Ma davvero il sud Italia non è fatto per viaggiare in moto? Botta e risposta tra delusi ed entusiasti, cercando di capire quali siano le aspettative di un viaggio.
Un caro amico appena rientrato da un breve tour in Calabria, si lamenta dell’esperienza a suo dire motociclisticamente deludente, e annuncia che la prossima volta attraverserà lo Stretto. Apriti cielo! “La Sicilia è peggio! Non c’è rispetto per le due ruote! Le strade sono una bestemmia!”, solo per citare i commenti più benevoli.
Figuriamoci, a parte che personalmente la Sila e l’Aspromonte mi sono sempre piaciuti un sacco, come pure la costa e il mare, ma chi mi conosce lo sa, ho un debole per la Sicilia, se posso cerco di andarci almeno una volta l’anno, se seguite queste pagine ne avete trovato spesso i report, per cui mi sono sentito in qualche modo coinvolto.
Fondamentalmente credo che qualunque sia la meta, dagli Appennini alle Ande, dalla Valpolicella alla Patagonia, tutto dipende dalle aspettative che uno si fa quando programma un viaggio. In questo caso specifico stiamo parlando di vacanze, e non so voi, ma io quando vado in vacanza vado… IN VACANZA, e se scelgo la Sicilia, che per certi aspetti è un pianeta a parte, ci vado per il mare, i paesaggi, il cibo, la gente, la storia, la cultura millenaria. E possibilmente cerco qualcuno del posto che possa indicarmi, accompagnarmi, spiegarmi.
Ok, è vero che al sud non sempre le strade hanno standard di manutenzione elevatissimi, è vero che sul ciglio di certe provinciali si possono trovare erbacce e rifiuti, ma è anche vero che non è la regola, e comunque anche altrove non mi pare sia proprio tutto questo paradiso terrestre del motociclista. Insomma, io sono toscano, e se vado fin laggiù non lo faccio certo per consumar gomme e saponette, ho millemila passi appenninici e finanche circuiti dietro casa, sarei proprio un bischero.
Ma se proprio non potete fare a meno di pieghe strusciagomiti… aprite la MOTOMAPPA: se andate sull’Etna salite lungo la SP92 da Nicolosi al rifugio Sapienza, e scendete verso Linguaglossa sulla Mareneve, poi mi dite. Oppure entrate nel parco dei Nebrodi e fate la SS289 da Portella della Miraglia, oppure la SP168 Cerami Capizzi Caronia, e poi mi ridite. Oppure tuffatevi nelle Madonie sulla Collesano-Castelbuono, e se non vi è venuta la labirintite prendete la SS120 per seguire tutto il vecchio percorso della Targa Florio, ci sono ancora i box! Ah, e volendo ci sono anche i circuiti permanenti di Pergusa (ci hanno fatto il mondiale SBK, per dire) e di Regalbuto.
Giusto per info: io ci torno a settembre e grazie al gruppo di amici di Moto Perpetuo ho in programma visite a un osservatorio astronomico, alle terme arabe, a una kasbah, a insediamenti preistorici, alle saline di Marsala, alla Cous Cous Fest e al concerto di Eugenio Bennato a San Vito Lo Capo, e volendo ancora cave di pietra, castelli normanni, parchi archeologici, cantine ecc. ecc.
E se devo andare un po’ più piano perché l’asfalto non è un biliardo chissenefrega, vorrà dire che su gomme e saponette ci darò una passata con la smerigliatrice.