Con il motto “notforall” gli organizzatori della 1000curve 2021, hanno messo in chiaro che la loro manifestazione è aperta a tutti, ma non è per tutti
Abbiamo partecipato alla seconda edizione di questa manifestazione, con partenza da Misano Adriatico e arrivo a Bologna (Borgo Panigale). Anche la 1000curve 2021 è stata organizzata con la volontà degli promotori, di permettere a tantissimi motociclisti di poter vivere quella che si può definire quasi una gara. Luoghi spesso poco battuti dal turismo perché più difficili da raggiungere, per via delle strade ricche di curve, per questo motivo rimasti ancora più “autentici”. Ma il segreto sta proprio qui, raggiungere località che “assegnano” più curve totalizzando il maggior numero di punteggio nel proprio Road Book.
Come ha funzionato in breve la 1000curve 2021 e come abbiamo pianificato la nostra strategia?
Il venerdì si consegna la moto ai commissari, dopo aver ritirato il pacco gara. Nel pacco gara si trovano le cartine del percorso e il Road Book, nella quale sono indicati i paesi, ai quali sono stati assegnati il numero di curve con punteggio da 50 a 150 curve. La scelta di queste località non deve fare ingolosire troppo, perché si deve sempre tener conto che per arrivare alla meta finale (Bologna), lungo il percorso si dovrà passare a orario ben precisi tre controlli obbligatori. Arrivare in ritardo ad uno di questi significherebbe l’esclusione dalla “gara”.
Dagli organizzatori viene richiesto di scaricare una App sul telefono, che gli permetterà di seguire i concorrenti lungo il percorso.
Per questa edizione la partenza viene data alle 9.00. Le prime curve si fanno sulla pista dedicata a Marco Simoncelli, nei due giri dentro il circuito capiamo che la gara è partita. Si vedono sia Endurone che grosse GT, piegare come in strada non potrebbero fare, l’adrenalina è già al massimo, ci sentiamo come dei bambini dentro un parco giochi. Ma una volta fuori dal circuito seguiamo il percorso per le località da noi scelte per totalizzare più “curve”. Dopo Tavullia, Coriano, Verucchio, il primo controllo a Novafeltria (dalle 11.00 alle 12.00) ci vede in perfetto orario. Ripartiamo gasati verso Sant’Agata di Feltre, Sarsina, Galeata, dove inizia a piovere, pioggia che ci accompagnerà fino al secondo controllo a Modigliana (dalle 13.00 alle 14.00).
Un necessario cappuccino
In questo splendido paese ci fermiamo per asciugarci e prendere un cappuccino per riscaldarci. Ma purtroppo perdiamo un po’ di tempo, il tempo che non riusciremo a recuperare per esser in orario al terzo controllo (dalle 15.00 alle 16.00) a Monghidoro città di Gianni Morandi. Alle 17.00 siamo, esclusi dalla 1000curve e prendiamo la decisione di andare direttamente al traguardo a Borgo Panigale. Tuttavia il nostro morale è ottimo, abbiamo dato il massimo. Ma quello che ci darà ancora più gioia, sarà l’accoglienza degli organizzatori all’arrivo e dei tanti partecipanti arrivati fuori tempo massimo ad alcuni controlli. Il percorso è stato molto selettivo, ma basta guardare i visi felici di tanti motociclisti e delle tantissime motocicliste, per capire la felicità di tutti per essere riusciti ad arrivare alla fine.
Un plauso alle tante ragazze presenti, in pista ne abbiamo viste alcune andare a tutto gas e dare del filo da torcere a tanti maschietti. In questa gara la capacità di organizzare e prendere le giuste decisioni delle donne, le hanno permesso di arrivare in perfetto orario a tutti i controlli.
La manifestazione si conclude in tarda sera, tra birre e tante chiacchiere in un ambiente fatto di passione e divertimento. Pensiamo che questa manifestazione avrà un grandissimo successo, perché sa coniugare, turismo e dare gas senza strafare. I tre controlli obbligatori mettono un “freno” ai più focosi, mentre danno più “spinta” ai più tranquilli. Sicuramente saremo pronti per un’altra 1000curve che ci vedrà più attenti nel tracciare il percorso, che dovrà tenere sempre in primo piano i controlli orari.
La conquista della splendida maglietta di “Finisher” è per noi tutti la migliore ricompensa per una giornata trascorsa alla guida delle nostre moto, in località veramente molto belle. Un giusto e doveroso ringraziamento al “tracciatore” del percorso.
In fine un grazie al mio amico Oscar Faletti, ottimo compagno d’avventura.
testo Rino Salvatore Satta
foto 1000Curve