di Flavio Carato
Odio le imboscate fatte con gli Autovelox.
Non sopporto le multe salva bilancio e soprattutto non mi piace chi finge di interessarsi alla sicurezza stradale nascondendosi dietro a una scrivania comunale, una poltrona ministeriale o una divisa, senza usare la logica e il buon senso.
Una volta il semaforo era controllato dai vigili che in caso di infrazione potevano anche valutarne la reale situazione, anni fa erano le forze dell’ordine a stabilire se la velocità non era adeguata, spesso in relazione al traffico, orario e semplicemente le condizioni della strada stessa.
Ora ci pensano strumenti elettronici apparentemente infallibili (gli autovelox) ma senza cervello, incapaci di valutare come siano realmente i fatti.
Strumenti spesso posti da enti e amministrazioni con lo scopo più redditizio che preventivo. E abbiamo visto casi di vera e propria truffa per quanto riguarda impianti autovelox che rendevano impossibile passare sereni con un verde, nel timore che scattasse un rapidissimo giallo e poi un rosso nell’arco di pochi istanti.
In un’Italia dove i segnali stradali spuntano più numerosi dei tulipani in Olanda è facile far diventare fuorilegge chi viaggia nelle strade di campagna a 70 km/h o chi viaggia a 110 km/h su una tangenziale a tre corsie dove vige lo stesso limite di una comune strada extraurbana.
“…Autovelox anche non segnalati ma nei punti giusti…con limiti logici…”
Abbiamo la più ampia gamma di cartelli che spaziano in tutte le decine dai 10 ai 130 km/h a tutto svantaggio della chiarezza e della sicurezza ma ottimi complici per posizionare un Autovelox ad Hoc.
E allora si comincia la lotta a suon di ricorsi, a suon di regole che controllano le eventuali infrazioni, così le stesse forze dell’ordine devono rispettare imposizioni di segnalazione delle postazioni e l’omologazione degli apparecchi.
Perché? Ma se sono le forze dell’ordine perché non dobbiamo fidarci?
Perché dovremmo essere avvisati che qualcuno sta controllando la velocità con un autovelox in un tratto dove c’è un limite?
Forse perché loro stessi sanno dell’illogicità di alcuni limiti e allora si barricano dietro a un “Ti abbiamo avvisato” e così anche l’eventuale ricorso è scongiurato.
Se sto violando la legge perché dovrei essere avvisato? Se la legge fosse logica e si sviluppasse una coscienza civile sarebbe molto meno necessario.
Se i limiti fossero davvero relativi alla sicurezza e non a uno scarico di responsabilità per mancanza di manutenzione o incapacità valutativa forse il rispetto sarebbe maggiore, basta uscire dai confini della nostra bella penisola per rendersene conto.
Se l’intento è la sicurezza mi piacerebbe vedere cartelli ben visibili e con indicazioni corrette, nei punti giusti, mi piacerebbe vedere più semafori intelligenti, quelli che diventano rossi se la velocità è superiore al limite, soprattutto mi piacerebbe vedere più agenti per strada a fare davvero prevenzione usando la logica del buon senso invece che una fotocamera ignorante.
Ben vengano gli Autovelox anche non segnalati ma nei punti giusti, quelli davvero pericolosi e con limiti logici e ragionati, ma questa è un’altra utopia italiana.
Autovelox, multe e incassi, non sempre sono sinonimi di sicurezza.