Abbiamo utilizzato degli Pneumatici Anlas Capra X, montati su una moto non dotata di elettronica proprio per meglio valutarne le peculiarità
Gli Pneumatici Anlas sono presenti sul mercato dagli anni ’70. L’azienda turca produce gomme per una grande quantità di tipologie di veicoli: dai quad agli scooter, bici, kart, golf car, trattori e ovviamente, moto. Ha fatto il botto da quando hanno avuto la pensata di produrre gomme invernali con mescole simili a quelle delle auto per gli scooter, sul mercato non c’era niente di simile e sono diventati leader in un settore che si sono creati da sé. Tanto di cappello, bravi!
Ottenere un simile risultato ha permesso di investire nella ricerca di prodotti sempre migliori per allargare il numero di nicchie di mercato, e infatti la stessa tecnologia delle gomme invernali e da neve con inserti di silicio all’interno della mescola è stata utilizzata per altre gomme indirizzate al mondo della moto, in particolare delle maxienduro da granturismo per le quali Anlas produce, oltre ad altri prodotti stradali performanti (Capra R e RD, radiali), le Winter Grip Plus.
Le Winter sono, come le Capra X oggetto della nostra prova, delle gomme marchiate M+S (mud, fango, e snow, neve) ma dal disegno meno scolpito per le quali la Casa assicura una durata di circa 10.000 km utilizzabili come pneumatici quattro stagioni con una resa prestazionale inferiore nei mesi caldi.
Il nostro oggetto di curiosità, per non dire desiderio puro, però, si è concentrato sul prodotto da divertimento, ovvero le Capra X, anche perché eravamo curiosi di testare una gomma tassellata media per maxienduro che si pone un po’ come il riferimento di categoria, la prima della classe diciamo e confrontarla con le gomme da moto della stessa categoria sport adventure che abbiamo provato
Al posteriore le Capra X hanno una carcassa in ceramide cinturata (ovvero in Kevlar) per una maggiore resistenza a tagli, abrasione e forature e una mescola del pneumatico studiata appositamente per avere resistenza all’usura e silenziosità.
Si ha sempre un po’ di timore, quando si monta una gomma del genere provenendo da un pneumatico più stradale, di come si comporterà durante il normale ménage utilitario-stradale, ovvero se dovremo pagare lo scotto di una qualche migliore prestazione offroad con una rumorosità fastidiosa, vibrazioni fin dalle medie velocità, pesantezza nei cambi di direzione dovuta alla inevitabile maggiore deriva, pericolosa mancanza di grip nei tratti umidi o con pioggia. Tutti prezzi che abbiamo pagato a suo tempo con le altre semitassellate e che abbiamo evidenziato nel corso delle nostre prove.
Pneumatici Anlas Capra X: su strada
La prima impressione, complice il binomio gomma nuova-tassello più alto, non è piacevole: la confidenza non è immediata e si fatica a superare il timore di rischiare a piegare la moto. A differenza di altri pneumatici simili però, non si avverte nessun tipo di rumorosità né alle alte né alle basse velocità, pare per il tipo particolare di disegno del battistrada. Un punto a favore per le Capra X, perché dover assordare per il muggito continuo delle gomme è davvero fastidioso, così come dover sopportare vibrazioni al manubrio, che in questo caso sono leggermente superiori a quanto eravamo abituati e solo alle alte velocità. Niente, insomma, per un pneumatico tassellato .
Nei cambi di direzione repentini, a basse velocità, si avverte molto la deriva del pneumatico, ma via via che si prova a fidarsi su asfalto asciutto si scopre che la tenuta di strada è ottima. Ovviamente non si monta una gomma del genere per provare a finire le saponette alle ginocchia, ma nonostante la sensazione di “gommosità” sia sempre avvertibile, le Capra X si comportano come un ottimo pneumatico stradale. Solo in presenza di asfalto bagnato, se si azzarda l’apertura repentina dell’acceleratore (insomma se si va proprio a cercare la sbandata con la vecchia manciata di gas) si rischia di sbandare col posteriore, anche se spesso si tratta di smargiassate assolutamente controllabili e gestibili.
Come altri pneumatici M+S le Capra X ci hanno piacevolmente sorpreso in presenza di sporco, terriccio, brecciolino. Insomma tutte quelle condizioni pericolose tipiche delle strade soprattutto d’inverno dove si riesce ad avere comunque un buon grip, o perlomeno non si rischia più l’osso del collo. Solo in presenza di asfalto molto crepato, rotto, il disegno del tassello tende a incanalarsi nelle inguidature e seguirle, sensazione spiacevole ma non drammatica, anche se in questi casi si sbanda molto. Certo stiamo andando a cercare il pelo nell’uovo, e visto che le Capra X ci hanno rassicurato per l’uso di tutti i giorni, decidiamo di portarle dove dovrebbero fare la differenza, ovvero off road.
Pneumatici Anlas Capra X: fuori strada
Avevamo montato, sulla nostra vecchia maxienduro, un pneumatico intermedio di vecchia concezione, un prodotto sul mercato da oltre trent’anni, e sinceramente non faceva male il suo porco lavoro. Certo sul bagnato, nel fango e tutte le volte che il gioco si faceva duro, dovevamo mangiare la polvere, anzi la terra degli amici che ci passavano avanti, forse avvantaggiati da coperture più moderne e all’avanguardia, decisamente più specifiche delle nostre.
Quando Anlas ci ha inviato le sue capra X per il test, quindi, siamo stati ben felici di non perdere tempo e montarle subito, anche perché avevamo in programma per il fine settimana successivo un bel giro che sapevamo molto impegnativo e fangoso.
Su strada non vogliamo concedere nulla alla velocità dal momento che la nebbia e il freddo umido hanno reso assai poco invitante alla piega l’asfalto, ma nonostante questo ci accorgiamo che nello specchietto i fari degli amici scompaiono, e solo quando ci fermiamo per farci raggiungere sono loro a sorprendersi per quanta confidenza dimostriamo in condizioni così poco rassicuranti, e noi che non volevamo azzardare confidenza…
Un ottimo inizio, quindi. Ci fermiamo un attimo prima di iniziare lo sterrato giusto per scongelarsi un attimo al sole e ci inoltriamo off road, finalmente, la condizione in cui la nostra maxienduro può essere aiutata di più da un pneumatico specifico.
Sul duro, il sasso, le Capra X non ci fanno gridare subito al miracolo. Certo in queste condizioni qualsiasi gomma anche poco scolpita può essere valida: d’estate, sul secco, si va anche con le gomme lisce, ma è sul misto sasso molle fanghiglia che speravamo da subito qualcosa di più.
Il primo tratto impegnativo in salita ci fa trovare arresi. L’anteriore scarta sul sasso fangoso, rischiamo la caduta, gli amici passano. Cavolo! Com’è possibile? Alla prima sosta dopo la serie di enormi pozze dove zampettiamo penosamente finalmente abbiamo un’illuminazione. La pressione! Vuoi vedere che abbiamo le gomme troppo gonfie?!
E infatti proviamo a torcerle trasversalmente con lo stivale: sono di marmo!
Sgonfiamo qualche decimo di Bar e riproviamo ad affrontare le stesse enormi pozze, dapprima titubanti e seduti, poi con sempre maggiore confidenza, alla fine in piedi e trialeggiando con disinvoltura.
Queste Capra X sono un portento sullo sporco, nel fango, nei pozzoni, nelle inguidature bastarde che mangiano la ruota. Sembra che il nostro vecchio trombone sia su un binario, ed è straordinaria la confidenza che ci prendiamo fin dai primi metri.
Gli amici più veloci di noi nel primo tratto cominciamo a passarli, poi a perderli, alla fine ci tocca fermarci per aspettare, quando arrivano ci raccontano di come le loro moto vadano un po’ dove vogliono. La nostra no! Ad ogni apertura repentina del gas la risposta è pronta e immediata, una sensazione di controllo veramente piacevole, bellissima, tutto merito di queste coperture che danno il meglio di sé nel brutto, nel fango peso dove si puliscono in un batter d’occhio evitando di formare la paltata che si incastra nel parafango basso bloccando la ruota davanti.
Solo sul sasso mosso non si ha la padronanza totale che ci hanno concesso altrove, ma è una condizione che sullo sterrato si deve accettare: non puoi sempre decidere te dove andare, a volte decidi una direzione di massima e speri che la moto continui in quel senso.
Ritorniamo su asfalto soltanto per verificare che la bassa pressione non risulti pericolosa, ma assolutamente se si vuole proprio trovare il pelo nell’uovo si avverte solo una deriva poco maggiore di prima.
La gomma perfetta per affrontare con disinvoltura ogni percorso in sella alle nostre mucche?
Beh dai, un difetto ce lo dovranno avere queste “prime della classe”, e difatti un dubbio ci viene osservando bene una prima usura dopo qualche centinaia di chilometri. Probabilmente le Capra X non ce le potremo godere per moltissimo tempo, e infatti anche la Casa assicura una percorrenza di 4.000 km circa.
Non sono molti, in effetti, ma se valutiamo che è un pneumatico giusto per cercare un’alta prestazione su terreni che di solito non ci concediamo o dove non portiamo le nostre granturismo con serenità, o magari prevedendo un viaggio più avventuroso del solito, le Capra X sono sicuramente la gomma giusta. Oppure, con 200 Euro/treno circa di prezzo di acquisto, possiamo prendere la buona abitudine di non porci più limiti ai terreni che potremo affrontare.