di Carlo Nannini (Kiddo)
Di solito, siamo noi di Moto-Ontheroad che pubblichiamo i viaggi che facciamo, i posti che suggeriamo ai lettori, le mete da non perdere in Italia o a giro per il mondo.
Poi, quando arriva finalmente il meritato riposo dopo il freddo della Norvegia, i castelli dell’Alentejo, le abbazie dell’alto Lazio, le trattorie della Valdi Taro, un po’ gongoliamo vedendo le foto pubblicate sui social dei viaggi di amici e lettori nel mese di agosto e ci piace pensare che magari forse solo un poco, ma che quel viaggio sia stato pianificato anche grazie al nostro aiuto.
Preparare mappe, bagagli, compagna e poi via, per le ferie d’agosto: per molti l’unico periodo libero e disponibile per i lunghi viaggi, e che per anni abbiamo atteso con ansia, a volte programmando la partenza dopo poche ore dalla fine dell’orario di lavoro, come quando partimmo per l’Ungheria alle nove di venerdì sera, senza aver fissato né alberghi né itinerario. Certo avevo la metà dei miei anni di adesso…
Ovviamente le cose sono cambiate molto; sarà che in moto ci vado tutto il resto dell’anno, sarà che un po’ ci vado per lavoro, ma soprattutto credo che accomuni tutti i motociclisti con famiglia, fatto sta che durante i pochi giorni di ferie che riusciamo a ritagliarci, la moto rimane in garage. E poi diciamocela tutta: se almeno dalle mie parti la tradizione nel giorno di ferragosto è il giro sul Passo del Muraglione, davvero avete voglia di imbrancarvi insieme a un sacco di motociclisti occasionali dentro la tuta di pelle con quaranta gradi all’ombra? Davvero proprio quello che per tradizione è rinomato come il giorno più caldo dell’anno dobbiamo per forza prendere la moto?
Forse se avessi la possibilità di stare in viaggio, se fossi in Normandia o in Transilvania, casualmente sarei in moto a ferragosto, ma se devo prenderla per la tradizione, partire col caldo, preferisco rispolverare il vecchio proverbio che consigliava ai mariti, che col caldo sono fiacchi e affaticati al contrario delle mogli che diventano ancora più vogliose, di astenersi dal sesso parafrasandolo in “agosto, moto mia non ti conosco”.
La foto di copertina per gentile concessione degli amici Moe e Ryan di Cycle garden.