Un modello storico che non smette mai di piacere. La BMW R 1250 RT si conferma regina delle moto da strada, con un’elettronica sofisticata
Nel 1978 la BMW presentò la RT 1000 (980 cc) con 70 cv di potenza a 7.000 g/m, e 76 Nm a 6.000 g/m di coppia. La moto pesava 234 kg e raggiungeva la velocità massima di 203 km/h La differenziavano dalla RS (presentata due anni prima) la carenatura e un parabrezza alto e regolabile che riparava il pilota, l’ideale per i motociclisti amanti dei lunghi viaggi non curanti del clima. Veniva fornita di valige Krauser un vero must per l’epoca. Con la sigla RT, la BMW vuole offrire la migliore moto al moto turista più esigente. Nella versione 2021, la BMW R 1250 RT (che si è arricchita della tecnologia ShiftCam per un migliore tiro ai bassi regimi), aggiunge un nuovo sistema ACC, per migliorare la sicurezza nella guida.
Sistemi di sicurezza attivi
In pratica, quando si viaggia in autostrada e si inserisce il Cruise Control alla velocità desiderata, il radar segnalerà tutte le volte che ci avviciniamo all’auto che ci precede (con un segnale verde sul display) rallentando progressivamente la velocità, basterà spostarsi sulla corsia di sorpasso a sinistra e la moto riprenderà la velocità impostata. Crediamo che questo sistema sia di grande aiuto nei lunghi trasferimenti autostradali, magari quando si è distratti dal panorama dopo alcune ore di guida.
La BMW R 1250 RT nella versione Sport della nostra prova
La nuova R 1250 RT Sport della prova si riconosce, oltre per lo splendido colore Racing Blu, dai cerchi Option 719, da un pacchetto accessori fresati, dai fari supplementari a Led. Inoltre la RT dispone di 4 mappe: la Eco, la Rain, la Road e la sportiva Dynamic. Ormai di questo “storico” motore si conosce ormai quasi tutto, con il passaggio da 1200 a 1250 il boxer di Monaco, ha guadagnato più cavalli e coppia, ora rispettivamente 136 CV a 7.750 g/m e 143 Nm a 6.250 g/m.
Da ferma la RT si fa apprezzare per le sue eleganti linee, una volta in sella il pilota viene avvolto o per meglio dire protetto dalla moto, con le gambe nascoste dalla carenatura. Il display da 10,25 pollici che si connette al nostro smartphone, tramite l’App BMW Motorrad per avere le mappe e tutte le informazioni del viaggio. I comandi per passare da una funzione all’altra sono semplici da usare e la rotella a sinistra del manubrio ormai è una certezza. La moto ha il Keyless Ride, la radio, la chiusura centralizzata, cambio elettro assistito, sospensioni Dynamic ESA, due vani uno per ricaricare lo smartphone e l’altro per riporre il telepass o altri piccoli oggetti. Non mancano luci adattive, selle e manopole riscaldabili, parabrezza elettrico con memoria, cioè si abbassa quando spegniamo la moto, e si riposiziona all’altezza precedentemente impostata.
Su strada con Rino
Saliti in sella non rimane che premere sul pulsante del quadro, aspettare che sul grande display sia tutto acceso e avviare il boxer di Monaco. Il sound è sempre bello, ma la cosa che stupisce una volta partiti, è dove finiscano i suoi 280 kg di peso in ordine di marcia, visto che alla guida sembra molto più leggera. Infatti il boxer è da sempre un valido accentratore di masse, regalando una maneggevolezza insospettabile per una moto che da ferma appare “ingombrante”.
Ma il bello della nuova RT lo si apprezza tra le strette curve di montagna e sui curvoni in piega, in mappa Road le sospensioni accompagnano in modo molto confortevole, pilota e passeggero, mentre cambiano decisamente risposta in mappa Dynamic, dove il motore sempre prontissimo fin dai 2.000 g/m si scatena senza un buco, e con le sospensioni sempre molto confortevoli ma più rigide. Tra le curve diventa una moto molto divertente, aiutati da un cambio elettronico cortissimo nella corsa e preciso negli innesti, tanto da far dimenticare che la trasmissione finale sia a cardano. Ottima la manopola del gas, sconosciuto il fastidioso on/off anche nelle curve lente dove si ha sempre “il gas in mano”.
Nata per viaggiare (magari in coppia)
Ma la sua reale vocazione sono i lungi viaggi in due con i bagagli, e su questo terreno la RT inizia a fare la differenza con le poche concorrenti rimaste. La passeggera in questo caso non ha scuse per non fare un lungo viaggio, visto la sella molto ampia e confortevole, le maniglie molto grandi per una presa sicura, le pedane ampie e leggermente inclinate davanti, il tutto per garantire un viaggio confortevole anche dopo centinaia di Km. Mentre il pilota gode di una posizione di guida molto confortevole, ottimo il parabrezza regolabile per garantire un riparo dal vento e dalla pioggia intensa, come ci è capitato in un lungo viaggio in Francia. Unico neo rimangono un po’ di vibrazioni sul manubrio attorno ai 4.000 g/m quando si viaggia attorno ai 130 km/h, niente di grave, solo dopo alcune ore potrebbero infastidire.
Da sottolineare il potentissimo clacson, ottimo per dare la “sveglia” ai tanti automobilisti distratti. Un altro punto a favore della RT è la frenata, potente e sicura ferma la moto in spazi molto ristretti anche a pieno carico. Un’altro punto a favore in questo inizio d’estate, è il fatto che la moto anche con temperature esterne di 34 gradi non scaldi, si sente solo entrare in funzione la ventola in modo silenzioso.
Quasi perfetta
Tra i pochi difetti, ho notato gli specchietti retrovisori un po’ piccoli, qualche centimetro più larghi e alti sarebbero stati perfetti per avere una visione più ampia di ciò che accade alle spalle. Un altro appunto lo farei sui vani porta oggetti, piccoli per una moto destinata a viaggiatori che hanno bisogno di spazio da sfruttare, sia per mettere sotto carica telefoni e tablet, sia per sistemare almeno una tuta impermeabile da estrarre molto velocemente, senza dover aprire valigie con il rischio di bagnare l’interno. Per questo lo spazio dedicato alla radio mi è sembrato eccessivo.
Queste ultime considerazioni personali, non tolgono nulla alle straordinarie qualità della R 1250 RT Sport che rimane una grandissima e valida compagna per tutti i motociclisti che amano macinare tantissimi km incuranti della condizioni climatiche. Lei non è la più potente, ma rimane la più equilibrata nel suo segmento, ormai un punto di arrivo per tantissimi moto turisti.
Auguro a queste grosse GT di aver sempre un maggiore mercato, sono tantissimi i motociclisti (tra i quali Io) che amano percorrere tantissimi km con queste bellissime moto.
testo Rino Salvatore Satta
foto Claudio Falanga