MotoGP: Gran Premio del Qatar

Quando ti immagini la solita gara noiosa coi Marquez Bros primo e secondo dall’inizio alla fine, ecco che arriva la gara che non ti aspetti.

Per il Gran Premio del Qatar avevamo già fatto una vignetta scema prevedendo la solita gara. E invece prima Morbidelli, deciso a difendere il posto in VR46 dagli attacchi di Acosta, parte a randello e per un po’ fa sognare. Oltre che mettere a tacere i soliti complottisti de noantri sempre pronti ad accusarlo di arrendevolezza nei confronti di Bagnaia.

Poi Vinales che ogni tanto si ricorda di essere un pilota fortissimo, al punto di mettere una pezza sui limiti (ma ce ne sono davvero?) di una KTM indecifrabile. Viene da chiedersi cosa gli passi per la testa, quali siano gli interruttori che ogni tanto accende e spenge, e soprattutto perchè. Quando erano in Aprilia Albesiano disse che era un mistero, e se non lo capiva nemmeno lui…

Poi Zarco che continua a fornire prove convincenti, e allora viene il dubbio che forse anche in Honda il problema più grosso siano i piloti più che la moto. Anche lì si parla di Acosta, o di Toprak Ratzacoso, chissà che non sia l’uovo di Colombo.

Poi Pecco che le sprint proprio non le digerisce, ma in gara ha fatto una partenza of the madonn e a un certo punto sembrava che potesse…

Sembrava. Perché puoi correre su circuiti con le curve destra o a sinistra o di su o di giù, puoi andare in Asia o in Europa o in Kamchatka, puoi metterla come ti pare, ma il mantra rimane sempre lo stesso: CON LA STESSA MOTO MARQUEZ NON SI BATTE. Se poi la moto è la migliore del lotto va da sé che non si batte nemmeno con un’altra, e non si vede come dove e quando sarà possibile interrompere questa striscia.

Hai voglia a dire “siamo solo all’inizio… ci sono tante gare… il vero campionato comincia in Europa… la rava e la fava”, ma questo sono quattro Gran Premi che fa pole, vittoria (ok ok meno una) e giro veloce, questo nelle sprint, dove non ha bisogno di gestire, ha fatto tutti, TUTTI, i giri in testa, questo in zona Cesarini decide di dare gas e saluta la compagnia girando a gomme finite mezzo secondo più veloce di tutti.

Ultima annotazione: FORZA JORGE!

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