Alpi in moto: 4a tappa: Dobbiaco–Bohiniska Bistrica – Caporetto

Stupendi passi, meravigliose strade da guidare e confini carichi di storia. Sulle Alpi in moto tra Italia, Svizzera, Austria e Slovenia.

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di Norberto Ronchi & Barbara Urbani

foto di Norberto Ronchi & Barbara Urbani.

Quarta tappa:

Dobbiaco – Bohiniska Bistrica (282Km)

Bohiniska Bistrica-Idrsko Kobarid (150km)

vai alla terza tappa

Lasciando Dobbiaco e percorrendo tutta la Val Pusteria si ritorna in terra austriaca dove la prima tappa del giorno è alla simpatica fabbrica della Loacker a Panzendorf-Heinfels sulla statale B100. Più che una fabbrica in realtà è un immenso negozio dove si trovano i rinomati biscotti sotto un’infinità di forme e gusti.

La fabbrica della Loacker
La fabbrica della Loacker

Stipati qua e la nelle borse i famosi wafer, stando attenti a non comprimerli, si riparte e si procede fino a Tassenbach dove si imbocca la B111 che porta a Kotschach-Mauthen, località di villeggiatura della Carinzia. Si viene accolti da una bella serie di tornanti con la strada che inizialmente sale ripidamente e poi con più moderazione fino ad arrivare alla Sella di Kartisch (Kartischer Sattel).

Alpi in moto. I mulini a Maria Luggau nella valle Lesachtal
Alpi in moto. I mulini a Maria Luggau nella valle Lesachtal

Dopo aver scollinato, un saliscendi nel bosco della bellissima valle di Lesachtal conduce a Obertilliach, con i suoi vecchi capanni di legno sparpagliati. Poco prima di arrivare a Maria Luggau invece si possono ammirare lungo la strada dei vecchi mulini ad acqua ancora intatti. Nella valle in passato esistevano un centinaio di mulini che venivano utilizzati dai contadini come granai e come forza motrice. Ad oggi molti sono andati distrutti, altri restaurati mentre alcuni sono rimasti intatti. E’ possibile vedere 5 di questi mulini grazie ad un percorso pedonale di circa un chilometro chiamato Muhlenweg.

Alpi in moto. Passo Wurzen
Alpi in moto. Passo Wurzen

Da Kotschach-Mauthen la B110 si arrampica fino a Gailbergsattel, ridiscende a Oberdrauburg per arrivare nuovamente nei pressi di Lienz. Non ci si sofferma e si devia qualche chilometro prima della città sulla B107 e poi sulla B106 fino a raggiungere il Millstatter See, lago che costeggiato sul versante orientale segue la 98 fino a Villach. Piovendo a dirotto non si fanno soste nella speranza che verso la Slovenia il tempo migliori. La 109 porta verso il confine. Sempre sotto un torrente d’acqua si affronta la salita al Passo Wurzen. Un cannone ed un carro armato lungo la strada fanno capire di essere ormai arrivati al passo dove si trova il Bunkermuseum, il Museo dei Bunker; siamo ancora nel versante austriaco. E’ un passo di confine tra Austria e Slovenia, delle Caravanche Occidentali, che collega Villach a Kranjska Gora. Si trova anche a pochi chilometri dal confine italo-sloveno. Con i suoi 1.073m s.l.m. non è uno dei passi più alti della Slovenia ma è famoso per avere alcune tratte con pendenze che vanno dal 18 al 20 %. Fino al 1991 il valico costituiva un’importante via di comunicazione ma da quando è stato aperto il tunnel del Caravanche (a pedaggio) il passo viene utilizzato in prevalenza da turisti. Durante la guerra fredda l’Austria si è sempre resa un paese neutrale, però confinando con la ex Jugoslavia, appartenente al patto di Varsavia, decise di costruire tra gli anni 1963 e 1995 un’installazione militare su una vasta area di confine tenuta segreta fino a pochi anni fa. I bunker ora costituiscono il Bunkermuseum.

Alpi in moto. Il carro armato di Passo Wurzen.
Alpi in moto. Il carro armato di Passo Wurzen.

Ci si ferma al ristoro presente appena prima di varcare il confine per un boccone e per asciugarsi un po’ dopo tante ore di acqua intensa.

Varcato il confine ed entrati in Slovenia la prima struttura che ci accoglie è un grosso shop moderno ed assortito, assolutamente nulla di caratteristico!

La discesa sul versante sloveno porta a Kranjska Gora, famosa località sciistica e di villeggiatura che annualmente ospita la Coppa del mondo di sci alpino, nota come Vitranc Cup. Ecco finalmente il Parco Nazionale del Triglav, detto anche regno dei Sette laghi, uno dei parchi più vecchi di Europa, che si estende quasi per tutta l’area delle Alpi Giulie. Si rimane incantati dallo spettacolo che offre la sua natura incontaminata: fiabeschi specchi d’acqua, intense cascate, fitti boschi e con catene montuose che ne fanno da cornice.

Presenti anche numerosi animali protetti e grandi varietà di specie vegetali. Il Parco prende il nome dalla vetta più alta della Slovenia che si erge nel cuore del parco stesso, il Triglav o Tricorno. Simbolo della Slovenia è fonte di innumerevoli storie e leggende. Il parco offre moltissime possibilità per attività sportive: escursionismo, alpinismo, corsa, ciclismo, parapendio e volo con il deltaplano, sport acquatici, pesca, golf e sport invernali. Esistono ancora fattorie tradizionali con i loro verdi campi dove pascola liberamente il bestiame e dove si trovano prodotti fatti secondo l’antica tradizione. Ci sono grotte, cascate, gole, laghi ….insomma una natura tutta da esplorare e di cui godere.

Il lago di Bled
Il lago di Bled
Alpi in moto. Il lago di Bled.
Alpi in moto. Il lago di Bled.

Allungandoci verso il lago di Bled ci si imbatte nell’omonimo paesino adagiato lungo le sue sponde. Si notano ancora molti turisti nonostante la stagione estiva stia volgendo al termine e il tempo non sia dei migliori. Si percorre l’unico tratto che lo costeggia per assaporare appieno la bellezza del lago ma non ancora saturi si ritorna indietro, rimanendo sulla 209 fino alla deviazione con la 634. Qui piacevoli stradine immerse nel verde e distese di prati dove si scorgono qua e là vecchi fienili dalla struttura rialzata e molte spalliere in legno per l’essicazione del fieno ci saturano definitivamente. Inebriati deviamo sulla 905, chiamata Krnica e poi sulla 633 fino al lago Bohinj. Altro luogo splendido. Un’ultima gradevole deviazione ci permette di andare a riprendere la 209 in direzione Bohiniska Bistrica dove ci si ferma per la notte. 

Alpi in moto.  I fienili
Alpi in moto. I fienili

13 Strada di prati e fienili

Bohiniska Bistrica-Idrsko Kobarid (150km)

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Le cascate Savica. foto Slovenia Turismo

L’indomani la direzione è verso il lago di Bohinj, che costeggiamo seguendo le indicazioni sulla 904 che portano alle cascate Savica. La strada è immersa in un fitto bosco a dir poco spettacolare e finisce nel paesino di Ukanc. Qui si trova l’ampio parcheggio e con mezz’ora di cammino si raggiungono le cascate Savica di una bellezza imponente.

Si ritorna a Bohiniska Bristica per una deviazione di una cinquantina di chilometri su strada sterrata in salita per poter godere di un bel panorama sulla vallata.

Rientrati nuovamente a Bohiniska Bistrica una stradina stretta asfaltata e ricca di curve, la 909 che poi si immette nella 403 fino all’abitato di Postaja, ci regala scenari mozzafiato per i colori e la bellezza della natura circostante. Il traffico è quasi inesistente in questo periodo e ci si può permettere anche delle deviazioni su strade sterrate che comunque riportano sempre sulla strada asfaltata.

A Postaja la strada statale 102 arriva fino a Idrsko, uscendo dal Parco Nazionale del Tricorno. Il chilometraggio è stato limitato ma le sterrate e la visita alle cascate oggi hanno regalato molto.

Barbara Ronchi su una delle tante strade sterrate
Barbara Ronchi su una delle tante strade sterrate

Alpi in moto: se si vuole dormire a Bohiniska Bistrica

APPARTMAJI Koselj

Jelovska cesta 40

4264 Bohiniska Bistrica (SLO)

+386 45721 349

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Alpi in moto: se si vuole dormire a Caporetto 

Gostisce  Jazbec
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