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Moto Vs treno

di Pier Peio

C’era una volta, 40 anni fà un nonno che col nipotino sul calesse, trainato da un maestoso baio scuro, percorreva la strada che da Ozzano Monferrato andava a Madonnina. A fianco alla strada passava la ferrovia.

Uscendo dal paese, a un tratto sui binari apparve la ” Grande Nera”, la vecchia locomotiva a vapore, con dietro di sè il tender per il carbone e 3 vagoni 100 porte ex terza classe. Nonno Carlin incitò Fulmine, l’immenso ed enorme cavallo, ai miei occhi di bimbo!

La locomotiva sbuffava maestosa enormi pennacchi di bianco vapore e di fumo grigio, anche le narici del ronzino sbuffavano, la sfida era iniziata. La gente dai finestrini salutava e io ricambiavo il saluto mentre il nonno era impegnato con una mano a tener le redini e con l’altra a tenersi il suo inseparabile Borsalino sulla testa.

Il mitico nonno di Peio, con uno dei suoi cavalli

Ogni tanto la sfida si ripeteva, il traguardo era il passaggio a livello delle Due Punte, a volte vinceva il treno a volte il cavallo. Nonno Carlin purtroppo di lì a qualche anno se ne andò, mi piace pensarlo tra le nuvole con tutti i suoi cavalli: Fulmine, Effimero, Rex. Tutti cavalli che lui, commerciante di bestiame, comprava azzoppati come carne da macello, beh, lui invece di farne bistecche li curava e li faceva correre più forte di prima. Ero piccolino ma sapevo che tra lui e i suoi cavalli c’era un legame speciale che andava oltre il semplice rapporto cavallo – uomo.

Passarono gli anni ma stranamente la prima cosa che decisi di fare col Malanchino 50, quasi in automatico, fu ritrovarmi su quel tratto di strada a ingarellarmi con il grande verde, il locomotore diesel che aveva sostituito la “Grande Nera”. La “scianca” col treno era diventata una specie di tradizione da continuare! Col passare degli anni mi capitava sulla Serravalle di ingarellarmi con treni più veloci: epiche le sfide tra Morini 3 1/2 sport e E 444 ” Tartaruga”.

Ora però i treni vanno quasi a 300 kmh, certo anche le moto attuali vanno forte ma sono io che non sono più al passo coi tempi. 

Quelle poche volte che vedo i treni ad alta velocità correre a fianco della Torino – Milano, al doppio della mia velocità di crociera, mi piace pensare che un giorno uno dei 3 “Peini” a sua volta si ingarellerà col treno!

 

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