C’è stato un po’ di tutto alla Scrambleranti Summer Fest, moto e musica, asfalto e sterrato, estate e inverno, birra e tantissima acqua. Ma il vero Motociclista non si ferma, tanto mica è idrosolubile.
E nulla, ne hanno organizzati in settembre, poi in ottobre, una volta a luglio, l’ultimo lo scorso maggio. Stavolta avevano fatto le cose in grande con tanto di collaborazione dello staff Ducati di Borgo Panigale e per non rischiare sorprese avevano previsto la Scrambleranti Summer Fest per il solstizio d’estate, il giorno più lungo dell’anno, l’inizio della bella stagione per antonomasia. Nulla da fare, mentre a Stonehenge la gente ballava e cantava e festeggiava l’estate, sui numerosi partecipanti venuti da molte parti del nord Italia si scatenava comunque il diluvio universale. Più o meno come sempre.
E’ evidente che quando Giove Pluvio sente le parole “raduno” e “scrambler” una accanto all’altra, gli scatta un riflesso condizionato e apre le cateratte. Metteteci anche che il sottoscritto aveva lavato e lustrato come non mai la sua moto per l’occasione (statisticamente altra calamita per le perturbazioni a ogni latitudine) e si comprende come rimanere asciutti sia stato particolarmente difficile.
Il Museo Ducati
Ma nonostante tutto è stato un successone! Per addolcire l’arrivo bagnato dei partecipanti, Giorgio e i suoi collaboratori dello Scrambler Factory Store hanno offerto a tutti paste calde, caffè e bevande, dopodiché era prevista la visita guidata, gratuita, al bellissimo Museo Ducati, uno di quei luoghi che al pari di Capo Nord e del Tourist Trophy un appassionato motociclista dovrebbe visitare almeno una volta nella vita. Così mi sono scoperto di nuovo in devota contemplazione, quasi con le lacrime agli occhi, di fronte alla moto di Mike Hailwood vincitrice del T.T. del 1978. E poi la Supermono, il Cucciolo, la 916, la prima (o il primo?) Monster, la 750F1 di Lucchinelli, la 1098 di Bayliss. A un certo punto, quando non mi vedeva nessuno, ho avvicinato il mio polso destro alla manopola del gas della Desmosedici col numero 27: come certi spiriti che continuano ad aleggiare nelle stanze dei castelli, spero che qualcosa di Stoner sia ancora lì e mi sia passato per induzione.
Il giro in moto on-offroad
Che io possa essere diventato veloce in moto tenderei a escluderlo, però un miracolo è avvenuto davvero: all’uscita dal museo ci attende un’esplosione di sole! E con essa le oltre 25 moto messe a disposizione da Ducati per i test ride e un bellissimo giro on-offroad per strade e stradelli delle colline circostanti. Sotto un cielo diventato incredibilmente terso e con una temperatura tropicale (“oh, ma non siete mai contenti voi motociclisti!” deve aver pensato Zeus) saltiamo in sella per partecipare alla Desert Sled Experience, e guidati dai tester Ducati ci avventuriamo per qualche bello sterrato che mette in difficoltà più d’uno. Un paio di leve rotte e una foratura è il tributo da pagare, ma le facce di tutti sono contente e soddisfatte come bambini nel paese dei balocchi. E a proposito di bambini, indovinate chi era che non schivava una pozza manco scannato e alla fine aveva la moto più sporca di tutte?
Rientriamo a Borgo Panigale, e sotto un grande e provvidenziale gazebo la tavolata è già imbandita con una grigliata notevole preparata dall’attiguo America Graffiti Restaurant, mentre dagli altoparlanti esce una gran bella selezione musicale preparata da uno che sicuramente se ne intende parecchio (…disse alitandosi sulle unghie e passandosele sul bavero).
La lotteria e il rientro bagnato
Frizzi lazzi e schiamazzi e poi… basta con l’estate, si riparte con tuoni fulmini e per non farci mancare niente pure la grandine! Chissenefrega, tutti dentro lo Store e sotto con la lotteria a premi. Bandane, guanti, magliette, zaini, teli coprimoto, ma il più ambito era la giacca impermeabile, perché fuori intanto si scatenava una vera e propria bufera che nella zona provocherà anche dei gran danni.
In un momento di distrazione di Giove Pluvio ci vestiamo e partiamo tutti alla spicciolata, lui se ne accorge e il mio rientro autostradale sarà di quelli epici, dove tripli strati, goretex, stivali e quant’altro poco possono contro un meteo davvero incazzato, dove contare i km prima della prossima area di servizio ormai ha poco senso, dove l’unica è fidarsi dei fari della macchina davanti che procede a 50 all’ora, ma dove tutto sommato si ripercorrono mentalmente immagini e suoni di una bellissima giornata motociclistica, e dove si constata una volta di più che certi motociclisti sono tutto fuorché idrosolubili. Bravissimi tutti, alla prossima ragazzi, e grazie!
Organizzazione a cura di www.scrambleranti.it il forum di riferimento per gli appassionati della Ducati Scrambler.
Durante l’evento sono stati serviti tanti ottimi caffè gentilmente offerti da Espresso Bolognese.
Grigliata open air a prezzo politico servita da America Graffiti.
Disponibilità e cortesia dispensate a piene mani da Scrambler Factory Camp.