Bene, alla fine di questo anno disgraziato ci siamo arrivati, spero tutti in buona salute. E se qualcuno ha dovuto tribolare, a lui vanno i miei auguri e il mio più sentito in bocca al lupo.
Purtroppo anche l’anno prossimo non saranno rose e fiori, vaccino o non vaccino dovremo ancora andare in giro con mascherine e gel igienizzante, facciamocene una ragione. In moto il distanziamento non è certo un problema, ma siamo sinceri, l’estate scorsa quando con gli amici ci siamo fermati a mangiare qualcosa non è che le regole le abbiamo rispettate proprio tutte. Allora cerchiamo di mantenere alta la guardia a cominciare da questi ultimi giorni dell’anno, e pazienza se per una volta dovremo rinunciare a fare festa grande e se per un po’ di tempo ancora dovremo tenere le moto in garage. I primi e più grandi auguri quindi sono per tutti noi, che presto sia possibile ritrovarci a guardarci negli occhi, in qualche fiera, raduno, evento. Mi mancate.
Auspici e speranze
Ma ce ne sono altri ovviamente. Per esempio che le tariffe dei pedaggi autostradali per le due ruote siano dimezzati così come lo erano prima del 1990, senza bisogno di tanti telepass aggiuntivi o applicazioni. Metà ruote, metà prezzo, semplice. Prendete nota voi al Ministero.
A proposito di ministeri: il prossimo che annuncia l’abolizione delle accise sulla benzina sarebbe il caso che poi le abolisse sul serio. E che i buoni propositi sull’installazione dei guardrail salvamotociclisti diventassero realtà. Quale migliore occasione, magari dopo un eventuale lockdown prossimo venturo, farci trovare alla riapertura strade ben asfaltate e sicure?
Auguri al Dovi, che se ne freghi del trattamento ricevuto da Ducati e che si diverta il più possibile nel regionale di cross, in attesa magari dell’occasione per tornare e prendersi qualche bella soddisfazione. E facciamo gli auguri anche a quel fenomeno di Marc Marquez, che stavolta si prenda tutto il tempo per guarire e che torni quello che conosciamo. In modo che poi i nostri lo possano battere in un duello all’ultima curva, a cominciare da Rossi. Utopia? Forse, ma gli auguri son fatti anche per sognare.
Ma il più grande abbraccio vorrei fosse per chi sta rinascendo per la terza volta. E’ notizia di questi giorni che abbia aperto gli occhi e riconosciuto i suoi cari, ai quale ha fatto il gesto eloquente di pollice su.
Forza grandissimo ALEX! Che la tua forza sia da esempio per tutti noi.