Prosegue in nostro viaggio in questa parte del Portogallo meno conosciuto. L’Alentejo non smette di sorprenderci per la varietà del paesaggio.
testo e foto Claudio Falanga
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La visita a Evora è stata entusiasmante, ma il nostro viaggio deve riprendere.
Uscendo da Evora in direzione est sulla N114, a circa 16 Km troviamo un importantissimo sito archeologico: Almendres Cromlech. Una volta usciti dalla statale si dovranno fare alcuni chilometri di sterrato, però facilmente percorribili con qualsiasi moto.
Almendres Cromlech è uno dei più imponenti complessi megalitici al mondo, ed anche se non l’unico in Portogallo questo è di gran lunga il più grande.
Costituito da un cospicuo numero di strutture megalitiche – cromlech e pietre menhir – è stato datato in un periodo comprendente i 3000 e i 4000 aC. Completamente sconosciuto fino al 1966, quando il geologo Henrique Leonor Pina lo riportò alla luce, il sito è stato poi completamente scavato per esporlo in tutta la sua imponenza.
Si ritiene che il sito sia stato costruito come monumento religioso/cerimoniale e come osservatorio astronomico primitivo.
Il complesso è organizzato in un cerchio con 95 monoliti di granito, a loro volta organizzati in gruppi più piccoli.
La sua costruzione è dello stesso periodo di Stonehenge.
Questo luogo misterioso ha in se una certa armonia e pace. La strada per raggiungerlo vi piacerà e in questo luogo non troverete nulla d’inquietante, perché la luce dell’Alentejo rende sempre ogni cosa allegra.
Proseguiamo sulla N114 in direzione nord ovest e incontriamo la cittadina di Montemor O Novo. Questo paesino è dominato anch’esso dalle rovine di un imponente castello che è possibile visitare. Certamente le fortificazioni in Alentejo non mancano, quello che manca è un progetto di mantenimento di un patrimonio storico così importante.
Siamo sicuri che in un lasso di tempo relativamente breve il Portogallo saprà restaurare e conservare l’immenso patrimonio dell’Alentejo. Nel frattempo, vi invitiamo a visitarlo in questo stato un po’ selvaggio, perché ha un fascino indescrivibile.
Prendiamo la N253 in direzione Alcácer do Sal questa volta spostandoci verso sud ovest.
Il cielo è minaccioso alle nostre spalle, delle enormi nubi nere lasciano presagire il peggiore dei temporali, ma conferiscono al panorama un aspetto surreale e cromaticamente molto interessante.
Riusciamo comunque ad arrivare alla nostra meta senza dover mettere le antipioggia ed abbiamo la possibilità di scattare delle foto con contrasti rari da trovare.
Alcácer do Sal è un bellissimo borgo che si affaccia sulle rive del Rio Sado.
Da vedere il convento di São Francisco e la chiesa di São Antonio. Anche Alcácer do Sal è dominato da un castello questa volta ben tenuto nel quale è sistemata una delle pousadas più belle del Portogallo. Il borgo ha numerose e pittoresce botteghe e non non distante si trova la riserva naturale dell’estuario del Sado e tutta la zona è costellata dei nidi delle cicogne che l’anno scelto come luogo ideale per la nidificazione.
Consigliamo una passeggiata a piedi lungo le rive del Sado, un caffè in uno dei tanti localini che si affacciano sul corso d’acqua e l’attraversamento del vecchio ponte in ferro alla ricerca della migliore inquadratura per fotografare l’intero paese.
Per il nostro rientro su Lisbona seguiremo il corso del fiume. In questa zona ricchissima di fauna e flora le acque dolci del fiume si mischiano con quelle salate del mare e non è difficile vedere i delfini risalire lungo il corso d’acqua.
L’Alentejo vi resterà indimenticabile per le tante cose belle, per i sapori della sua cucina rurale, per la gente apparentemente schiva ma gentile. Un luogo da viaggiatori d’altri tempi, fuori dai circuiti del turismo di massa, fuori dalla movida, ma talmente ricco ed affascinante da restare nel cuore di chi lo ha visitato.
Ve lo consigliamo vivamente!
Mangiare e dormire ad Alcácer do Sal (Alentejo- Portogallo)
Castelo de Alcácer do Sal
7580-197 Alcácer do Sal
Tel +351 265 613 070
38.372279,-8.513942