Affiancate di stand con offerte, almeno per quanto riguarda la sezione fuoristrada, molto simili, le due grandi case motociclistiche sembrano più legate che mai scambiandosi gestioni e segmenti di interesse.
di Carlo Nannini (Kiddo)
Se in casa arancio si fa sempre più insistente la voce del progressivo abbandono di un segmento che a tutti gli effetti ha creato quasi dal niente, quello delle supermoto stradali, l’onere e l’onore di portare avanti il settore, almeno nella connotazione monocilindrica, sembra venga preso da Husqy. Vede finalmente la luce infatti nelle versione definitiva la nuova Husqvarna 701, erede del prototipo visto l’anno scorso al Salone di Milano, anche se, a tutti gli effetti, tradisce vistosamente la parentela con un must di KTM, ovvero la 690 SMC. Stesso telaio, stessa motorizzazione, solo le plastiche differiscono pochissimo.
Ricca la dotazione, che comprende l’ABS Bosch a due canali e tre riding mode che imbrigliano 67 cv a 9.500 giri. Una bellissima belva macinacordoli che speriamo sia la capostipite di una nuova generazione di una nicchia di mercato molto amata fino a qualche anno fa e adesso progressivamente abbandonata in favore di anabolizzate pluricilindriche.
Husqvarna ci ha abituati ad ogni Salone ad aspettarci delle bellissime show bikes, anche se troppo spesso rimaste tali, e spesso girando attorno a moto molto reali e pragmatiche, che ci hanno fatto urlare al “miracolo” per la semplicità ed economicità della effettiva realizzazione, quasi sempre disattesa. Anche per questo 2014 abbiamo due bellissime proposte: la Husqvarna Vitpilen (Freccia bianca in svedese) e la Husqvarna Siverpilen (freccia d’argento). Motore monocilindrico che spinge due moto dal carattere molto diverso: una café racer dal design minimalista e una scrambler.
Le principali novità in Casa KTM riguardano il segmento maxienduro, ovvero una crescita in dotazioni, peso, cilindrata e dimensioni della recente Adventure 1190, ovvero la KTM 1290 Super Adventure e una riduzione, ovvero la KTM 1050 Adventure.
A dire la verità, almeno nel reparto design possiamo azzardare che non abbiano fatto tardi la sera mentre le progettavano, dal momento che dal punto di vista estetico le tre moto sono davvero quasi del tutto identiche, e solo per pochi particolari gli amanti del Marchio riusciranno a riconoscerle.
In realtà, molto probabilmente si è semplicemente e con poco sforzo dato vita a due nuovi modelli partendo, per la 1290, dal motore della Super Duke di 1301 cc con 160 cavalli, controllo di trazione, sospensioni semiattive, ABS; mentre per il 1050 si è semplicemente ridotto a 95 cavalli la potenza del 1190.
La 1290 si propone come una degna avversaria sul terreno dell BMW R1200Gs, sia per dotazioni che per prestazioni.
Mentre la 1050, con anteriore da 19” purtroppo solo con cerchi in lega, sembra indirizzata ad un pubblico che riscopre volentieri moto un po’ più “umane”, sempre assolutamente versatili ma indirizzate ad un uso turistico e senza troppo impegno. Disponibile a richiesta anche nella versione depotenziata per patente A2.
Insieme alla gamma specialistica off road, che completa il catalogo KTM, i modelli stradali sono il nuovo indirizzo della Casa di Mattighofen.