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Un pensionato in moto in Tunisia

di Carlo Nannini (Kiddo)

Fondamentalmente, la domanda che si pone ogni motociclista una volta raggiunta l’età adulta è una soltanto: “quanto tempo ancora potrò andare in moto?”

Visto che ringiovanire non ringiovanisce nessuno, gli acciacchi aumentano e il tempo che si riesce a rubare a famiglia e impegni di altro genere è sempre meno, il motociclista un po’ si chiede come sarà da grande. O meglio, più grande!

Personalmente, se penso a come vorrò essere da grande – somiglianza imbarazzante con Padre Pio da Pietralcina a parte – vorrò essere come il mio amico Bruno Serena!

Bruno, probabilmente, era proprio alla ricerca di questa risposta quando, dopo aver sentito i rintocchi dei sessanta, raggiunta finalmente la pensione dopo gli ultimi anni lavorativi passati da pendolare fra Italia e Tunisia e invece di dedicarsi come giustamente dovrebbe essere ai piccioni del parco, alle panchine, alla briscola al circolino di Pontassieve, ha deciso di sfruttare il proprio bagaglio culturale da motociclista esperto di terra d’Africa e ha messo su il “Nord Africa Tour”.

Lui lo descrive come “una full immersion nella storia, nella cultura, nelle tradizioni e nella vita della gente di Tunisia”, noi più prosaicamente lo definiamo un modo un po’ laborioso di complicarsi la vita e sputtanarsi i soldi della liquidazione, coi quali ha allestito un furgone attrezzato di tutto punto con tanto di grafiche e curato nei minimi dettagli l’organizzazione di viaggi specifici per motociclisti, con itinerari on e off road in Tunisia.

Un pensionato in moto in Tunisia

Avendoci lavorato e avendo avuto la possibilità di girare ogni strada e pista del posto, ma soprattutto di conoscere guide locali, appassionati motociclisti del Groupe Bardo Bikers (un nome che è diventato purtroppo recentemente tristemente famoso) che lo aiutano nel servizio di accompagnamento in loco, possiamo senz’altro affermare che il neonato Nord Africa Tour si pone ancora nella culla come una delle organizzazioni per chi vuole conoscere la Tunisia, che rimane a tutti gli effetti una delle mete più accessibili a chi vuole cominciare ad esplorare il continente africano, tanto da essere considerato dai divoratori di piste e dune del Continente Nero come una destinazione “da pivelli” anche in virtù delle piste facili e della possibilità di viaggiare esplorando tutto il Paese anche solo su asfalto. Invece per chi, come me, non ha mai provato l’emozione di portare la moto in Africa, la Tunisia potrebbe essere un’ottima porta di accesso dove saggiare un mondo completamente nuovo, guidare su terreni di diverso tipo e godendosi la sera la piscina degli hotel di lusso.

Il Groupe Bardo Bikers e i collaboratori locali (guide esperte e meccanici che parlano oltre l’italiano il francese e l’arabo) non li conosciamo personalmente, ma ci immaginiamo siano persone di gran cuore visto che l’anno scorso hanno fatto vincere a Bruno anche il primo campionato di Rallye Routier Nazionale, una gara di regolarità su strade e piste tunisine. Cosa non si fa per dare qualche soddisfazione agli amici della terza età. D’altronde, non si è mai neanche accorto che ci tocca sempre aspettarlo quando si va in moto insieme…

Osservando il fittissimo calendario di partenze che il Nord Africa Tour prevede per quest’anno possiamo supporre che i compagni di briscola del circolino staranno lì ad aspettare ancora un bel po’, e in tutta sincerità invece di riflettere che vorremmo essere come Bruno da grandi, forse forse lo invidiamo anche un bel po’, finalmente libero di scorrazzare in moto quanto gli pare.

Se proprio volete andare a dare un’occhiata, www.nordafricatour.it e mi raccomando, se vedete Bruno, non andate a dirgli che ci tocca andare piano quando c’è lui.

 

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