Il 13 marzo è venuto a mancare il padre del marchio Aprilia, Ivano Beggio. Proviamo a ricordarlo per la sua incredibile passione che ha portato a realizzare delle incredibili moto, oltre che a numerosi successi sportivi.
Raccontare Ivano Beggio può essere fatto attraverso l’incredibile e affascinante storia del marchio Aprilia, azienda produttrice di moto che da Noale è riuscita a farsi conoscere in tutto il mondo. Per prima cosa il nome Aprilia, è legato alla passione del papà Alberto Beggio per la Lancia Aprilia, che decise di chiamare così la sua azienda produttrice di biciclette.
Ivano prese le redini dell’azienda alla fine degli anni sessanta, e iniziò così a produrre i primi motocicli a motore. Tra i primi modelli ci furono il Colibrì, Daniela e Packi, per poi passare successivamente alla produzione dei primi modelli da cross con lo Scarabeo, nome usato successivamente anche per il famoso scooter prodotto fin dall’inizio degli anni ’90 e ancora oggi in listino.
Tanti i modelli di successo, tra gli scooter ci sono proprio lo Scarabeo, modello a ruote alte alla moda, i più sportivi amavano il modello SR uno tra i primi scooter a introdurre il concetto di “sportivo”.
Il marchio di Noale sarà per tutta la sua storia sempre legato al mondo delle competizioni, chi comprava e compra Aprilia la sceglieva proprio perché sentiva e sente un forte legame tra i mezzi da gara e quelli di produzione. Incredibile i successi sportivi ottenuti fino ad oggi: ben 294 Gran Premi conquistati nel Motomondiale, oltre 41 vittorie in SBK, con l’incredibile bottino di 54 titoli mondiali. Quando il motomondiale era corso con i motori a 2t, sia nella 125 cc. che nella 250 cc., le moto di Noale erano tra le più competitive. In sella alla moto italiana hanno corso e vinto in tanti piloti italiani: Alex Gramigni che nel 1992 agguantò il primo mondiale nella quarto di litro, Loris Reggiani il primo che portò al debutto la moto italiana nel 1985; successivamente corsero tra gli altri anche Pierfrancesco Chili, Max Biaggi, Loris Capirossi, Doriano Romboni, Valentino Rossi, Manuel Poggiali e Loris Capirossi.
Alle moto a 2t sono legati i sogni dei sedicenni degli anni ’90, le stupende Aprilia AF1 per quelli che sognavano le gare nei circuiti, mentre la Tuareg per quelli in cerca d’avventura.
In sella a quelle moto eravamo tutti piloti, modelli che spesso venivano anche proposti nelle colorazioni Replica delle moto utilizzate nelle competizioni.
Le moto 125 cc Aprilia non erano solo tra le moto più veloci della cilindrata, ma erano anche dannatamente belle e originali, spesso contraddistinte da colorazioni originali e coraggiose, ancora oggi di moda. Negli anni 90, si sale di cilindrata e arrivano la Pegaso, e successivamente la RSV Mille, moto che verrà utilizzata vittoriosamente nel campionato mondiale della SBK.
Nel 2004 è l’Azienda entrata a far parte del gruppo Piaggio; Ivano Beggio rimase fino al 2006 presidente onorario.
La sua scomparsa ha creato grande dolore in quanti lo avevano personalmente conosciuto come noi, ma anche tra gli appassionati del marchio Aprilia e di quanti ne hanno apprezzato i successi sportivi.
Buon Viaggio presidente.