In listino dal 2007, l’ Aprilia Shiver 900 è stata recentemente aggiornata nell’estetica e nella componente tecnica, con il motore V2 900. Il prezzo d’acquisto di 8.390 euro è decisamente interessante per un mezzo ben fatto.
Aprilia è un marchio che ha da sempre amato innovare, una mentalità che deriva dall’impegno che la casa veneta ha da sempre avuto nel mondo delle competizioni. La prima Aprilia Shiver presentata nel 2007 non si era sottratta a questa logica d’innovazione continua, introducendo la tecnologia del Ride-by-wire per la gestione elettronica delle farfalle motore. Tecnologia derivata dalle competizioni, sulla MotoGp Aprilia Cube già dal 2002. Oggi la nuova Aprilia Shiver continua il suo cammino, rinnovata con il bel motore 900 cc, estetica più moderna ed accattivante e un’elettronica più evoluta. Inoltre è disponibile una versione depotenziata a 35 KW per l’utilizzo con patente A2.
Com’è l’ Aprilia Shiver:
ben fatta, non le manca un pizzico di sportività.
Mantiene le caratteristiche della precedente versione, ma si aggiorna risultando più moderna e gradevole. È una nuda, una naked con una sua personalità ben distinta, che la fa sembrare più sportiva di quanto sia effettivamente alla guida. Davanti c’è un grosso faro dalla parabola quasi diamantata, nuovo il parafango anteriore, le cover laterali dei serbatoi e anche la porzione posteriore ora è più filante. La verniciatura in rosso del telaio a traliccio, come anche nella stessa colorazione le teste dei cilindri, esaltano la sportività del mezzo. Bella la porzione posteriore, con i nuovi scarichi posizionati in alto sotto la sella, hanno dei nuovi fondelli concentrici sviluppati per deviare i gas di scarico di lato e verso il basso.
Decisamente riuscita la nuova strumentazione a tecnologia TFT, con uno schermo di 4.3”, la stessa utilizzata nei modelli Tuono e RSV4. Tante e chiare le informazioni, tra cui contagiri, tachimetro, indicatore marcia selezionata, temperatura liquido di raffreddamento, temperatura dell’aria, mappa motore selezionata e orologio. Inoltre un sensore fa si che lo sfondo si adatti a seconda delle condizioni di luce. Sul blocchetto di comando di sinistra è posizionato il joystick-modo- con cui poter cambiare alcuni set-up, relativi al controllo di trazione (solo da fermo), ABS ON, oltre a poter selezionare i vari Trip. Con l’accessorio kit AMP, è possibile connettere uno smartphone, che permette di avere visualizzati sullo schermo i dati delle chiamate, oltre che informazioni riguardo all’uso dell’interfono e i brani musica che si stanno ascoltando. Disponibile in tre diverse colorazioni: – Evolution White, Hi Tech Silver e Unconventional Green.
Il propulsore: sale di cilindrata a 900 cc., con un bel valore di coppia di 90 Nm e potenza di 95 CV.
Nuova cilindrata per la Shiver, da 750 cc si sale al nuovo motore da 900 cc. Il bicilindrico a 90°, con distribuzione a 4 valvole per cilindro con doppio albero a camme in testa, è stato evoluto, con l’obiettivo di ridurre l’attrito sui pistoni; quest’ultimi hanno spinotti alleggeriti, nuovo riporto antifrizione sul mantello, cambia anche l’albero motore e il circuito di lubrificazione a carter semi-secco è più efficiente.
I nuovi iniettori permettono una migliore nebulizzazione della miscela aria/carburante, contribuendo a migliore la combustione. L’elettronica prevede la nuova centralina Marelli 7SM, che oltre a semplificare il cablaggio elettrico, gestisce un più evoluto controllo di trazione; in sostanza c’è un unico hardware che gestisce il motore oltre che i sistemi di controllo al posto di due centraline separate. Da segnalare che è cambiata anche la frizione, il motore ha un decompressore automatico che facilità la messa in moto a basse temperature. Le prestazioni del bicilindrico si attestano a 90 Nm a 6.500 giri di coppia massima, mentre la potenza è di 95 CV.
L’elettronica è sempre stato uno dei punti di forza di Aprilia, e anche in questa naked c’è un concentrato di sistemi utili alla guida. Tutto deriva dall’esperienza delle competizioni, in questo caso da quanto sviluppato dalla vincente Aprilia RSV4, utilizzata nel mondiale SBK. Si parte con un traction control evoluto, con possibilità di regolazione su tre livelli, oltre alla possibilità di poterlo disabilitare; il sistema interviene sia sull’accensione che sui corpi farfalle motorizzati. Non manca il sistema ABS a due canali di Continental, che prevede anche la possibilità di disabilitarlo. Evoluzione anche sull’acceleratore elettronico full Ride-by-wire, ora più leggero e completamente integrato nella manopola dell’acceleratore, permette tramite diversi parametri monitorati di avere una risposta del motore diversa a seconda delle condizioni di guida. Tre sono le mappe motore richiamabili, la Sport per una risposta più pronta e aggressiva del motore, la Touring con una risposta più morbida, mentre la Rain da utilizzare con scarsa aderenza e che limita la potenza a 70 CV.
Ciclistica: robusto telaio a traliccio e un bel forcellone in alluminio.
Bello e robusto il telaio che è realizzano in un telaio superiore a traliccio in tubi d’acciaio, imbullonato a estese piastre inferiori in alluminio. Il robusto forcellone in alluminio ha la capriata di rinforzo ed è collegato all’ammortizzatore lateralmente, senza interposizione di leveraggi. Di buon livello anche il comparto sospensioni, all’anteriore c’è la forcella con steli da 41 mm di Kayaba, regolabile nell’idraulica in estensione e nel precarico molla, con escursione di 120 mm; al posteriore l’ammortizzatore è collegato al forcellone con schema cantilever ed è regolabile nel precarico molla e nel ritorno idraulico, garantendo una escursione di 130 mm.
Cambiano in questa nuova versione i cerchi, ora più sportivi a tre razze, gli stessi che installati Aprilia Tuono V4 che sono più leggeri rispettivamente di 0,9 kg all’anteriore e di 1,3 kg al posteriore, rispetto al modello precedente. I nuovi cerchi calzano gli pneumatici nella misura di 120/70 all’anteriore e 180/55 al posteriore. L’impianto frenante è sovradimensionato, e prevede doppi dischi da 320 mm e pinze radiali all’anteriore, al posteriore singolo disco da 240 mm e pinza a singolo pistoncino. Ovviamente non manca di serie ABS a due canali, ed inoltre ci sono tubi in treccia metallica di derivazione aeronautica. Ridotto il peso, la bilancia si ferma a 218 kg in ordine di marcia, mentre il piano sella dista 810 mm da terra.
Come va: città poggio bene i pieni in terra, in montagna faccio penare in tanti, monto le borse laterali e scappiamo in coppia.
Alle volte è bello rimettere i piedi in terra, ripartire da cose semplici che ti fanno ricordare quando avevi qualche anno in meno ti bastava veramente poco per essere felice. Una moto, una borsa da serbatoio e la tua compagna seduta sul sellino posteriore, una cartina da consultare per una piacevole scampagnata. Ecco la Shiver è una moto che unisce gli anni passati a quelli di oggi, una moto ben fatta, comoda (provare per credere) divertente da guidare e che non toglie nulla al gusto di guidare. Ma andiamo con calma. Una volta saliti in sella, avviato il quadro strumenti, si entra in sintonia con una moto a misura d’uomo, adatta veramente in maniera trasversale dall’esperto al neofita.
Già perché si percepisce da subito che la moto è leggera, il peso non oltrepassa i 220 kg, inoltre la postura è azzeccata, non la definirei da naked che è più rilassata, ma assolutamente riuscita per questa moto. Il busto è leggermente caricato in avanti, senza però gravare i polsi del peso del pilota, grazie alla giusta altezza del manubrio. È una triangolazione tra manubrio, posizione delle pedane, incavi per le gambe nel serbatoio che permettono al pilota di dominare la moto con una posizione di guida, oltre che comoda, anche a pieno controllo del mezzo. Ampia la porzione di sella, si sta comodi, e stessa cosa dicasi per il passeggero; non spaventatevi nel vedere i due scarichi che passano proprio vicino al sedere della vostra compagna di viaggio, perché questi sono ben isolati e non trasferiscono calore alla sella.
Prima inserita si parte, in coppia, che non scoppia, e con le borse laterali in stoffa rigida, buone per contenere l’abbigliamento per una breve weekend. In autostrada si viaggia con un filo di gas senza problemi a 130 km/h, stabile la moto, non risente della scia dei camion, e anche affrontando asperità del manto stradale, la moto rimane stabile anche a pieno carico con passeggero a seguito. Ovviamente non aspettatevi protezione al vento, questo è l’unico limite nei trasferimenti autostradali. Lasciare l’autostrada è sempre una bella idea, soprattutto se poi ci si immette in un percorso guidato, noi ovviamente l’abbiamo fatto. Bello scivolare tra una curva e l’altra, si apprezza l’erogazione della potenza, dolce nel salire di giri senza mai essere troppo brusca. Tra una curva e l’altra ci si diverte ruotando con più decisione il comando dell’acceleratore e tenendo inserita la marcia verso regimi di rotazione più alti, con l’avantreno che nelle marce più basse si alleggerisce, ma senza mai diventare nervoso. Nei cambi di direzione tra le esse riescono molto velocemente, con un minimo di sforzo la moto passa da destra a sinistra, e viceversa, in modo rapido e con una ottima stabilità.
È una moto dalle sospensioni tarate in modo sportive, quindi sia la taratura della forcella che dell’ammortizzatore posteriori sono ben sostenute; in frenata anche guidando in maniera più aggressiva, la forcella affonda poco, tenendo ben controllato l’asseto e quindi la facilità e sicurezza di guida. I freni sono sovradimensionati per le prestazioni del mezzo, il doppio disco anteriore è potente ma con un attacco alla prima pinzata con non troppo mordente, cosa che permette di gestire la frenata fino a dentro la curva con la massima sicurezza.
Il freno posteriore fa il suo lavoro onestamente. Volete avere un’ottima moto dalle buone prestazioni, abbastanza comoda per portare la vostra compagna in qualche bella scampagnata? Cercate una moto che non vi spaventi per prestazioni esagerate, ma che comunque vi permettono di divertirvi tra le curve? Ovviamente siccome non ci si accontenta mai, cercate anche un mezzo che abbia una linea piacevole ma che possa durare nel tempo? Aprilia Shiver 900 potrebbe essere il mezzo che cercate, al prezzo valido di 8.390 euro.
Testo di Amedeo Roma.
Foto di Nadia Giammarco.
Sono un quasi possessore della nuova Shiver900, vorrei sapere che tipo di borse laterali sono state usate e se generalmente quelle per la Shiver 750 vanno bene anche per questo modello. Grazie.
Salve Alberto. Mi spiace non poterti rispondere, perché la moto che ci hanno dato in prova era già accessoriata delle borse. Sono certo che se chiedi ad un concessionario Aprilia può darti informazioni su questo accessorio.
Saluti.
Amedeo Roma
Buongiorno, avete avuto modo di scoprire il nome e la tipologia delle borse laterali che la nuova shiver 900 monta? ne avrei bisogno 🙂
Grazie
Salve, le borse ci sono state fornite direttamente da Aprilia. Sono a catalogo, quindi la trova nella lista di accessori. Le devo anche dire che sono capienti, ma la cerniera è troppo debole.
Saluti.
Amedeo Roma
Sapete dare qualche informazione anche sulla marca del cupolino?
Non ne trovo nessuno di specifico per Shiver 900 ad esclusione di quello della Puig e quelli universali non si sa mai come stanno realmente finchè uno non li prova…
Salve Alberto. Non riesco a darle nessuna info in merito, la moto mi è stata consegnata direttamente accessoriata da Aprilia.
saluti
Amedeo Roma