Mi ha colpito – in una intervista a Vittorino Andreoli nella trasmissione TV Otto e Mezzo, su La7, condotta da Lilli Gruber – la frase in cui il celebre psichiatra diceva che i governi dovrebbero occuparsi della felicità dei cittadini e che questa non fosse semplicemente da ricondurre al benessere economico. In questo momento, dove tutto sembra portare all’equazione: più soldi, più felicità, è una voce fuori dal coro.
Nonostante la brava Lilli cercasse di spingere Andreoli – per ovvie questioni attualità giornalistica – sul campo delle critiche dirette a personaggi politici, lo psichiatra si soffermava sulla necessità di tornare a valori e a bisogni semplici. Che negli ultimi 20/25 anni si era seguita la logica del puro consumo, dell’avere invece dell’essere, condizione che non porta al benessere, ma all’impoverimento dell’individuo.
Ecco che la crisi ha messo a nudo un nervo scoperto. In questo momento gli status symbol, il semplice avere, appare nella sua superficialità, futile e inutile, davanti alla sofferenza oggettiva di molti cittadini, di molte famiglie nello sbarcare il lunario. Suppongo – non avendo figli – che molti giovani, per la prima volta nella loro vita, si siano trovati di fronte alla necessità di non chiedere l’ultima Nike alla moda da 300 € e di scoprire che in realtà con una scarpetta da 30 € si fanno le stesse cose.
Partendo dalla stessa considerazione abbiamo fatto la scelta di mettere allo stand di Moto On The Road all’EICMA, due moto datate, due modelli vecchi: una Africa Twin 750 del ’91 e una Honda XR 400 del ’96.
Il messaggio era chiaro: avete pochi soldi da dedicare alla vostra passione? Se rinunciate a fare “i fighi” con gli ultimi modelli in vetrina, potere con pochi soldi togliervi grandi soddisfazioni. E’ possibile viaggiare, fare una vacanza in moto, con un mezzo usato da 2/3000 €.
Non ci siamo sbagliati. A centinaia si sono fermati a guardare quelle moto quasi d’epoca, belle, ricche di ricordi per quanti le hanno possedute o a quanti ancora le hanno, ma anche interessanti per chi poco le conosceva in quella veste. L’africa, con un bel paio di borse e un bauletto, è diventata una tourer credibile e bella, la XR con poche parti Acerbis, un’avventuriera da strada sterrata.
Da questa terribile crisi, dovremmo uscire con una consapevolezza. La gioia di vivere non è avere più cose, ma avere la voglia, l’entusiasmo e il tempo, per godere appieno di quello che abbiamo.