Motor Bike Expo 2024 ha chiuso i battenti, e con quella sorta di leggera malinconia che sempre ci avvolge quando finisce qualcosa di bello vi raccontiamo tre giorni stancanti, intensi e appaganti.
E così anche questa Motor Bike Expo 2024 va in archivio con numeri veramente importanti che ne fanno la fiera di riferimento per i motociclisti, ma soprattutto dei motociclisti. Meeting, presentazioni di nuovi modelli di moto, elaborazioni di ogni genere su ogni genere di mezzo, musica dal vivo, esibizioni di stuntman (non tutte ben riuscite ma per fortuna senza gravi conseguenze). E poi ancora stand dove era possibile acquistare accessoristica e abbigliamento tecnico e non, oppure farsi tatuare un drago (o un puffo, dipende) a grandezza naturale sulla schiena, e un’Area Turismo dove era possibile valutare e iscriversi alle millemila proposte di viaggio offerte dai vari organizzatori, e programmare tutta la stagione in giro in ogni parte del globo terracqueo.
C’eravamo anche noi naturalmente, e vi proponiamo una carrellata di foto raccontandovi cosa ci ha colpito.
Suzuki Djebel
Suzuki ha presentato tre nuovi modelli, o meglio, tre varianti di modelli già noti, ne abbiamo parlato qui. I maligni dicono che è per via della nostra età, ma a noi il nome e i colori evocativi della V-Strom 800DE DJEBEL piacciono davvero tanto.
Accessori per viaggiare
Viaggiare in moto comporta inevitabili rinunce a livello di bagagli da portarsi dietro (qui trovate un esauriente articolo sul tema), naturale che tra gli accessori più richiesti ci siano i kit di valigie. Ci ha colpito la Kobold Bike (https://www.koboldbike.it/), ditta che si è specializzata in kit montabili (per esempio su Africa Twin, o GS 1300, o Multistrada V4) sfruttando gli agganci di serie senza necessità di appesantire la moto con appositi telaietti. Non solo, ma hanno escogitato un furbo sistema di ampliamento della capienza che consente, per esempio, di riporre nella valigia già piena giacca o casco, così da poter fare una passeggiata con le mani libere una volta scesi di moto. Costruzione artigianale in alluminio, qualcosa ancora in fase prototipale, ma sono fatte completamente in Italia e meritano attenzione.
Orgoglio italiano
Chi poteva pensare a una specie di aste e bilanceri desmodromico senza molle o catene in grado di ridurre attriti e consumi? Ovviamente Umberto Borile, al cui stand non c’erano le sue stupende motociclette ma il prototipo del suo nuovo motore. E soprattutto c’era lui, e il solo fatto di scambiarci due chiacchiere per farcelo raccontare, posso dirlo?, ok lo dico: ci ha emozionati.
Merchandising
Che Motor Bike Expo 2024 sia stato un successo lo dimostrano i commenti degli stand che vendevano ogni ben di dio. Il più sentito era “Già al venerdì abbiamo lavorato più dei tre giorni messi insieme degli anni scorsi!”. Però a proposito di merchandising non possiamo di fare a meno di notare una volta di più, come l’iconografia sia sempre la stessa stereotipata fatta di teschi, draghi, fiamme dell’infermo e via discorrendo. A un certo punto una collega ha provato a cercare un laccetto portachiavi/appendicellulare da tenere al collo, qualcosa di femminile con brillantini strasse o cose del genere: nulla da fare, solo catene, moschettoni a forma di manette e pendagli a cinque punte rovesciate. “Mi sa che non è il posto adatto” ci ha detto una ragazza al banco, e aveva indiscutibilmente ragione lei.
Girls girls girls!
Captando i commenti in giro pare che certa parte di pubblico si sia lamentato per le poche ragazze (lo dicevano in un altro modo…) ma noi non ce ne siamo accorti, anzi. Forse loro intendevano le inguainate appollaiate sulle moto, ma da noi sono passate a trovarci fior di motocicliste bellissime anche senza casco e stivali.
Bikes & Bikers
Come da tradizione i primi tre padiglioni di Motor Bike Expo 2024 erano dedicati al coloratissimo mondo delle customizzazioni, d’altra parte l’evento nacque più di 15 anni fa proprio come specifico del settore. Beh, entrare lì dentro è meglio che andare al circo o al cinema o a tutteddue messi insieme! Boccali di birra, musica a palla, barbe e tatuaggi, ragazze, lì sì, con abbondanti zone di epidermide scoperte, e intorno delle motociclette che nelle enciclopedie potrebbero essere di buon grado catalogate alla voce “opere d’arte”. Ecco, casomai, omologazioni a parte, abbiamo qualche dubbio sull’effettiva fruibilità, così a occhio certe proposte paiono comode quanto un letto di chiodi. Ma, vista l’iconografia di cui parlavamo prima, tutto sommato per gli amanti del genere potrebbe non essere un problema.
Ciao! Letteralmente.
Viaggi di qui, chilometri di là… poi arrivano loro, Mirco e Alice, in arte MIRAL, che col Ciao vanno da Cape Town a Capo Nord. Ciao, appunto.
Appuntamento al 2025
Siamo usciti la sera a buio inoltrato, stanchi ma appagati a dispetto di chi sui social parla di delusione, ma non fanno testo, quelli sono sfogatoi di lamentele a prescindere. Grazie agli amici che sono passati a trovarci, è sempre un piacere. E scusate chi non siamo riusciti a salutare prima di andare via. Ma tanto ci rivedremo l’anno prossimo, solito posto solita ora!