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Fuorisalone EICMA 2019, come imbucarsi a un evento

Impossibile sottrarsi al nuovo rito associato al Salone di Milano, il Fuorisalone EICMA sta diventando sempre più importante.

Oramai da qualche anno si sta affermando anche per il Salone di Milano EICMA, l’usanza del Fuorisalone, che ha reso tanto celebre la settimana del Salone del Mobile di Milano. Dobbiamo dire che Moto On The Road è stato uno dei primi espositori di EICMA a realizzare un Fuorisalone nel 2013, con un evento musicale. Ma da allora fino ad adesso il Fuorisalone di ECMA ha fatto tanta strada, proponendo un discreto calendario di eventi per ogni edizione.

L’altra sera mi sono recato a uno di questi, non senza fatica, vista l’intensa giornata di presentazioni, chiacchiere, incontri ed altro, della prima giornata dedicata alla stampa. L’evento cui non potevo esimermi di partecipare – anche in virtù del lancio della nuova testata Moto-Elettriche.info, era organizzato da ZERO, la marca di moto elettriche americana, che da qualche anno è presente sul mercato italiano.

L’evento era organizzato in via Thaon di Revel al numero 4, ma giunto al numero 3 mi era venuto il dubbio avessi scritto nella mia agenda male il civico, perché un discreto flusso di gente entrava in quel portone. All’ingresso un tipo corpulento aveva tutta l’aria del classico buttafuori. Alla mia domanda “È qui l’evento di ZERO”, annuiva e quindi entravo. Ecco quindi il classico gazebo di accredito con una piccola coda. Arrivato il mio turno mi presentavo ma non risultavo nell’elenco. “Avrò pensato di essermi accreditato, ma non l’ho fatto, non è la prima volta” esordivo. “Non c’è problema signor Falanga, mi lasci un bigliettino e l’accredito”. Espletate queste procedure salivo la scala che portava a una prima sala, dove da un lato stavano allestendo le cose da mangiare e dall’altro una decina di persone in circolo parlavano. Mi avvicinavo e mi presentavo a tutti: “Nice to meet you”, “Hola”, “Mon plaisir”, “Benvenuto”, insomma un convivio internazionale dove intrattenevo qualche conversazione nel mio inglese “alla Tanino”, nel mio francese stentato e qualche parola – aggiungendo la S dappertutto – in un maccheronico spagnolo. Dopo una decina di minuti di conversazione chiedevo all’unico italiano individuato: “Ma Josef dov’è?”. “Josef?” mi rispondeva l’altro come a cercare in fondo un cassetto pieno di biglietti da visita il nome. “Ma qua non c’è nessun Josef”. “Ma questo è l’evento di ZERO?” chiedevo io. “No, è un evento di Metzler”. “O cavolo, scusate ho sbagliato”, e tra le risate di tutti mi congedavo, fortunatamente (o sfortunatamente) senza avere attinto al buffet.

Al telefono: “Josef ma dove caBIIIIP siete?” “Al numero 4, come da invito”. Arrivo e racconto l’episodio destando l’ilarità di tutti. “Claudio stai proprio invecchiando”, “Ragazzi avete ragione”. “Bevici sopra Claudio, non pensarci”. “Ok, ma più tardi vado anche da Metzler, tanto sono già accreditato”.

Un momento del Fuorisalone EICMA al quale ero accreditato, quello di Zero Motorcycles
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