MotoGP in Portogallo. Pensieri e parole dal gran premio di Portimao.
Ducati
Come volevasi dimostrare: quando arrivano le curve e i circuiti hanno rettilinei appena più corti di una pista d’aeroporto le Ducati hanno vita meno facile. Però dai, la MotoGP in Portogallo ha dimostrato che a Borgo Panigale hanno una gran moto e i piloti sono lì. O meglio, è lì quello che è riuscito a rimanere in piedi tutto il weekend, non a caso il più intelligente e il più simile al Dovi, oltretutto penalizzato da una partenza falsata da prove disgraziate e non per colpa sua. Martin era atteso alla prova del nove ma s’è fatto male già al venerdì, e speriamo si dimentichi presto che la MotoGP può essere una brutta bestia. Zarco s’è steso a bischero buttando alle ortiche il primato in classifica, e Miller è il cavallo matto che sappiamo, solo che te lo puoi permettere solo se sei Kevin Schwantz.
Yamaha
Yamaha gongola, tre su tre! Il biondino francese gnene dà secche anche stavolta, già lo danno per favorito e lui si tocca tutto il toccabile, visto che dopo tre gare lo era anche l’anno scorso e poi s’è visto com’è finita. La notizia più bella è che seddiovòle pure il Morbido pare aver trovato il bandolo della matassa. Peccato che là dietro Valentino arranchi, e fa veramente male vederlo che di sdraia nel ghiaione mentre è lontano dalle posizioni che contano, temo che qualche domanda cominci a farsela anche lui. Qualcuna dovrebbe farsela anche Vinales che è tornato sulla sua solita altalena, con lui i bookmakers non sanno mai che pesci pigliare.
KTM
E non lo sanno nemmeno a Mattinghofen, meno male che Binder ha salvato la baracca, però l’anno scorso Oliveira vinse a mani basse e questo la dice lunga di quanto poco ci voglia per passare dalle stelle alle stalle. Petrucci per esempio è lì che si domanda chi glielo ha fatto fare, e chissà che la notte non si sogni la brutta storia di Zarco.
Suzuki
Suzuki è campione del mondo, Mir pure, e stanno dimostrando che nessuno gli ha regalato nulla. E insomma, non faranno sobbalzare sulla sedia ma son sempre in zona podio nonostante a fine gara debbano riattaccare tutti gli adesivi che gli altri gli staccano dalle carene in rettilineo. Peccato per Rins che andava forte, lui più che riprendere Quartararo voleva ristabilire certe gerarchie in casa, ma gli è andata male.
Aprilia
Brava Aprilia. Intanto il Dovi dal divano di casa guarda la TV e sfoglia la margherita, firmo non firmo, firmo non firmo. Poi però bisogna vedere se a Noale gli firmano l’assegno che vuole lui.
MM93
E per finire la cosa lì… come si chiama… quella casa giapponese… la più grande e potente del mond… vabbè lasciamo perdere: Marc Marquez! Che gli vuoi dire a questo: anche se non gli perdoneremo mai la carognata che fece togliendo il decimo titolo a Rossi, di fronte a uno che da solo e con una mano sola tiene sulle spalle tutta la HRC c’è solo da inchinarsi e da spellarsi le mani in applausi. Secondo me da oggi più d’uno sta seriamente pensando di strappare la licenza.