di Gabriele Peterlini
Il regolamento FIM Superbike recita chiaro: Paragrafo 1.19, comma 14 “ […] Le départ anticipé est défini par le déplacement vers l’avant du motocycle alors que les feux rouges sont allumés. C’est la Direction de Course qui décidera si une pénalité sera infligée et qui doit faire en sorte que l’Equipe soit avertie d’une telle pénalité avant la fin du quatrième tour.”
Praticamente sta a significare che un pilota commette l’infrazione di “partenza anticipata” se muove la moto in avanti quando il semaforo rosso è ancora acceso.
E’ esattamente quello che è accaduto alla Bmw con Melandri nella partenza della prima gara del round tedesco.
Questa regola è sempre stata molto discussa poiché di norma il pilota si accorge di aver mollato la frizione in anticipo e di riflesso è portato a frenare immediatamente dopo.
Questo solitamente comporta una partenza non ottimale del pilota che si adopera in questa manovra, dunque più che partire in anticipo parte attardato rispetto ai colleghi.
Basterebbe questo per far si che la Direzione gara non vada a prendere provvedimenti che, nel caso specifico, comportano un passaggio a velocità ridotta nella corsia box.
Dunque quanto accaduto oggi, con Melandri dovrebbe essere la regola. In realtà la Direzione gara non ha mai fatto sconti a nessuno in passato e proprio per questo motivo la regola è stata spesso criticata e la Direzione gara messa sotto accusa di essere fin troppo rigida nell’applicare la regola stessa.
Questa intransigenza oggi non si è vista. Melandri e la BMW non sono stati penalizzati.
Potremmo prendere numerosi spunti per fare cattivi pensieri sul perché di questa decisione, in realtà ci limitiamo a porre l’accento sulla regola che probabilmente andrebbe rivista e corretta proprio per evitare possibili polemiche in un ambiente dove l’ostilità tra le case costruttrici è comunque abbastanza sentita.
Nel proseguo della gara Melandri è incappato in un’innocua scivolata che l’ha messo fuori gara e questo forse è bastato a evitare che Aprilia o altri team esponessero un reclamo. Va ricordato, infatti, che proprio Biaggi con Aprilia, oggi autori di una gara magistrale, furono penalizzati lo scorso anno per aver commesso la stessa identica infrazione nel Gp di Donington in Inghilterra. Nell’occasione Biaggi venne anche squalificato per non aver rispettato la segnalazione della Direzione gara che lo invitava a scontare la penalità passando per la corsia box a velocità ridotta.
Due pesi, due misure? No, in realtà vogliamo sperare che proprio quanto accaduto lo scorso anno ai danni di Aprilia sia servito oggi a far prendere una decisione sicuramente più sportiva e leale al malcapitato di turno.
Speriamo solo sia così sempre e soprattutto che la regola venga rivista e corretta in maniera chiara perché così com’è oggi è decisamente interpretativa.