Navigatore per moto? Sì, no, forse.

Se siete puristi della cartina geografica potete anche saltare questo pezzo. Se invece vi incuriosisce conoscere una soluzione alternativa al navigatore per moto ecco qualche suggerimento.

Un tempo c’erano le borse da serbatoio e la cartina inserita nella finestrona trasparente. I giorni prima della partenza la studiavi attentamente cercando di immaginare come sarebbe stata quella strada bordata in verde, sottolineavi i posti da visitare e le tappe da raggiungere, in genere stavano esattamente sulla piega e durante il viaggio dovevi fermarti a tirarla fuori, spiegarla e risistemarla, e ovviamente in quel momento tirava vento, poi cominciava anche a piovere e allora dovevi coprire borsa e cartina con la sacca impermeabile e da lì in avanti andavi un po’ a memoria fidandoti dell’istinto. Motociclismo romantico.

Navigatore per moto
Motociclismo romantico

 

La domanda ricorrente

Oggi le borse da serbatoio ci sono ancora ma le le cartine resistono solo nell’equipaggiamento dei viaggiatori della vecchia scuola, o dei talebani puristi, o dei diversamente avvezzi alla tecnologia. E i manubri si riempiono di porta navigatori, porta cellulari, porta tablet e porta tvcolor 55” 4K con decoder incorporato. E social e forum vari si riempiono della fatidica domanda: “Voi quale navigatore per moto usate? Mi date un consiglio?”

TomTom e Garmin andavano per la maggiore, per anni si sono divisi il mercato e sicuramente sono ancora strumenti validissimi, ma con la diffusione capillare di telefoni cellulari sempre più performanti hanno dovuto lasciare un po’ il passo.

Cartina vs Applicazione

 

L’alternativa al navigatore per moto

Ormai con uno smartphone dell’ultima generazione ci facciamo di tutto e di più, perfino le telefonate alla ganza, e basta scaricare una delle milemila app di navigazione per arrivare in qualsiasi luogo senza annodarsi per strade stradini e stradelli sconosciuti. Molte di queste applicazioni sono completamente gratuite, oppure nelle versioni PRO hanno un costo pari a due o tre litri di benzina, sono aggiornabili in tempo reale, e, last but not least, utilizzabili anche offline. Il che vuol dire che non hanno la necessità di una connessione di rete ma rilevano posizione e percorsi semplicemente dal segnale satellitare gps. In altre parole il telefono sul quale le abbiamo caricate potrebbe anche essere privo di sim.

navigatore per moto
Un cellulare “rugged”, la MotoMappa, e vai tranquillo anche in offroad

 

E questo apre tutto un mondo, perché se io ho delle comprensibili remore a tenere il mio I-Phone V4 Racing Superturbo sul manubrio alla mercè di vibrazioni, sole, pioggia, sobbalzi da offroad, e sguardi di malintenzionati ai semafori, posso sempre utilizzare uno di quei vecchi smartphone inutilizzati che tutti abbiamo riposto in qualche cassetto, oppure acquistare un telefono cosiddetto RUGGED, cioè “da cantiere”, grossotti e pesantucci ma indistruttibili, antipolvere, antiacqua, antiqualsiasicosa e con batterie infinite. Anche senza sim card appunto, ma se dovesse servire la connessione di rete per, che so, scaricare al volo una traccia gpx, o una app particolare, o la situazione del traffico in tempo reale, basta connetterlo all’I-Phone Superturbo che tengo ben protetto in tasca e sfruttarne la connessione online. Più difficile dirlo che farlo.

 

Qualche nome

Personalmente uso uno smartphone Blackview 4800 (100 euro o poco più) sul quale sono caricate, oltre all’onnipresente Google Maps e alla fantastica MotoMappa, le versioni gratuite delle applicazioni OsmAnd, GeoTracker e GpxViewer, che oltre alla navigazione consentono di registrare e seguire tracce e percorsi su file in formato gpx. Ottimi anche gli smartphone Ulefone e Doogee, e le app Wikiloc, Whip Live, Here e Waze.

Lo so, vi state chiedendo: “Ma se il telefono vero lo tieni in tasca e ti chiama Miss (o Mister) Universo per dirti che ha voglia di te come fai?”
Sincero? Cavoli suoi, se ci teneva tanto poteva venire a farsi un giro in moto con me.

 

 

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