Suggerimenti, luoghi da vedere, posti in cui tornare. Ecco 5 mete per quando torneremo a viaggiare su due ruote.
Cominciamo tra la Toscana e L’Emilia Romagna, dove ci sono tutti quei passi appenninici ormai mitici nell’immaginario di qualsiasi motociclista. Vere e proprie palestre per gli smanettoni locali, ma anche ottime mete in moto per turisti in cerca di belle strade e qualche curiosità che vale la pena conoscere.
Sasso di San Zanobi
Una volta salutati gli amici allo Chalet Raticosa, prendete la strada provinciale 58 Piancaldolese, che già dal numero dovrebbe far capire molte cose. Fatti pochi km, sulla destra vedrete una piazzola da cui emerge il Sasso di San Zanobi.
E’ una roccia basaltica che qualcuno pensa possa essere un meteorite, ma leggenda vuole sia stata posta lì da San Zanobi appunto, in una sorta di sfida col demonio per il possesso delle anime della zona. Partendo dalla sottostante valle dell’Idice la contesa prevedeva che il vincitore fosse colui che portava una grande roccia più lontano possibile. Il demonio sconfitto scagliò la sua in un impeto di rabbia, che si frantumò dando origine al Sasso della Mantesca e al Sasso delle Macine poco lontani. Curiosità nella curiosità: una testa scolpita ai piedi del Sasso.
Civita di Bagnoregio
Tra le mete in moto che personalmente abbiamo solo sfiorato ma che ci ripromettiamo di tornare presto a visitare, in provincia di Viterbo, poco distante dal lago di Bolsena, c’è la cosiddetta città che muore. Circondata dai calanchi tipici della zona è costruita su uno spuntone di roccia che da un paio di millenni è soggetto a erosione e frane, e il destino di questo gioiello è a rischio.
Ufficialmente ci abitano meno di venti persone, ed è raggiungibile grazie a un ponte pedonale. Sconsigliabile affrontare la passeggiata in giornate di solleone con caschi e giacconi, ma la visita ripaga della fatica. Da segnalare il Museo delle Frane (ma va’?), e il Palio della Tonna, in programma la prima domenica di giugno e la seconda di settembre. Anche se per questo 2020 non si hanno ancora notizie precise in merito.
Matera
Un luogo magico. Una delle città più antiche del mondo, abitata fin dal paleolitico, caratterizzata dalle grotte, i famosi “sassi”, dimore abituali per la popolazione fino agli anni ’50. Il lungimirante processo di recupero iniziato alla fine degli anni ’80 e tuttora in atto, ha fatto sì che Matera sia diventata un punto di riferimento di incredibile bellezza.
Gli antichissimi sistemi di approvvigionamento e canalizzazione delle acque, uniti ai moderni sistemi di circolazione e purificazione dell’aria in ambienti altrimenti poco salubri, ne fanno un esempio di ospitalità. L’enorme risonanza mediatica mondiale dovuta al film Passion, di Mel Gibson, girato proprio qui nel 2004, ha fatto il resto. E’ stata Capitale europea della Cultura nel 2019, e l’augurio è che torni presto viva come ce la ricordiamo.
Lago di Vagli
In Garfagnana, provincia di Lucca, c’è un lago formatosi nel 1948 in seguito allo sbarramento del torrente Edron tramite una diga. Un bacino idroelettrico come ce ne sono tanti insomma, che però ha la peculiarità di contenere una sorpresa al suo interno: i resti sommersi del paese Fabbriche di Careggine. Un’altra peculiarità è che ogni tanto le acque vengono fatte defluire e il lago prosciugato per opere di manutenzione, e che quando succede il paese fantasma riemerge con tutto il suo suggestivo fascino, anche perché lo stato di conservazione è eccellente. Almeno lo era l’ultima volta nel 1994, alla quale si riferiscono le foto.
Bene, pare che nel 2021 l’evento si ripeterà, prendete nota, che la zona tutta merita un giro in moto, dal passo del Vestito sulle Apuane alle cave di marmo di Carrara, da Colonnata dove gustare il mitico lardo al borgo di Isola Santa dove immergersi in un ambiente fuori dal tempo.
Sambuca di Sicilia
L’ultima delle mete in moto che ci sentiamo di consigliare sta a metà strada tra Agrigento e Palermo. Inclusa nell’elenco dei borghi più belli d’Italia, è stato eletto Borgo dei Borghi nel 2016. Fondata dagli arabi ben prima dell’anno 1000, si trova sulle sponde del lago Arancio, pure lui artificiale e custode delle rovine dell’antica fortezza Mazzallakkar, eretta dall’emiro Al-Zabut. Le origini saracene sono ben visibili nel centro storico, caratterizzato da coloratissimi murales, e dove anche le iscrizioni delle vie sono bilingue.
Se facendo due passi a piedi per il dedalo di viuzze passaste da via Graffeo, sbirciate dentro i garage: in uno di questi potreste imbattervi nel sig. Antonino, un personaggio che raccoglie e colleziona ogni ben di dio tra foto, ninnoli, ex-voto, strumenti di lavoro, e qualsiasi cosa vi venga in mente. Magari se siete dotate di tette state accorte, che nonostante l’età il tipo è uno che apprezza e che fa fatica a tenere le mani a posto.
In Garfagnana potreste mangiare presso La Casa del Pescatore, sulle rive del lago in località Isola Santa: 3471569851. Se è tempo di funghi c’è da godere forte.
A Matera noi abbiamo soggiornato presso il B&B Stone Rooms, in via Stigliani 15, un caratteristico “sasso” a due passi dal centro storico. Il gentilissimo sig. Giuseppe risponde al 3667239351
A Sambuca di Sicilia potrete rivolgervi a Nino (3408665002) o Francesca (3898995497), che vi metteranno a disposizione la loro casa vacanze Al-Zabut, in via Belvedere 98. Ancora ci ricordiamo la dolcezza della colazione coi fichi appena colti dall’albero.