EICMA 2019 sta per aprire i battenti. Filosofia spiccia e qualche aspettativa su un paio di motorette che…
Chi come il sottoscritto andava al Salone di Milano facendo forca a scuola e scendendo alla stazione metro di Amendola Fiera, ne ha viste passare di ruote sotto i ponti. Ed è abbastanza difficile che si faccia impressionare più di tanto dalle rutilanti presentazioni stampa di questa o quella moto, che alla fin fine sempre due ruote e un motore hanno. Insomma, i mezzi volanti alla Blade Runner (toh, combinazione: ambientato in novembre del 2019) sono ancora di là da venire. Ma forse a EICMA 2019 qualcosa che dia una scossa al mercato c’è.
A proposito di scossa
Al di là di millemila considerazioni più o meno eco-filosofiche, io non vedo l’ora che arrivi il momento dell’annuncio di una rivoluzionaria batteria al super litio turbo idrogenato che consenta 200 km di autonomia e 5 minuti di ricarica. Ovviamente compatibile installabile e sostituibile su qualsiasi mezzo dotato di ruote. Ok, intanto mi accontenterò di girare per gli stand più elettrizzanti in cerca di qualcosa che si avvicini più possibile al sogno di cui sopra, magari con ruote tassellate.
A proposito di ruote tassellate
Ormai è certo che la pratica di un certo adventouring su strade sterrate sta prendendo sempre più campo, eventi di ogni tipo e corsi di guida dedicati all’offroad si sussuegono in ogni periodo dell’anno, ormai la Via del Sale è diventata una meta mitica al pari di Capo Nord o della Route 66 e le Case si stanno adeguando, KTM 790 e Yamaha T700 sono una gran bella realtà.
Alla World Premiere di Rimini la Ducati, fedele alla sua anima racing, ha presentato la Streetfighter V4, una moto, sulla cui utilità potremmo aprire un dibattito infinito, che metterebbe in crisi anche Goldrake (oltre a riprodurne le fattezze), ma ha generato quasi più scalpore e batticuore mostrando un paio di concept design della Desert X da tempo annunciata. Per quel che mi riguarda ha sempre un cilindro e una cinquantina di kg di troppo, ma ecco, se entrando nello stand ci trovassi una versione vera, in ferro e ossa, di una Cagiva Elefant 4.0 in livrea Lucky Explorer, insomma, il primo cliente ce l’avrebbero già.
A proposito di peso e dimensioni
Hanno sempre detto che la Benelli TRK è come certi culturisti: bella grande e grossa ma ce l’ha piccino. Il motore dico. Che a EICMA 2019 arrivi una versione che oltre a fare il verso alle più blasonate endurone sia anche dotata di un, diciamo, muscolo da, per esempio, 800 cc? E che in casa Suzuki si decidano a sfornare l’erede di quella Dr Big, magari in versione gialloblu Gualini replica di cui molti sentono nostalgia?
A proposito di nostalgia
La Benelli si appresta a scoprire la sua Imperiale 400, un nome sobrio e poco appariscente (…) per una entry level in puro stile anni ’50, una via già percorsa con successo dalla Royal Enfield. E’ evidente che tutto questo strizzar d’occhi ai decenni andati dipende molto dall’aumento dell’età media del motociclista medio. Difficoltà di accesso al mondo lavorativo e conseguente mancanza di disponibilità economica, interessi più virtuali che reali, e diciamolo, anche genitori che spesso preferiscono avere il figlio a portata di mano in cameretta di fronte a un computer piuttosto che ad assaggiare la vita in strada, fanno sì che frequentando i raduni ci si renda conto che di ragazzini motomuniti ce ne sono pochi. Ma qui più che un vecchio (appunto) osservatore ci vorrebbe un bravo sociologo.
A proposito di sociologia
Così come c’è il famoso 6% che va in moto tutto l’anno, così c’è il 6% che va a EICMA per vedere le moto. Tutti gli altri mi sa che…
Bene, io il biglietto ce l’ho già, ci vediamo in fiera!