Rifornirsi di carburante in una stazione Self Service è conveniente e salutare. Ecco perché, con gli allenamenti dettagliati.
In questi ultimi anni le stazioni servizio sono cambiate, molte sono diventate Self Service con un’attenzione al risparmio dell’utenza, ma non solo dal punto di vista economico.
La convenienza economica
Se solo una decina di anni fa il rabbocco di carburante era fatto ad opera del personale addetto, ora è sempre più diffusa l’alternativa Self Service. Il risparmio per l’utente è mediamente tra i 10 e i 20 centesimi al litro, quindi alla fine dell’anno si può contare su un importo non indifferente.
Ma il risparmio è non solo economico, perché facendo benzina al Self Service nelle colonnine di nuova generazione, si allenano una buona parte dei muscoli del tronco.
Ecco la sessione di allenamento:
Una volta giunti davanti la colonnina si prende in mano l’erogatore e inizia la vera sfida. Sembra quasi che all’altro capo del tubo in gomma, ci sia un culturista che applica una forza doppia e contraria rispetto a quella che può applicare un normale individuo. (dorsali e spalle)
Guadagni un centimetro per volta, stendi il tubo, lo tiri con forza e, alle volte chiedi aiuto ai passanti per guadagnare quegli ultimi centimetri che ti mancano per imboccare la manichetta nel buco del serbatoio. (bicipiti e tricipiti)
Difficilmente riesci a posizionare l’erogatore nella posizione corretta e comoda, dove poter spingere la leva dell’erogatore, che spesso sembra la leva della frizione di una vecchia Kawasaki. (ottimo allenamento per gli avambracci)
Dopo aver ottenuto gli ultimi centimetri del tubo, aver rifornito il nostro veicolo, incredibilmente il tubo non “tira” più e diventa floscio. Lo devi prendere, sollevare e accompagnare fino all’interno della colonnina. (pettorali bassi)
La cosa che emerge da questa breve riflessione: oltre al risparmio di 10/20 centesimi al litro, c’è l’allenamento in omaggio.
Grazie petrolai, per l’animo gentile e altruista.