di Kiddo
Di solito quando amici e conoscenti vengono a sapere che stai per partire per la Finlandia i commenti sono di due tipi, a carattere prevalentemente femminile e maschile. Le donne in genere esclamano “in Finlandia??! chissà che freddo!”
Gli uomini, che lo scrivo a fare, vogliono sapere tutto sulle meravigliose valchirie nordiche, le bionde stanghe alte due metri, e a loro devi assolutamente promettere un reportage fotografico dettagliato sulle gnocche finniche.
C’è anche una terza possibilità, un’osservazione trita e un po’ squallida tipica di adolescenti e vittime di una pubblicità molto popolare, in merito all’uso dei finlandesi di quantità smodate di gomme allo xylitolo, che non avremmo neanche voluto prendere in considerazione. “Non mi farete mica come Totò e Peppino quando arrivano col treno in piena estate a Milano col colbacco?!…”
risponde al telefono Marco, il contatto della redazione di M-OTR con l’ente del turismo finlandese quando gli chiediamo qualche delucidazione in merito al clima che troveremo su, pianificando il nostro viaggio nel Paese nordico.
“Nooooo…, ci mancherebbe…”
lo rassicuriamo noi mettendo via i guanti invernali.
In verità, abbiamo già parlato nel nostro reportage del clima che si può trovare in Finlandia nel mese di luglio: sapevamo che trovavamo il caldo ma, lo confessiamo, la sottotuta termica nel fondo delle nostre valige c’era.
Riguardo alla ricerca impostaci dagli amici maschi, dobbiamo dire che tutta questa gran fauna di pertiche biondo platino con due metri di stacco di cosce non ne abbiamo viste granché. Chiaro, donne tipicamente bionde e/o molto belle ne ho viste molte, ma niente che mi abbia fatto esclamare “al miracolo!!!”. Alla fine del viaggio, per cercare disperatamente di confermare questo cliché e documentarlo nelle riprese, costringevo mia moglie a riprendere giovani donne che si facevano gli affari loro nel centro di Helsinki. “Riprendi quella! Quella è bona e bionda…” gridavo mentre giravamo in moto per la città. Una roba al limite dello stalking che in tempi normali mi avrebbe portato all’immediata separazione dalla coniuge. Mi scuso anzi pubblicamente con la mia signora e con tutte le signorine che a loro insaputa sono finite nei nostri video.
Ma la vera sorpresa l’ho avuta l’ultimo giorno di viaggio.
Quando siamo fuori, cerchiamo sempre di fare una puntatina in un supermercato, uno qualsiasi, della catena più diffusa se possibile. È una cosa che consiglio a tutti: si impara di più su un popolo in mezz’ora guardando cosa mangia e cosa consuma che leggendo una guida intera.
E nel bel mezzo della nostra visita conoscitiva -una volta scoperto dove prendono le deliziose polpettine (preconfezionate) che ci servono sempre a colazione insieme alla disgustosa aringa che, misteriosamente, viene posizionata sempre accanto al cocomero-, documentato il banco frigo con carne di renna e salmone, presi due o tre tipi fra i cento e tutti deliziosi tipi di pane, rimpiante le mille birre che non potremo mai portare con noi in un bagaglio motociclistico al limite della deflagrazione… cazzo come era partito questo periodo?.. ah, si.. accanto al traliccio da palcoscenico che regge una quantità abominevole di caramelle lo vediamo! Il trono delle gomme allo xylitolo! Mio nipote Isacco aveva ragione. Una fila di scaffali piena SOLO di gomme allo xylitolo.
Tutti i nostri costrutti pregiudiziali sono crollati: le nevi perenni anche ad agosto, le valchirie assatanate attratte da baffi neri e mandolini; anche la mia vana speranza di trovare in qualche anfratto remoto del paese baltico testimonianze del passaggio di Thor, il Dio del Tuono (un mio piccolo personale desiderio, lo confesso..) ci hanno deluso. Sono sopravvissute solo le gomme allo xylitolo.
Usciamo dal supermercato col nostro tristo trofeo, un pacchetto fra i più piccoli di gomme, da esibire al nostro ritorno in Italia, che ci ricorda che dietro ad ogni mito si nasconde un po’ di verità. Chissà se allora, magari cercando meglio, non si trovi qualche traccia del figlio di Odino…