Tecniche di guida in moto: 3 regole per spingere in curva

Vi chiamate Marc Marquez e avete qualche dubbio sulle tecniche di guida in moto? Tornando dalla gita vi sentite arrugginiti alla guida e non è colpa delle pappardelle al cinghiale? Sapete già tutto ma un ripassino male non fa? Della serie “ci mancava un altro maestrino che ci vuole spiegare come andare in moto” ecco tre regole semiserie per spingere in curva.

Vabbè via, lo so che la rete è piena di lezioni di guida, e lo so che qui ci sono fior di esperti, ma come dicevano i latini, “repetita juvant”. Dalle mie parti si dice anche “repetita juvemerda”, ma non è questa la sede per approfondire.
Dicevamo in merito alle tecniche di guida in moto:

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Tecniche di guida in moto: tre regole per spingere in curva

 

Regola n. 1: SPINGERE. Sul manubrio dico.

Per far curvare una moto bisogna spingere sul manubrio verso destra o verso sinistra a seconda della direzione da prendere. Tutti in coro: “E grazie al kaiser!”. E invece no, ruotare il manubrio a destra per andare a destra e a sinistra per andare a sinistra va bene solo se siamo rimasti senza benzina o se stiamo entrando nel cortile di casa, perché oltre una certa velocità per far girare una moto bisogna controsterzare.
E’ una cosa che ha a che fare con la dinamica dei corpi in movimento, col principio del mantenimento del moto, con gli effetti giroscopici e altre faccende dai nomi difficili, magari qualche neopatentato potrebbe trovarla una teoria quantomeno stravagante ma in realtà lo facciamo sempre anche se non ce ne accorgiamo. Per rendersene conto basta fare una prova semplice semplice:  in un tratto di strada rettilineo e sgombro procedete a velocità prudenziale, e col solo pollice della mano destra esercitate una leggera pressione in avanti sull’estremità del contrappeso del manubrio. In pratica state ruotando il manubrio verso sinistra, giusto? Bene, dove va la moto? A destra. Ganzo eh?
Questo piccolo esempio pratico può essere utile per capire cosa succede a una moto mentre col coltello tra i denti  siamo in piega al Correntaio del Mugello e la forza centrifuga tende a farci andare per la tangente: spingere sul lato del manubrio interno alla curva aiuterà a mantenere la traiettoria impostata. Questa pratica la si apprezza particolarmente su moto sportive dotate di semimanubri  e quindi già di per sé col peso molto caricato sul davanti, l’importante è spingere, mai tirare.

 

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Tecniche di guida in moto: tre regole per spingere in curva

 

Regola n. 2: SPINGERE. Sulle pedane stavolta.

In genere se diciamo a qualcuno che una cosa la fa coi piedi non gli si fa un gran complimento. Una moto invece va guidata (anche) con i piedi, e non solo perché freno e cambio stanno da quelle parti.
Trasferiamoci su una bella provinciale poco trafficata e con belle curve ampie e ben asfaltate. Mentre vi godete l’essenza stessa dell’andare in moto, passo veloce e sicuro, panorami e profumi di primavera, vi accorgete di essere un po’ lunghi su un curvone e la sensazione è che rischiate di oltrepassare la linea di mezzeria o che il guardrail si stia avvicinando troppo in fretta. Premete col piede sulla pedana interna alla curva, pigiate proprio, e anche con una certa forza. Sentirete che la moto tenderà a chiudere la curva riportandovi sulla traiettoria ideale, e avrete la netta sensazione di una maggiore stabilità.
Lasciamo stare in questo momento tutte le considerazioni sul movimento del resto del corpo, il culo fuori dalla sella, le braccia a stringere il serbatoio, ecc. Semplificando al massimo, la pressione sulla pedana interna alla curva genera una maggiore stabilità sull’anteriore, quella sulla pedana esterna viceversa sul posteriore.

 

Tecniche di guida in moto: tre regole per spingere in curva
Tecniche di guida in moto: tre regole per spingere in curva

 

Regole n. 3: SPINGERE. Lo sguardo.

O meglio, spingersi a guardare più avanti di quanto l’istinto tenda a farci fare. Cercate una foto in primo piano di un qualsiasi pilota impegnato in gara, fateci caso, il suo sguardo è indirizzato lontano, oltre, verso l’uscita della curva.
Per una specie di abitudine o di riflesso condizionato i nostri occhi tendono a guardare poco più avanti della punta del naso, concetto questo applicabile anche a molti processi mentali, la programmazione a lungo termine non è il nostro forte. In moto invece la visione generale, chiamiamola pure “previsione del futuro”, è fondamentale. Serve per capire se il vecchietto col cappello ci lascerà davvero passare prima di uscire dal parcheggio, se quella macchia scura laggiù sull’asfalto è solo un’ombra oppure è una striscia di gasolio, se quel pallone vagante in mezzo di strada non sia per caso inseguito da un bambino. E serve anche per capire dove andare a mettere le ruote in previsione del prossimo tratto di strada, ma soprattutto per andare a mettercele in quanto punto di arrivo della nostra traiettoria ideale. Sì perché una volta che abbiamo frenato, impostato, spinto su manubri e pedane, anche grattugiato lo scarico va’, dalla curva bisogna pur venir fuori, e se anziché guardare poco davanti la ruota anteriore ci sforziamo di spingere lo sguardo verso l’uscita, è praticamente certo che è proprio in quel punto che andremo a mettere le ruote.

Bravo Marc, a giudicare dalle ultime gare vedo che hai letto con attenzione.

 

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Tecniche di guida: in moto bisogna spingere! No, non così.

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One comment

  1. Luigi Lombardi

    Grande franz .. proverò alla prossima uscita !!!

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