di Flavio Carato
Sono un motociclista atipico, “Normale” come lo siamo in molti, ma strano nell’accettare, anzi amare la presenza dl passeggero.
I motociclisti solitamente preferiscono gustarsi la moto da soli, poter dare il massimo senza inutile, secondo loro, zavorra.
Alcune moto poi sconsigliano per il bene altrui il trasporto di chiunque per quanto innamorato sia.
Io invece amo la presenza alle mie spalle, sia ben inteso femminile, mi piace l’idea di condividere le emozioni della strada, dei paesaggi e della comunione dei piaceri che la moto sa regalare.
Così approfitto della pazzia di un’amica a digiuno di moto dagli anni ’80 e della comodità della sella della mia moto per proporgli un “Giretto” in moto.
Casco, paraschiena, guanti e giacca con protezioni e la ragazza è pronta, non sapeva ancora che saremmo partiti alle 8, 00 del mattino verso i passi Svizzeri.
Impassibile però si è accoccolata sulla sua porzione di sella lasciando scorrere gli oltre 500 km della giornata su e giù per 6 passi alpini; PASSO NOVENA (NUFENENPASS), PASSO FURKA (FURKAPASS), PASSO SUSTEN (SUSTENPASS), PASSO GRIMSEL (GRIMSELPASS) e PASSO DEL GOTTARDO.
La giornata di caldo sole di un agosto che sta finendo aiuta a sopportare i km e regala quadri naturali ad ogni curva, nessuna lamentela dalle mie spalle, bensì sorrisi che compaiono dietro la visiera.
La memoria motoria torna in lei velocemente e sembra di non avere nessuno sulla sella, segue i miei movimenti all’unisono e danza con me sulle curve con piacevole dolcezza.
Una riscoperta del suo essere “Zainetto” dopo tanti anni e la mia scoperta di una nuova valida complice per uscite in moto.
Esattamente dopo dieci ore siamo di nuovo davanti alla casa che ci ha visto partire, la stanchezza si fa sentire e il caldo della città ci fa rimpiangere le temperature montane.
Il mio timore di aver perso un’amica si spegne nell’attimo in cui tolto il casco invece di insultarmi per l’impegnativa uscita, mi chiede a quando la prossima uscita….