“Mondiale già assegnato!” “Classifica già scritta!” “Vittoria a mani basse!”. Abbiamo gufato così tanto che alla fine il casino è arrivato. Però siamo sinceri: un po’ Marquez se l’è andata a cercare.
Austin è il suo giardino di casa, se mai non bastasse la superiorità dimostrata un po’ ovunque, lui lì guida in sempre in stato di grazia, ci vincerebbe anche bendato e con una mano legata dietro la schiena, e infatti lo stava facendo. Solo che…
Solo che si è steso in prova, stava per stendersi nella sprint del sabato, e si è steso in gara. Non sarà stato un po’ un delirio di onnipot… ok diciamo un eccesso di confidenza?
“Tardozzi mi ha spiegato che vincere con mezzo secondo o con tre di vantaggio è la stessa cosa” raccontava nelle interviste. E infatti… pronti via, al primo giro è partito come un forsennato e aveva già un secondo e mezzo di margine, poi due, poi quasi tre, poi taglia un cordolo qui sali su un cordolo là… SGUISH! Al di là dell’ammissione di errore, c’era proprio bisogno?
Perché ci frulla un’altra domanda: aveva bisogno anche di fare quel barbatrucco sulla griglia di partenza e correre a cambiare moto all’improvviso? Doveva dimostrare per forza di essere il più furbo? Visto che ha detto di aver deciso per le slick dopo il giro di allineamento non poteva semplicemente montarle durante la normale procedura di partenza così come hanno fatto molti altri? Aveva paura che lo fregasse Chantra?
Inversione di tendenza? Uhm…
Ok, è andata così, e rimane comunque il fatto che stava dominando. Ancora una volta. E invertire la tendenza sarà una bella bega anche per un Bagnaia che piano piano ritrova il bandolo della matassa.
Sì perché Pecco è sempre stato uno che per carburare ci mette un po’, gli inizi stagione non sono il suo forte, deve prima sviluppare e sistemare la moto nei minimi dettagli, non è uno Schwantz o uno Stoner (o un Marquez) che gli potevi dare anche una motobetoniera e quelli la facevano volare a prescindere (volando spesso pure loro, non a caso).
Scenario: facciamo che dal Qatar in poi le piste gli piacciono di più, la moto riesce a farla andare come dice lui, e che comincia a vincere a raffica. Bene, di tutti gli altri piloti chi sarà mai in grado di far scendere MM93 sotto il secondo posto? Il fratello? Il duo giallo-fluo?
Team VR46
Quest’anno sembrano in palla, soprattutto Morbidelli è una bella sorpresa. Bastianini da una parte che vorrebbe rientrare, e soprattutto Acosta dall’altra che vorrebbe una moto all’altezza, stanno spingendo per fregargli il posto (in scadenza a fine anno), e lui è deciso a vendere cara la pelle della sella.
Bravi
Bravo Miller, primo della Yamaha dopo che Quartararo aveva fatto scintille, letteralmente, il sabato. Il team Pramac è campione del mondo non a caso.
Bravo Aldeguer, che a un certo punto pareva posseduto. Peccato per il botto, inevitabile mi sa.
Bravo Ogura, e bravo Bezzecchi, anche se capire il livello dell’Aprilia è sempre difficile, e non certo da ieri.
Bravo Marini a far risalire la Honda senza far danni, e bravo Mir a mantenere in media le statistiche delle sue cadute.
E infine bravo Alez Marquez a mantenere in media le statistiche dei suoi secondi posti.