E’ venerdì pomeriggio, dopo un viaggio di seicento chilometri arriviamo a Porto San Giorgio. Ad accoglierci c’è un sole caldo, mitigato da un’aria piuttosto fresca ma molto piacevole.
Siamo nelle Marche e ci stiamo recando al circuito di Fermo per espletare le formalità di rito, qui, domani e domenica, documenteremo il Gran Premio d’Italia di MX1 e MX2 e l’europeo EMX1. Sulla strada che porta alla pista, alcuni chilometri prima, troviamo la postazione dell’organizzazione per gli accrediti stampa e fotografici. Una ragazza molto gentile ci consegna la nostra busta con i relativi pass auto e braccialetti per accedere a tutte le zone del circuito. Percepiamo subito che l’organizzazione del Motoclub Monterosato è molto curata in ogni particolare, precisa e ben collaudata.
Percorrendo la strada che porta al circuito abbiamo la percezione che qui, il mondiale MX non sia solo una questione per appassionati. L’impressione è che il popolo fermano abbiamo capito che questa è un’opportunità per promuovere il territorio con tutte le sue peculiarità produttive, culturali e turistiche. Insomma un’occasione da non perdere, specie di questi tempi.
Finalmente arriviamo sul circuito, ci rechiamo subito in sala stampa dove ci accoglie Claudio Orlandani, responsabile dell’ufficio stampa della Youthstream (ente organizzatore del mondiale MX). Claudio è una macchina da guerra, sempre impegnatissimo e sotto pressione per i tanti giornalisti e fotografi ai quali deve dare ospitalità ma, con grande disciplina Zen, è sempre disponibilissimo e gentile con tutti.
Compiliamo i vari moduli per l’organizzazione, mentre arrivano alcuni fotografi, amici di vecchia data, con i quali ci fermiamo a chiaccherare. Iniziano i primi sondaggi su chi parteciperà alla festa della sera, si perché in serata si svolgerà una festa esclusiva alla quale sono stati invitati alcuni giornalisti e fotografi, e noi siamo tra quelli. Ma ne parleremo più avanti.
Nemmeno il tempo di realizzare che sono già le 16,30 e ci spostiamo sulla terra del circuito, qui iniziamo visionare la pista, verifichiamo la luce e la posizione del sole e cerchiamo di capire quali sono i salti e le curve più interessanti per documentare la gara. La pista è veramente bella, ben preparata e molto tecnica. La osserviamo da dentro, passeggiandovi all’interno saliamo in cima ai salti più ripidi, roba da vertigini anche per chi ha praticato l’off road in gioventù. I piloti dovranno sudare parecchio se vogliono domare la terra di Fermo e lo spettacolo, almeno sulla carta sembra garantito. A proposito di piloti, ne incontriamo alcuni che, a piedi, percorrono la pista per una ricognizione. Accompagnati da tecnici, o ex piloti, cercano le traiettorie migliori, controllano il fondo e memorizzano ogni singola zolla di terra, intanto noi li seguiamo cercando di imparare qualcosa.
Il tempo vola, ed è ora di fare una visita, velocissima, al paddock. Qui troviamo i mega truck degli sponsor e dei team che correranno il mondiale. Le moto vengono ricontrollate dai tecnici, ogni cosa è al suo posto, tutto è pronto. Questo è il giorno delle valutazioni e della o preparazione alla gara. Da domani si farà sul serio. All’interno del paddock c’è anche l’area commerciale che è già in pieno fermento. Se potessimo vedere dall’alto l’intero crossodromo, avremmo l’impressione di vedere un formicaio in piena attività.
E’ tardi, dobbiamo rientrare in hotel per prepararci e spostarci alla festa. L’appuntamento è per le 19.00 presso il Disco Club Le Gall di Porto San Giorgio.
Arriviamo puntuali, ad attenderci al desk c’è il gentilissimo Paolo Carrubba, responsabile Marketing e International Offroad PR Manager del Red Bull KTM Factory Team, l’accoglienza è impeccabile, molto amichevole e ci fa sentire subito a nostro agio. Entriamo nel locale che è già pervaso dal colore arancione. Ci sono proprio tutti tecnici, meccanici, manager e piloti. L’arancione delle divise KTM contrasta con il nero delle pareti del locale, mentre il blu del mare, che si può ammirare dalle ampie vetrate, completa un gioco di colori piacevole. I complementi di arredo della discoteca, per questa sera, sono le moto dei piloti. Al centro della sala non poteva mancare la KTM di Tony Cairoli con la tabella dorata 222.
E‘ un ambiente molto rilassato e familiare, si sta proprio bene. Sorseggiando un aperitivo prendiamo confidenza con i piloti e il personale del team, tutti sono molto distesi e disponibilissimi. Sono oramai le 20.00, Paolo Carrubba prende il microfono per fare gli onori di casa.
Inizia la presentazione ufficiale del Red Bull KTM Factory Team. Ad aiutare Paolo nelle presentazioni del Team c’è un personaggio che, con i suoi dieci titoli mondiali, ha fatto la storia dell’MX, “Mister Motocross” Stephan Everts.
Attualmente Stephan è il coordinatore del Red Bull KTM Factory Team MX2 con i piloti Jeremy Van Horebeek e Jeffrey Herlings.
La serata prende quota, Paolo Carubba e Everts sono abilissimi nel gestire la conduzione dell’evento e uno alla volta chiamano i piloti MX2, li presentano, Stephan li intervista tra battute scherzose e commenti tecnici più seri.
Riprende poi la palla Paolo Carrubba che invita al centro della sala un’altro colosso dell’off road Claudio De Carli Team Manager della MX1 con i piloti Maximilian Nagl e il campione Antonio Cairoli. L’occasione è quella giusta e Claudio De Carli invita vicino a se il pilota belga Ken De Dycker per annunciare ufficialmente che Ken correrà per il team Red Bull KTM Factory come sostituto, temporaneo, del convalescente Maximilian Nagl, operato alla schiena e ancora in fase di riabilitazione. Continua poi la presentazione dei piloti e arriva poi il momento di Antonio Cairoli che fa il punto della situazione sul mondiale e sulla gara del giorno dopo.
Finiti gli interventi del Team Paolo Carrubba introduce la novità della serata, una sorpresina per tutti. Si perché, per l’occasione, ci sarà una gara tra giornalisti e fotografi i quali, senza aiuti, dovranno smontare e rimontare la ruota posteriore della moto di Cairoli nel minor tempo possibile. Per il gioco dell’inversione dei ruoli, piloti, tecnici e meccanici, per l’occasione, vestiranno i panni dei tifosi.
L’organizzazione è molto curata e, ad attestarne “l’ufficialità”, spunta un tabellone sul quale sono stampati i nomi di tutti i partecipanti con i relativi riferimenti per segnare i tempi della prova.
Prima di iniziare la Pit Stop Race, un meccanico del Team KTM, esegue una dimostrazione pratica su ciò che dovranno fare i giornalisti, rimuove la ruota e la rimonta con una facilità disarmante.
Tutto e pronto, si parte con i decani dell’informazione sull’MX, che dotati di grembiule e guanti tentano l’impresa.
Il tifo è da stadio, in sala tutti battono le mani tra le risate e l’entusiasmo. Subito si capisce che non è così facile sostituire la ruota strappando un tempone. Proviamo allora a chiedere consigli e un esperto di lusso, il mitico Harry Everts, padre di Stephan e pluri campione del mondo che, con fare da agente segreto, ci spiega quello che secondo lui è l’accorgimento da seguire. Secondo lui è un fattore di piede . . .
Nel frattempo arrivano le prime portate di quello che doveva essere un buffet ma, che in realtà si è trasformato in una vera e propria cena. La gara comunque non si ferma e, mentre fotografi e media sono intenti a sfamarsi, sono i piloti e i team manager a cimentarsi nella competizione.
Uno dopo l’altro si alternano “al grembiule” Everts, Cairoli De Carli e altri componenti del Team KTM. Si dice che quando ci si diverte, e si sta bene, il tempo vola, detto fatto. Siamo arrivati così alle 22.00. Purtroppo i tempi delle varie prove, grazie “all’abilità dei concorrenti”, si sono dilatati e visto che dopo le 22.00 la sala è stata aperta al pubblico si è passati direttamente alle premiazioni di coloro che, fino a quel momento, sono riusciti ad effettuare la prova. Premiazione ufficialissima, con tanto di riproduzione della tabella del mondiale e podio per i primi tre. Da segnalare il premio vinto dall’unica donna partecipante alla competizione, Marionne Leiva, Media manager di Youthstream, che ha seguito e condotto la sala stampa insieme a Claudio Orlandani.
La serata, per noi, è stata anche l’occasione per parlare con Antonio Cairoli il quale, con infinita disponibilità, ci ha dedicato tutto il tempo necessario per un’interessante intervista, in prossima uscita all’interno della nostra rubrica.
E’ stata una serata stupenda organizzata in modo impeccabile e gestita in maniera molto coinvolgente da tutto lo staff KTM. Abbiamo conosciuto molte persone interessanti, constatando che il mondo del motocross, per fortuna, è ancora un ambiente a misura d’uomo. I protagonisti non sono inavvicinabili, al contrario la loro disponibilità fa trasparire quel fattore umano che, in altri sport, purtroppo si è perso da tempo.