Una MotoGP così non si era mai vista!

Quest’anno la MotoGP sembra organizzata da Stephen King, un campionato al cardiopalma che non si vedeva da tempo immemorabile.

Alzi la mano chi a inizio campionato si sarebbe aspettato una MotoGP così imprevedibile e ricca di colpi di scena! Degna della regia del miglior Hitchcock, ogni gara è un attentato alle coronarie e alle molle del divano, un’altra come le ultime due e mi ritrovano al reparto infartuati.

Una MotoGP così non si era mai vista!
Una MotoGP così non si era mai vista!

Marquez che tribola per la prime gare cercando di domare una Honda che i più definivano sbagliata, ma che poi si riprende di forza il ruolo di favorito.

Marquez che al giro di boa è saldamente in testa alla classifica e in odor di fuga ma che in Austria perde un corpo a corpo all’ultimo giro (!) e a Silverstone gli va arrosto il motore, cosa che non succedeva da quando le immagini in TV erano in bianco e nero.

Pedrosa che prima arranca, poi vince, poi arranca, poi va sempre a podio e al momento ne ha fatti più di tutti, ma da ora in poi se si azzarda a stare davanti al suo caposquadra gli tagliano le gomme.

Vinales, al quale qualcuno voleva già assegnare il titolo dopo gli sfaceli delle prime gare, ultimamente sembrava diventato un pollo e i bookmakers stavano rivedendo le sue quote, lui dava la colpa alle gomme che si consumavano troppo, poi ne monta una morbida che dovrebbe consumarsi troppo e arriva a un decimo dalla vittoria.

Rossi, comunque indistruttibile, arriva tutto mogio, dà segni di resa, parla con rassegnazione di una Yamaha che non va più come deve andare, poi sfiora la pole in prova, domina tre quarti di gara, arriva sul podio e si rimette in lizza per il titolo.

Lorenzo che sta sulle scatole a tutti meno che al sottoscritto e che piano piano risale la china di pari passo con gli accrediti dello stipendio, e che prima della fine chissà che non trovi il colpaccio, spero non a scapito del compagno di squadra.

Il quale compagno di squadra non lo voglio nemmeno nominare per scaramanzia.

Insomma, l’impressione è che la MotoGP sia un campo dove le certezze assolute hanno vita breve. Scivolate di Iannone con conseguente strike a parte.

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le foto sono tratte dal sito Ducati

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