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Bollo per le moto storiche regione per regione

La FMI ritiene opportuno aggiornare gli utenti su come le diverse regioni hanno reagito alla Legge di stabilità 2015 che ha tolto le agevolazioni sul Bollo per le moto storiche (i mezzi di venti anni), reintroducendo per essi la tassa di proprietà, da pagare quindi obbligatoriamente anche se il mezzo non è circolante, spesso con tariffe molto alte nelle regioni che differenziano il pagamento a seconda della classe inquinante del mezzo.

Ricordiamo inoltre che la situazione è ancora in divenire e che ulteriori modifiche potrebbero arrivare anche nei prossimi giorni.

Iniziamo con il dire che, in linea con la legge nazionale, tutte le regioni hanno mantenuto la tassa di circolazione forfettaria (di importo variabile da 10,33 a 20 euro) per le moto di trenta anni.

Hanno invece mantenuto la tassa di circolazione per le moto tra i 20 ed i 30 anni la Provincia di Bolzano, l’Emilia Romagna, la Lombardia, la Toscana (con tassa di proprietà) e, probabilmente, il Veneto. In realtà per quest’ultima regione non abbiamo una notizia ufficiale, ma vi è stato l’annuncio da parte dell’Assessore al Bilancio, Roberto Ciambetti di voler continuare ad applicare il bollo agevolato.

Bollo per le moto storiche regione per regione

 

Hanno già comunicato sui rispettivi siti l’abolizione del bollo forfettario per le moto di venti anni Abruzzo, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Provincia di Trento, Umbria e Valle d’Aosta. Non si conosce ancora la posizione di Basilicata (per la quale ci sarebbe l’intendimento di dividere gli importi a seconda della cilindrata), Campania e Piemonte.

Per quanto riguarda Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia invece, per le quali il tributo è erariale, l’Agenzia delle Entrate non si è ancora espressa, ma tutto lascia pensare che le tre regioni applicheranno la legge di Stabilità.

Ricordiamo che la situazione può ancora mutare, in quanto sono in corso contatti tra la FMI e tutti gli assessorati regionali, al fine di chiarire la situazione e – se possibile – orientarli a mantenere l’agevolazione. E’ nostra convinzione infatti che l’applicazione della legge di Stabilità, piuttosto che incrementare le entrate regionali, porterà alla scomparsa di tanti veicoli finora conservati. Il Lazio ha fissato la scadenza del 2 febbraio 2015 per il pagamento della tassa di proprietà per i mezzi di venti anni.

 

Infine, chiariamo che la Legge di Stabilità, riconoscendo l’esenzione dal Bollo per le moto storiche di trenta anni, ha applicato un criterio di selezione valido esclusivamente ai fini fiscali.

Le norme che regolano la circolazione dei mezzi di interesse storico e collezionistico fanno tutte capo all’articolo 60 del Nuovo Codice della Strada, che stabilisce che un veicolo è riconosciuto di interesse storico e collezionistico al compimento del ventesimo anno di età se viene iscritto ad un Registro Storico.

 

Di seguito, le agevolazioni derivanti dall’iscrizione al Registro Storico FMI:

-Vantaggi assicurativi
-Pratiche per la reimmatricolazione
-Possibilità di circolare nei centri storici (ove consentito dai Comuni)
-Possibilità di tenere le luci spente durante la marcia diurna
-Revisione agevolata (secondo quanto previsto al momento dell’immatricolazione
-Possibilità di viaggiare con equipaggiamento originale, senza montare dispositivi di sicurezza non previsti al momento dell’immatricolazione.

Per conoscere il Bollo per le moto storiche regione per regione

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