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MotoGP Buriram: Cronaca Familiare

La famiglia Marquez domina il primo gran premio di stagione. Se il buongiorno si vede dal mattino…

Sabato Sprint

Uno si aspettava una MotoGP con la famiglia Ducatirossa e invece c’è stata la famiglia Marquez. Bravi! (Però oh, non lo so perché, ma il babbo continua a rimanermi sulle scatole).
Sulla gara poco da dire, se non che è stata una delle più noiose del secolo. Però con qualche sorpresa e qualche conferma: per esempio Binder che per superarlo è sempre una bega anche se sei Acosta, e Acosta che anche se ha Binder davanti il modo di superarlo lo trova. Bastianini che rischia veramente di ripercorrere i trascorsi in KTM di Zarco e Petrucci, e Vinales che… lasciamo perdere.
Ah, e Marini là dietro che arranca.
Sorpresona: Ogura! Chi l’avrebbe mai detto? Secondo me è anche merito della bellissimerrima livrea Gulf, dai tenetela tutto l’anno!
Sorpresa + conferma: Miller. Era inaspettatamente davanti, poi si è aspettatamente steso.
Indecifrabile: clavicola a parte (rotta per un’impennata riuscita male, ricordiamolo) Diggia ha detto di essersi fermato per il calore che saliva dalla moto. Che è come se Fausto Coppi si fosse fermato ai piedi dello Stelvio perché troppo in salita. (Aggiornamento: le ultime lo danno fermo per un problema ai freni, anche se nelle prime dichiarazioni il team aveva detto che di non aver riscontrato anomalie sulla moto).

Domenica MotoGP

Allora, siccome quando si parla si lui c’è sempre qualcuno che pensa di essere il suo avvocato difensore e ti fa le pulci, diciamolo subito per evitare qualsiasi malinteso: Marc Marquez è il più grande del decennio (quindicennio no, il 2015 lasciamolo fuori).

Cioè, ha fatto quello che ha voluto, ha gestito la gomma, ha fatto i calcoli, ha fatto passare il fratello, ha cercato di non tamponarlo a ogni curva, ha curato il distacco di Bagnaia che non è che fosse a tre curve di distanza, e quando gli ha fatto comodo ha salutato la curva e ha dato un secondo a giro a tutti. I M P R E S S I O N A N T E dimostrazione di superiorità.

Pecco era lì, ma non è riuscito nemmeno a stare davanti a Alex, ok il podio, ma ormai per lui, e tanto più quest’anno, se non vince è una crocifissione. Ma dovrà cambiare subito marcia, perché è probabile che su piste tipo Austin e Sachsenring, Marc 37 punti in saccoccia li metterà sicuramente. Quasi sicuramente via.

E dietro? Apriliona in bella crescita nonostante l’assenza della punta di diamante, con Ogura che da ora in poi dovrà confermare di non essere più una sorpresa, e il Bez che dovrà partire un po’ più avanti e senza sbandierare.

Yamaha che torna nei ranghi nelle retrovie col solo Miller davanti che meno male stavolta è rimasto in piedi, e Honda che per essere ottimisti bisogna essere Marini, perché se sei Mir è quasi certo che finisci nella ghiaia. Se non altro c’è Zarco che zitto zitto il suo mestiere lo fa, onestamente mi sa che più di così da quella moto non si può ancora pretendere.

Hai voglia a dire che nonostante la crisi finanziaria il motorsport non ne risente, secondo me KTM paga gli sviluppi congelati, Acosta ci mette tanto del suo per assicurarsi una Ducati prossima ventura, ma andando oltre il limite il rischio è di battere i suo record di cadute come lo scorso anno. E per finire forza Enea! Che da metà gara in poi sei sempre tra i migliori!

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