Psicologia in moto: le profezie autoavveranti (per la serie, quando te le tiri)

Pillole di psicologia in moto, ovvero quando basta pensare (e soprattutto temere) una cosa, e questa, zac!, succede.

In psicologia si chiama “self fullfilling phrofecy”, detta in italiano “profezia che si auto-avvera”, detta in Franzese “allora te le cerchi!”. E’ quel fenomeno in base al quale un soggetto, convinto, o peggio ancora timoroso, di un possibile accadimento, altera inconsciamente il suo comportamento al punto che l’evento immaginato accade davvero. E’ ben conosciuto nel mondo della finanza, quando la previsione sul rendimento di un titolo spesso ne determina la quotazione, o in politica, quando un candidato poco fiducioso nei suoi mezzi induce i potenziali elettori a votare altri. Ma questo ha a che fare con la psicologia in moto?

Samarcanda e altre storie

Tutti conosciamo l’affascinante leggenda di Samarcanda, o quanto meno la canzone di Vecchioni, in cui il cavaliere terrorizzato dalla visione della Nera Signora cerca di sfuggirle andando però inevitabilmente a caderle tra le braccia. Ecco, senza scomodare scenari così scuri (e toccandosi abbondantemente le parti basse), a noi motociclisti la self fullf… insomma quella roba lì capita spesso. Almeno al sottoscritto.

Per esempio quando mi succede di dover affrontare un tratto di fuoristrada un pelo più impegnativo dell’Eroica, che so, una pettata di sassi smossi che il manuale del bravo fuoristradista consiglia di affrontare con sicurezza a gas costante che tanto la moto ha un limite molto più alto del tuo e non si fa problemi a salire, lei. Che in effetti sarebbe la condizione mentale giusta per affrontare l’ostacolo. Almeno fino a quando non si avvicina l’amico bravo, che ti fa: “Occhio eh, che è tosta!”. Grazie, ma chi t’ha chiesto nulla?

E a quel punto la sicurezza, dettata anche dall’inconsapevolezza, va a donne di facili costumi, parte l’ansia e subentrano quelle che non so come si chiamano in psicologia ma in Franzese suonano come seghe mentali. E ovviamente ti sdrai.

Psicologia in moto: guai a pensare "oddìo ora cado"
Affrontare le difficoltà col patema d’animo è garanzia di insuccesso

Meglio non consultare troppo il meteo

A volte l’autoavveramento si realizza per pigrizia, tipo che appoggi il casco sulla sella, lo vedi un po’ in bilico, ti fa fatica fare quel movimento in più per metterlo meglio che tanto devo solo aprire il cancello del garage, ti volti e… SDENG!
Altre volte, potenza della psicologia in moto, lo stretto legame causa-effetto non è scientificamente provato, ma le statistiche parlano chiaro: consultare freneticamente siti meteo prima di un viaggio sgretola anticicloni come nemmeno Hulk con la pastafrolla.

Occhio al meteo
“A sud c’è sempre il sole, non pioverà mica proprio quando ci andiamo in vacanza?”

Poi, notarella autobiofrafica fresca fresca, c’è la situazione che non saprei come definire senza usare un pesante turpiloquio, in cui durante una pausa caffè chiacchieri con l’amico sulla massima attenzione da prestare alle buche lungo la strada nel bosco, poco visibili causa i forti contrasti di luce dovuti alla soleggiatissima giornata estiva. Risali in moto, riparti, pensi che devi stare attento al sole, ai giochi luci/ombre, alle buche nascostWOOOOO…  SDRAAAANG… SBADABAM! Ed è pesante turpiloquio, appunto.

E comunque oh, mai una volta che si autoavverasse la profezia sui numeri di targa giocati al superenalotto.

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Tanto tuonò che piovve! Per due anni ci eravamo quasi dimenticati del problema, ma adesso il tempo è scaduto e la tempesta sta arrivando.

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