Il furbinentreffen è divertimento, amicizia, sapori e panorami.
testo e foto Amedeo Roma
Chi ha partecipato ad una qualsiasi edizione del furbinentreffen lo sa già, per quelli che non sono riusciti ad esserci ecco il mio reportage della 17° edizione.
È quasi maturo il furbinentreffen, un anno ancora è diventa maggiorenne.
Tutto è iniziato con quale moto utilizzare per “sobbarcarsi” i quasi 700 km di viaggio di distanza tra Reggio Emilia e Sorrento. La scelta è ricaduta sulla grande e grossa Moto Guzzi California 1400 Touring SE, già provata dal direttore, ma che in realtà mancava di un capitolo: “come si comporterà in un viaggio”? Ma questo merita un articolo a parte che uscirà a breve.
La panciuta e comoda Guzzi mi accompagna per circa 8 ore di viaggio, con quasi della metà della distanza percorsi fuori della monotona autostrada del sole. In pratica, partenza la mattina e arrivo in hotel a Sorrento quasi ultimo, con il reale rischio di scendere dalla moto e di essere catapultato direttamente nel ristorante. Dopo cena giusto il tempo di una passeggiata nel bel nel centro di Sorrento e poi la stanchezza del trasferimento si fa sentire…a nanna a velocità da motogp.
Il piatto forte, ovviamente, è la giornata del sabato. Colazione veloce, e in pochi minuti si è già in strada; l’asfalto è leggermente bagnato, il tempo non è dei migliori. Parte ufficialmente il “Rally dei favolosi anni 70” (ogni anno c’è un tema diverso), un itinerario con tanto di road-book, alla ricerca di mete gastronomiche e paesaggistiche. La formula, ormai collaudata lascia l’opportunità a tutti di arrivare ai singoli punti stabiliti con uno spazio di tempo di circa due ore, in maniera tale che ognuno possa “assaporare” il percorso come meglio crede, a seconda del proprio mezzo e con il tempo necessario per godere delle vedute mozzafiato, che da queste parti non mancano di certo.
Prima sosta a Piano di Sorrento, ad attendere i bikers per il primo spuntino c’è una gradevole e delicata mozzarella, una ricottina salata e del pane casereccio.
L’ambiente è decisamente sano, si scherza e si mangia e come per magia…il tempo sembra essere clemente…insomma non “chiove”. Mezzora di sosta e si riparte. Il mio gruppo, si perché in completa autonomia nascono dei gruppi, è da tre: non troppo numeroso per muoversi agevolmente attraverso i numerosi e caratteristici paesi della Costiera Amalfitana.
La seconda tappa da raggiungere è nel piccolo comune di Agerola a 630 m s.l.m.; il tragitto si percorrerebbe in meno di un’ora, in realtà ci impieghiamo molto più tempo: in effetti che fretta c’è? Spesso ci soffermiamo in punti dove poter ammirare scorci che si aprono sul golfo, un vero spettacolo che la natura ha voluto donare a queste zone, le persone del posto sono tutte molto disponibili, abituati a condividere con i turisti la loro immensa ricchezza.
Giunti nel comune di Agerola, l’appuntamento è al panificio, dove assaggiamo delle semplici bruschette condite con fagioli, ovviamente non manca mai un piccolo a di vino per accompagnare il tutto.
Dopo aver scambiato due chiacchiere, e fatto nuove amicizie, si riparte verso la tappa successiva, destinazione Amalfi. Passiamo attraverso una fitta condensazione di nuvole basse, che hanno come effetto negativo, oltre ad ostruire il panorama, di portarsi dietro una fitta pioggerellina, che unito alla salsedine che si deposita sull’asfalto, rende particolarmente scivoloso e insidioso il fondo stradale. Dopo pochi chilometri, percorsi a velocità particolarmente moderata, finalmente scendiamo sotto le nubi e davanti a noi si apre un panorama assolutamente stupendo, la Costiera Amalfitana.
Ecco, il tempo come per magia sembra cambiare, la temperatura diventa mite e finalmente supera i 12° arrivando ben presto ai 15°. Benvenuti al Sud. Benvenuti in Costiera Amalfitana. Benvenuti al 17° furbinentreffen. Scendiamo fino ad Amalfi, anche qui non ci mettiamo meno di un’ora, infatti, ci assale un senso di grazia e procediamo lentamente, non ci facciamo certo sfuggire lo scenario che ci circonda: bellissimi panorami costellati da numerosi paesini che attraversiamo durante il nostro percorso. Questo sud ci piace assai e in questo periodo dell’anno c’è poco traffico e tutto è più godibile. Arriviamo alla nuova tappa, alla ceramica Piccadilly, che oltre a sorprenderci per la bellezza delle ceramiche, si trova in prossimità di un belvedere assolutamente spettacolare. Sotto di noi le scogliere a picco mentre il cielo è diventato finalmente limpido. Meglio di così… A tutto questo aggiungiamo anche una bella sfogliatella, tanto per non farci mancare nulla.
Nuovamente in sella, questa volta puntiamo al Porto di Sorrento, percorrendo la strada costiera, uno dei tratti più belli della zona per lo straordinario panorama che ci accompagna con una bellissima visuale sempre sul mare. Attraversiamo Conca dei Marini, Praiano e Positano, posti incantevoli che meriterebbero una sosta, ma proseguiamo, ormai la bella guida della nostra Guzzi California ha preso il sopravvento.
Dopo un’altra ora e mezzo, arriviamo al Porto di Sorrento, nuova sosta Eno-Gastronomica, pasta con ceci e vongole e frittura di pescetti.
È ora di ritornare in albergo, anzi no, decidiamo con uno dei miei compagni di viaggio di regalarci altre emozioni; ripercorriamo la SS163 arrivando nuovamente quasi fino ad Amalfi. Nuova sosta per consumare un ottimo caffè e un buonissimo Babà.
La sera ci aspetta la festa in abbigliamento anni 70, non prima ovviamente di aver gustato alcuni piatti a base di pesce. In sala, la musica dal vivo, accompagna i partecipanti al concorso per l’elezione della migliore maschera in stile disco anni 70. In palio ci sono diversi premi messi in palio dal produttore di abbigliamento OJ, per il primo classificato una bella giacca da moto estiva, e scusate se è poco!
http://www.furbinentreffen.it/
Il mio furbinentreffen 2016, la gallery finale