Il nocciolo dell’allarme sul coronavirus, sembra più chiaro. Una mortalità bassa (se curati bene), ma una capacità di diffusione elevata.
Non mi era chiaro come mai ci fosse un allarme così elevato per il coronavirus, fin dal suo apparire in Cina. I dati statistici sulla mortalità in fondo non mi parevano dissimili da quelli di una comune influenza. Ho quindi ascoltato circa 10.000 tra telegiornali, trasmissioni televisive e radiofoniche (come tutti quanti d’altro canto), per capire un po’ di più.
Ed ecco che nelle ultime ore gli interventi di un paio di esperti, a seguito dell’affermazione della Dottoressa Maria Rita Gismondo, dell’ Ospedale Sacco di Milano che aveva detto: «Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale», mi hanno chiarito maggiormente la situazione.
Ieri il medico divulgatore Roberto Burioni affermava: «In questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati, mentre i contagi sono saliti a 152 – e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale)».
Un altro aspetto importante di questa infezione pare sia la capacità di diffusione. Il COVID-19 è un virus nuovo, che non ha parentela con le influenze circolanti. Non esiste quindi una capacità nella popolazione di auto-immunizzazione come avviene per le influenze annuali, che hanno sempre una parentela con quelle precedenti. Per COVID-19, Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano, affermava ieri a La7: “lasciato libero di circolare il virus potrebbe infettare il 30/40 % della popolazione”.
Se questo è vero facciamo un po’ i conti della serva:
il 40% su una popolazione di circa 60 milioni di abitanti corrisponde a 24 milioni di potenziali ammalati. Di questi ne morrebbero statisticamente il 2%, circa 480.000 persone. Stiamo parlando di quasi mezzo milione di persone, questo se il 20% di ammalati che risulta bisognoso di cure d’emergenza (circa 4.800.000) le potesse avere.
Vi è più chiara la portata del problema?
In tutto questo marasma, credo che mantenere il morale un po’ su non guasti, per cui il mio consiglio è: prendete la motocicletta e magari da soli, andate a farvi un bel giro. C’è poco traffico, ma portatevi i panini da casa, che non è detto troviate dove mangiare.