di Flavio Carato
Piove da giorni, troppa acqua del cielo e umido che segna le ossa di chi non le ha più elastiche come in gioventù.
Età che avanza come la pigrizia che mina le minime possibilità di uscita.
Però si arriva a un limite, quello che davvero fa dire “Vado”.
La moglie che dice “ma piove”, le gocce che bagnano ancora le strade, il freddo che seppur non intenso è quello di febbraio.
Ormai ho deciso sto già preparando l’abbigliamento giusto per andare.
La chiave gira e la mia BMW dà il benvenuto al suo pilota con il check del quadro che sembra dire “Era ora!”, il motore prende vita con tanta voglia di girare.
Si parte, l’itinerario previsto è quello breve, quello del ritorno per pranzo che conosciamo noi padri di famiglia, un giretto giusto per dimostrare a se stessi di essere ancora capaci di stupirci.
La fortuna aiuta gli audaci, l’asfalto è bagnato, le pozzanghere ancora creano quell’onda al mio passaggio, ma la pioggia ha smesso di cadere e un pallido sole buca lentamente le nuvole.
Il passo è lento, felpato, dolce, non ho voglia di rischiare, no mi va di sentirmi dire “te l’avevo detto”, ho solo voglia di veder scorrere la strada attraverso la visiera.
Così vado seguendo le strade che conosco da sempre, osservo i colori freddi come questa stagione e pongo l’attenzione ai piccoli pericoli che la pioggia mette in evidenza, buche nascoste, tombini e strisce bianche che diventano ghiaccio.
Lo so posso contare su ABS e Traction Control, ma preferisco il sano spirito di conservazione.
Ormai la pioggia è un ricordo e il sole comincia a proiettare timide ombre al mio fianco, la strada sembra dire percorrimi ancora un po’, ma la promessa fatta a casa va mantenuta, l’arrosto mi aspetta.
Così, seppure per la strada più lunga, si torna verso casa lasciando che le ruote seguano la velocità dei pensieri che si perdono lontano, verso quel desiderio di viaggio che non ci abbandona mai.
Un’ultima frenata attenta e un saluto alla fedele compagna che lascio riposare nel Box in attesa di un’occhiata di sole o alla prossima crisi di astinenza.