Una brevissima carrellata di prove effettuate su moto assai diverse tra loro. Perché quello che conta realmente è la voglia di viaggiare in moto.
di Amedeo Roma
È stato un anno interessante dal punto di vista motociclistico, tante sono state le moto presentate, e fra queste vogliamo analizzarne alcune provate. Le abbiamo scelte profondamente diverse proprio per dare una prospettiva di turismo che vada oltre le “solite note”.
Due scrambler, perché il fenomeno è di gran moda, ma l’utenza di riferimento non è tra quelle più avvezze al viaggio. Invece con una scrambler si può viaggiare in moto, si può fare strada.
Una naked, motociclette di una categoria che offre molte proposte. Il fatto siano nude non ne compromette la possibilità di allestimento e di viaggio. Ed infatti non di rado si vedono viaggiatori inforcarle.
Non poteva mancare una rappresentante della categoria “enduro stradali“, le vere regine del mototurismo dell’ultimo ventennio. Tra queste abbiamo scelto l’Aprilia Caponord, moto molto bella che però fatica a farsi comprendere realmente, così come diverse pregevoli realizzazioni della casa di Noale. Ed è un vero peccato, come leggerete dalle nostre righe, perché l’apriliona è ideale per viaggiare in moto.
Il nostro articolo vuol mettere in evidenza che il primo elemento per fare strada, è la voglia di viaggiare. Certo, il mezzo conta, ma chi non è motociclista di primo pelo, ricorderà che un tempo non si andava tanto per il sottile, si partiva con ogni mezzo, ma l’importante era partire!
Triumph Scrambler 900
La vera scrambler, con un fascino tutto classico, bella e ottimamente realizzata. Appena salti a bordo, ci si trova subito a proprio agio, la sella non è troppo alta da terra (830 mm) e la posizione di guida è il giusto compromesso tra comfort e controllo dinamico.
Certo ci sono pneumatici tassellati, più adatti a leggeri sterrati che non all’asfalto, ma non disdegna le tranquille passeggiate all’aperto in coppia. Peccato solo che il bellissimo terminale di scarico alto, emani un calore eccessivo alla gamba destra, cosa fastidiosa solo in città a bassa andatura. Un modello intramontabile, fatto per durare nel tempo sempre perfettamente alla moda.
http://www.moto-ontheroad.it/moto/prove-moto/triumph-scrambler-900/
Ducati Scrambler Classic
Antagonista moderna dei vari modelli scrambler, soprattutto di casa Triumph. Non poteva che essere fatta così, il giusto compromesso tra il modello old style e le ultime produzioni della casa bolognese. Anche lei è abbastanza comoda, la sella è ampia ed è vicina al terreno (795 mm), una moto particolarmente adatta a un pubblico femminile.
Poi non manca neanche di prestazioni, sono ben 75 cv quelli sprigionati dal bicilindrico longitudinale da 796 cc., e sia i freni sia le sospensioni permettono di divertirsi anche nei percorsi guidati. Ovvio con lei bisogna evitare le autostrade, visto la totale assenza di un riparo aereodinamico, ma installando delle borse laterali e prendendosela comoda…qualche viaggio è possibile.
Suzuki Gladius 650 ABS
Quando il nostro tester l’ha provata, scendendo dalla moto dopo pochi chilometri ha detto: “alla guida è più facile di uno scooter”. La piccola Gladius della Suzuki è proprio un modello adatto a un ampio pubblico, sia a chi è alle prime armi sia a chi è alla ricerca di un bel mezzo sicuro e resistente da utilizzare tutti i giorni, oppure per viaggiare.
Il propulsore è lineare ed eroga la sua potenza massima di 72 cv sempre in maniera dolce; inoltre è parco nei consumi ed è economico nella manutenzione. I freni sono perfettamente in linea con le prestazioni della moto, e la posizione di guida è molto comoda, anche nell’utilizzo in coppia. Non si sente eccessivamente la mancanza di un cupolino di protezione alla pressione dell’aria, perché con lei vien voglia di gustarsi passeggiate in tutta tranquillità ammirando il panorama delle nostre belle statali.
http://www.moto-ontheroad.it/moto/prove-moto/suzuki-gladius-650-abs-unarma-vincente/ moto.suzuki.it
Aprilia Caponord 1200 Rally
Con lei è easy ogni tipo di percorso e qualsiasi distanza non è mai impossibile. La casa veneta è riuscita nell’intento di realizzare una “bella” moto che solo a guardarla ti vien voglia di caricare le borse laterali e partire. Una moto facile da guidare, tanti sono i dispositivi elettronici utili alla guida, ABS, Ride By Wire, con 3 differenti mappe motore (Sport, Touring, Rain) e sospensioni ADD (Aprilia Dynamic Damping) in grado di offrire massima comodità di guida e sicurezza su ogni tipo di percorso.
Il “mulo” bicilindrico da 1197 cc eroga la potenza massima di 125 cv, in modo progressivo, regalando anche qualche soddisfazione quando si viaggia in maniera più allegra sui percorsi guidati. Il riparo aereodinamico e molto buono, migliorato sicuramente rispetto alla Caponord 1200, anche se le spalle rimangono ancora leggermente esposte alla pressione dell’aria. Sicuramente una delle migliori moto per il turismo a largo raggio anche in coppia, poiché anche a pieno carico con passeggero e bagagli, le sospensioni ADD fanno si che la guida non ne risenta molto.
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