Nei luoghi natii dell’eroe americano Joe Petrosino, abbiamo scoperto arte, cucina e gente ospitale. Questo è il Vallo di Diano.
Quando partì giovanissimo con la sua famiglia, Giuseppe Petrosino di certo non immaginava che sarebbe diventato un eroe americano, un poliziotto simbolo della lotta al crimine. La sua famiglia non era emigrata in preda alla miseria, ma per cercare nuove opportunità di lavoro, visto che il padre era un abile sarto. Nella sua cittadina, Padula, la bella palazzina di proprietà familiare è oggi museo dedicato proprio a Joe Petrosino. Padula si trova in una vallata circondata da montagne dell’Appennino campano, chiamata Vallo di Diano. Questo altopiano che varia dai 450 ai 480 m/slm, si è formato da un lago prosciugatosi in era remota ed è attraversato dal fiume Tanagro.
L’ultimo drammatico ritorno a casa
Joe tornò più volte nella sua Padula, anche pochi giorni prima di essere assassinato in Sicilia dalla mafia. Inventore dei metodi di investigazione contro il crimine organizzato e anche della squadra di artificieri americani denominata Bomb Squad, avrebbe piacere nel vedere che a distanza di un secolo viene celebrato negli USA e ricordato nella sua città natale, grazie ai parenti e al museo. Ma probabilmente avrebbe altrettanto piacere nel vedere che i suoi concittadini sono animati dal desiderio di valorizzare le bellezze del Vallo di Diano fornendo l’opportunità di rinascita di territori troppo spesso spogliati dall’emigrazione.
Il Vallo di Diano è un territorio campano attorniato da montagne che arrivano fino 1800 metri d’altitudine, con 15 comuni distribuiti dalla valle alle pendici lungo un territorio che è attraversato da importanti vie di comunicazione. Ci passa l’autostrada Salerno – Reggio Calabria e la vecchia strada romana Popilia-Annia, del primo secolo avanti Cristo, oggi SS19 delle Calabrie.
Arrivando da nord lasciando l’autostrada A3 a Petina e imboccando la SS19 si percorreranno una bella serie di curve fino a Pertosa, primo paese del Vallo di Diano. Ma avendo tempo è bellissimo fare tutta la statale da Salerno, imboccando da subito la 19 delle Calabrie: un percorso denso di curve di ogni tipo.
Le Grotte di Pertosa
A Pertosa si trovano le omonime grotte, una serie di spettacolari cavità carsiche che è possibile visitare, con un primo tratto da percorrere in barca. Nei pressi si trovano l’interessante Museo del Sottosuolo (unico in Italia e uno dei pochi al mondo) e la possibilità di effettuare rafting.
Più avanti il borgo di Polla, con il Santuario di Sant’Antonio, progettato nel XVI secolo da ignoti architetti, ricco di affreschi, statue lignee e tele. Balzato alle cronache per la miracolosa lacrimazione del 2010 (fenomeno riconosciuto ufficialmente come miracolo) è luogo di pellegrinaggio e devozione verso il santo.
Proseguendo sulla SS19 si incontrerà Atena Lucana cittadina di origini antichissime. Diversi gli edifici religiosi da vedere come il Santuario o Chiesa di San Michele, ma è nel perdersi nei vicoli di questo borgo che si potrà respirare la sensazione di essere in un luogo speciale, fatto di tranquillità e accoglienza, di angoli di bellezza senza tempo. Atena Lucana ha tutti gli elementi per essere luogo tra i meglio vocati del Vallo di Diano per un turismo di viaggiatori alla ricerca di bellezza e tranquillità.
Sala Consilina anch’esso borgo di antiche origini, ha subito uno sviluppo forse più utilitaristico, snaturando il vecchio centro medievale. Tuttavia abbiamo trovato motivo di interesse facendo una sosta golosa nell’azienda casearia Kasanna, dove abbiamo avuto modo di degustare buonissimi formaggi.
I cibi sono un altro punto di forza di Vallo di Diano. Qui siamo al confine con la Basilicata e, ad esempio, si trovano i favolosi peperoni cruschi e altri prodotti lucani, ma anche i celebri vini campani e le celebri mozzarelle di bufala.
Teggiano e i suoi tesori
Teggiano ha uno dei centri storici meglio conservati della Provincia di Salerno. Di probabili origini greche rivestì grande importanza nel Medioevo. Ne è testimonianza l’imponente Castello edificato dalla famiglia Sanseverino come fortezza difensiva. Da non perdere la Cattedrale di Santa Maria Maggiore, un gioiello architettonico che risale agli albori del Cristianesimo e il Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari in un palazzo comunale vicino la Chiesa di Santa Barbara.
Finalmente a Padula
Ed ecco Padula, con i sui vicoli e le sue chiese, ed ogni tanto qualcosa che ricorda Joe Petrosino, una targa, un murales, fino alla sua casa museo. Qui siamo stati guidati da Nino pronipote di Joe, custode della memoria storica della famiglia Petrosino. In un avvincente racconto molto simile a un monologo teatrale, ci ha tenuti incollati a questa storia che negli USA è celebrata con grande enfasi tutt’oggi. Nino ha girato il mondo a raccontarla, per amore della memoria familiare, ma anche per amore verso la legalità. La collaborazione con alcune realtà antimafia come l’Associazione Libera di Don Ciotti, ne è la testimonianza.
Ma a parte il borgo e l’avvincente storia dell’eroe newyorkese, Padula ha in serbo una sorpresa per il visitatore che non conosce questa zona, un monumento che da solo varrebbe il viaggio: la Certosa di Padula o Certosa di San Lorenzo. Questo è uno dei più antichi monasteri certosini d’Italia, ma anche il secondo più grande in Europa dopo la certosa di Grenoble in Francia. L’edificazione cominciò nel 1306 per volere di Tommaso Sanseverino, conte di Marsico e signore del Vallo di Diano e si protrasse con modifiche e ampliamenti fino al XIX secolo. Occupa l’incredibile superficie di 51.500 metri quadrati, e dal 1998 è patrimonio UNESCO.
Qui una visita (meglio guidata) è imperdibile. La grandiosità delle sale, dei chiostri, i giardini interni, le scalinate e la stupenda biblioteca sono un inno alla bellezza.
L’ultimo dei borghi del Vallo di Diano (o il primo venendo da sud) è Casalbuono con il suo castello medievale con le torri angioine circolari. Un’ultima meraviglia di questo viaggio denso di sorprese.
Link, indirizzi utili e curiosità
Il Vallo di Diano fa parte del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni ed è insieme tutta quest’area Patrimonio Unesco. Ecco qualche indicazione per goderne alcune eccellenze.
Parco dei Mulini
Il Parco dei Mulini, racconta il rapporto tra il Vallo di Diano e l’acqua.
Un luogo che la comunità ricorda animato dal lavoro e dalla vita quotidiana. Le persone trascorrevano nei mulini intere giornate e lunghe nottate in attesa del turno per macinare il grano portato nel sacco a dorso d’asino o per i più fortunati su un carretto trainato dal cavallo. Ma c’è anche la scoperta del Bosco della Difesa, un cerreto ai cui piedi si cela la grande biodiversità del sottobosco.
Il Parco dei Mulini si trova a San Pietro al Tanagro
Museo del Cognome
A Padula c’è il particolare Museo del Cognome. Nato dall’esigenza di ricostruire l’appartenenza familiare di eredi di emigranti di Padula, si è ampliato fornendo ricostruzioni genealogiche a chiunque ne faccia richiesta.
Museo del Sottosuolo
A Pertosa si trova un’esposizione museale unica in Italia e con pochi omologhi nel resto del mondo, inaugurata nel 2016. Propone un interessante itinerario dedicato al sottosuolo, più precisamente a ciò che avviene in quei tre metri fondamentali per la vita sul nostro pianeta che dalla superficie si portano in basso.
Le visite al Museo del Suolo sono guidate e hanno inizio alle ore 11.00 e alle ore 15.00 (lunedì chiuso).
Per chi visita le Grotte di Pertosa-Auletta sono incluse nel biglietto Grotte Plus.
https://fondazionemida.com/museo-del-suolo
Mangiare, bere e dormire nel Vallo di Diano (non necessariamente in questa successione)
Kasanna Truffle & Cheese
Dal tartufo ai formaggi, ma non solo.
Una selezione di prodotti locali di eccellenza
Salita Guerrazzi, 5
84036 Sala Consilina Italia
Cantine Tempere
Cantina che offre i vini tipici campani, dall’Aglianico al Fiano, ma che propone anche degustazioni in vigna. Per chi ama il nettare degli Dei bevuto in una situazione estremamente evocativa.
Home Restaurant di “Anna Esterina”
Questa è un luogo prezioso, l’occasione per mangiare cibi autentici nella loro tradizionalità, praticamente nella cucina di casa di una famiglia di Casalbuono.
Gli arredi, l’atmosfera e la gentilezza, fa si che ci si senta ospiti accolti in una famiglia.
Lo consigliamo vivamente (ma va prenotato per tempo)
Albergo Villa Cosilinum
Uno splendido albergo nel centro storico di Padula, evocativo di una romanità vissuta in maniera calda e accogliente.
Personale gentilissimo e pulizia.
Dispone anche di un ottimo ristorante.
Corso Garibaldi 2 Loc. Sant’Eligio
Padula
Tel. 0975 778615
Altre info su:
https://visitvallodidiano.info/
www.avantgarde.visitteggiano.it