata nella precedente versione per essere un modello equilibrato ma con un motore bello cattivello. La nuova versione 2017 è stata rinnovata esteticamente, più bello e sportivo il codino posteriore, mentre il cupolino è stato maggiorato ed è regolabile manualmente su tre altezze diverse. Cambia anche il faro anteriore a LED, più potente ed in grado di produrre una luce più intensa di 1,4 volte rispetto all’attuale modello. Aggiornamenti anche per l’ergonomia, cambia l’imbottitura della sella ed anche migliorata la sistemazione per il passeggero. Cambiano anche gli attacchi delle valigie laterali, ora a scomparsa, ed è più facile intervenire sul set up delle sospensioni tramite la manopola che regola il precarico dell’ammortizzatore posteriore. Proprio la taratura delle sospensioni è stata ritoccata, con una configurazione più sportiva. Il comparto elettronico e aiuti alla guida IMU arriva da Bosch, e prevede di avere il controllo di trazione ed ABS; saranno ben sei le modalità di guida. Infine la frizione è dotata di antisaltellamento, mentre il serbatoio del carburante da 19 litri dovrebbe garantire lunghe percorrenze. Ovviamente a patto di non ruotare con troppa decisione la manopola dell’acceleratore.
KTM
KTM 1090 Adventure 2017
Sono ben 4 le novità presentate dalla casa austriaca nella gamma enduro-moto da viaggio. Si parte con il modello 1090, che in realtà mantiene la cilindrata di 1.050 cc. ma che guadagna ben 30 cv, passando da 95 a 125 cv. Il look della moto è rimasto praticamente immutato, e neanche ci sono state novità per la ciclistica e l’elettronica. In sostanza davanti c’è un cerchio da 19”, dietro da 17”, forcella WP da 43mm, doppio disco da 320mm e pinze Brembo a 4 pistoncini per l’anteriore, mentre disco singolo da 267mm e pinza Brembo a 2 pistoncini al posteriore. Sostituendo alcune componenti, ma mantenendo inalterata la cilindrata, i tecnici sono riusciti a portare la potenza a ben 125cv e la coppia a 109 Nm. Per chi lo vorrà la moto sarà disponibile anche con la potenza massima ridotta a 95cv, o addirittura a 48cv per chi è in possesso della patente A2.
KTM 1090 Adventure R 2017
Alla versione normale 1090 Adventure, si affianca la versione R, con un look diverso e come alcune componenti tecniche. La parte dove si apprezzano maggiormente le differenze sono per l’estetica, più da offroad con un cupolino più basso e per l’installazione delle barre paracolpi utili in caso di caduta. Diversi i cerchi, a raggi in questa versione, con all’anteriore un 21” e 18” al posteriore. Cambiano anche le sospensioni, con una forcella a steli rovesciati WP da 48mm che permette una escursione di ben 220mm; sempre WP il mono posteriore completamente regolabile. La parte elettronica è completa, con mappe motore, controllo di trazione e ABS, mentre rispetto alla versione base ha già la modalità offroad di serie. Il motore è il bicilindrico a V di 75° da 1.050 cc, che eroga in questa versione 2017 ben 125cv a 8.500 giri/min., mentre la coppia e di 109 Nm.
KTM 1290 Super Adventure S 2017
Si rinnova nell’estetica la regina dei modelli Adventure della casa austriaca, soprattutto nella porzione anteriore con nuove linee per il faro anteriore a LED che ha anche la funzione cornering. Tra le altre novità c’è anche un nuovo cruscotto, con un display da 6,5”, mentre i comandi al manubrio sono retroilluminati, cosa particolarmente utile per dominare tutte le numerose impostazioni elettroniche. Vista la maggiore connotazione stradale di questa versione, le borse laterali hanno attacchi flottanti, che migliorano la stabilità in curva, mentre il serbatoio del carburante diventa più piccolo passando dalla capienza di 30 litri della versione precedente, ai 23 di quella attuale. Rimangono invariate le straripanti prestazioni del motore da 1.301cc., con ben 160cv e 140Nm di coppia massima. Al top di gamma la 1290 è dotata di preziose sospensioni semiattive WP, mappe motore (Street, Comfort, Sport e Offroad), il sofisticato controllo di stabilità MSC che lavora in sinergia con l’ABS, controllo di trazione MTC e infine anche il controllo della pressione delle gomme TPMS.
KTM 1290 Super Adventure T 2017
La versione T è dedicata al turismo, con serbatoio da 30 litri e un pacchetto elettronico esagerato. La base meccanica-elettronica è la medesima della versione S, quindi il solito propulsore da 1.301 cc, che eroga 160cv, mentre ci sono alcune novità per migliorare l’attitudine ai viaggi. Cresce la capienza del serbatoio a 30 litri, la medesima del modello attuale, mentre dal punto di vista elettronico si arricchisce con ill Hold Control (HHC), il Motor Slip Regulation (MSR), e come vuole ormai tendenza anche del cambio quick shift, che permette di cambiare rapporto senza l’utilizzo del comando frizione sia in accelerazione sia in scalata. Altra novità è il sistema KTM MY RIDE, con kit vivavoce per rispondere alle chiamate e ascoltare i messaggi in arrivo.
KTM 1290 Super Adventure R 2017
La terza delle gamma 1290 Adventure è la R, modello dall’impronta fuoristradista. I cerchi, in questa versione, sono a raggi tubeless da 21” davanti e 18” dietro, il cupolino è basso e c’è il telaio paracolpi laterale, utile in caso di caduta. Non cambia il propulsore da 1.301cc., 160cv, eccessivi per la guida in fuoristrada, ma grazie all’elettronica tutto diventa più semplice. Quindi tra le diavolerie di bordo c’è il controllo di stabilità (MSC), controllo di trazione (MTC), ABS, 4 mappe motore, cruise control, controllo pressione gomme (TPMS), luci a LED con cornering.
MOTO GUZZI
Moto Guzzi Audace Carbon
Nessuna novità di rilievo per il glorioso marchio italiano, solo qualche piccola modifica sul modello Audace, realizzato sulla base tecnica della California. Questa versione viene impreziosita da alcuni dettagli in fibra di carbonio come le cover del serbatoio e il parafango anteriore. Le caratteristiche tecniche delle moto rimangono invariate, quindi il telaio sfrutta il motore come elemento stressato, gli ammortizzatori posteriori sono regolabili con serbatoio del gas separato. I pneumatici sono nella misura di 130/70 R 18 all’anteriore, mentre al posteriore c’è l’enorme 200/60 R16. Il propulsore è un trasversale a V da 1.380 cc a doppia accensione, eroga la potenza massima di 96 CV) a 6500 giri/min. mentre il valore di coppia è di ben 121 Nm 3.000 giri/min.. Tra le altre caratteristiche c’è il comando all’acceleratore Ride-by-wire multimappatura, controllo di trazione e cruise contro. Anche su questo modello c’è il sistema Multimedia MG-MP, che permette di collegare lo smartphone come interfaccia per la gestione motore.
SUZUKI
Suzuki GSX-S 750
La nuova moto prende il posto del modello GSR 750, mentendo di fatto le stesse peculiarità e caratteristiche tecniche. La nuova moto è semplicemente una rivisitazione e miglioramento proprio della GSR, quindi il motore è l’indistruttibile 750cc. del modello GSX-R 750 K5 del 2005, in grado di erogare ben 114cv e la coppia massima di 8,3 kgm. ed omologato Euro4.
L’evoluzione del propulsore ha visto la sostituzione degli iniettori e dell’air box; l’elettronica si evoluta con l’installazione del controllo di trazione regolabile su tre diverse posizioni ed è comunque escludibile. La ciclistica cambia nel forcellone che è stato allungato, portando l’interasse a 1.455mm, mentre il telaio è rimasto lo stesso della GSR. La frenata è affidata al doppio disco anteriore da 310mm con profilo a margherita, su cui lavorano pinze Nissin a quattro pistoncini ad attacco radiale. Dal punto di vista estetico la moto è più moderna, nuove le fiancatine laterali che coprono parte del telaio, cambia il puntale sotto il motore, e le luci sono a LED. La strumentazione deriva dalla sorella maggiore GSX-S 1000 ed è tutta sul lcd. In Italia arriverà la sola versione con ABS, mentre sono tre le colorazioni disponibili: base blu, rossa e nera opaca.
Suzuki V-Strom 1000 2017
Si rinnova l’enduro da viaggio della casa giapponese, interventi sia sull’estetica più “dakariana” sia sulla parte tecnica per ottemperare alle normative Euro4. Il rinnovamento estetico è apprezzabile soprattutto nella porzione anteriore con il classico becco, ora più esteso, e cambia anche il parabrezza regolabile in altezza che dovrebbe garantire una migliore protezione aereodinamica. Nuove anche le colorazioni, con quella più vistosa Champion Yellow, mentre sono di serie il paramotore, paramani e presa USB, il resto rimane invariato. Stesso discorso, quindi nessun cambiamento di rilievo, per quanto riguarda il motore, l’apprezzato ed indistruttibile bicilindrico a V di 90° da 1000cc che eroga 100cv a 8000 giri/min. ed una coppia massima di 103Nm., che in questa versione è omologato Euro4.
La ciclistica rimane il telaio e forcellone in lega di alluminio, forcella a steli rovesciati e mono posteriore completamente regolabile. In questa versione 2017 viene introdotta la piattaforma inerziale, che permette all’ABS di comportarsi meglio anche in condizioni di moto inclinata. Due sono le versioni disponibili, V-Strom 1000 ABS e V-Strom 1000XT ABS, con la XT equipaggiata con cerchi a raggi.
Le colorazioni sono tre: Champion Yellow No.2, Glass Sparkle Black e Pearl Glacier White.
TRIUMPH
Triumph Bonneville T100 2017
Uno dei cavalli di battaglia della casa inglese si rinnova nel motore e nell’elettronica, senza stravolgere il fascino della moto classica.
Il motore è il classico bicilindrico in linea fronte marcia, nella cilindrata di 900cc, 4 valvole per cilindro e raffreddamento a liquido. La potenza massima è di 55cv a 5.900 giri/min. mentre la coppia è di 80Nm a 3.230 giri/min.; interessante anche la novità degli intervalli di manutenzione portati ad ogni 16.000 km.
Cambiano le sospensioni, con gli ammortizzatori posteriori con una corsa maggiore, mentre la forcella anteriore a steli è di tipo a cartuccia. Alcune quote ciclistiche sono state riviste, cambia l’interesse, angolo di sterzo e avancorsa, e visto che cala anche il peso della moto questo dovrebbe garantire maggiore agilità. Con questo obbiettivo sono stati sviluppati in esclusiva per il marchio inglese i pneumatici Pirelli Phantom SportsComp. Le novità più interessanti sono per l’elettronica, la nuova Bonneville, ha il comando dell’acceleratore ride-by-wire, ABS, controllo di trazione escludibile e presa USB.
Il look è stato impreziosito aggiungendo alcuni elementi cromati, come gli specchietti, le staffe di attacco parafango, il manubrio e la cornice del faro. Non mancano nuove colorazioni: nera (Jet Black), blu/bianco e arancio/bianco.
Triumph Street Cup 2017
Il nuovo modello Street Cup, richiama le il fascino delle cafè racer in stile inglese. Il cuore di questa moto è il bicilindrico in linea da 900cc a 4 valvole per cilindro, e raffreddamento a liquido, in grado di erogare la potenza massima di 55Cv e una coppia di 80Nm; come la nuova Bonneville gli interventi di manutenzione sono previsti ogni 16.000 km. Anche su questo modello viene introdotta una elettronica più sofisticata, quindi acceleratore ride-by-wire, traction control disinseribile, ABS e la comoda presa USB. Quello che contraddistingue questo la Street Cup è sicuramente l’estetica e la posizione di guida, manubrio basso, silenziatori corti con finitura superficiale Satin Black e acciaio, fanale posteriore a LED, coprisella passeggero removibile a goccia, cupolino racing e specchietti montati sul manubrio. Due le colorazioni disponibili: Racing Yellow/Silver Ice con strisce dei cerchi gialle e Jet Black/Silver Ice con strisce dei cerchi in oro.
YAMAHA
Yamaha MT-09 2017
Per il 2017 la MT-09 si rinnova, senza stravolgere il modello ma apportando qualche miglioramento estetico e tecnico. Il look si rinnova leggermente, introducendo nella linea i tagli spigolosi già proposti con la MT-10, gli indicatori di posizione anteriori sono stati avvicinati al radiatore, il doppio faro è a LED. La strumentazione è invariata ma è stata riposizionata per integrarla proprio al faro anteriore; cambia anche la porzione posteriore, con un codone più slanciato, nuove cover laterali e ora le frecce sono integrate nel codino. Sul forcellone ora è montato un parafango, e il supporto portatarga in alluminio supportato da un solo lato. Qualche novità anche per la parte tecnica, con l’introduzione della frizione antisaltellamento, cambio con dispositivo quick shift system, e qualche modifica alle mappature motore per ottenere l’omologazione Euro4. I colori disponibili sono: Night Fluo, Race Blu e Tech Black.
Yamaha SCR950
Bella con un chiaro richiamo ai modelli Scrambler, sempre più di moda in questi ultimi anni. Il look parla da solo, esplorando questo segmento da parte della casa giapponese, con linee retrò, cerchi a raggi e pneumatici leggermente tassellati. Estetica vintage, mentre la meccanica è moderna, con il motore bicilindrico a V di 950cc raffreddato ad aria, capace di erogare 79,5 Nm a 3.000 giri/min., mentre la trasmissione finale è a cinghia. Il telaio è a doppia culla, e la forcella a steli tradizionali ha una escursione di 135mm, mentre al posteriore c’è una coppia di due ammortizzatori che garantiscono una escursione di 119mm. Tra le altre caratteristiche c’è la strumentazione su LCD rotondo, freni a margherita e cerchi a raggi in alluminio. Le colorazioni disponibili sono: Vivid Red e Yamaha Black.